primi passi del bambino di 1 anno

Bambino 1 anno: il suo sviluppo psicomotorio

Il periodo dei 12 mesi è forse quello più ricco di emozioni e traguardi perché è proprio in questo periodo che il bambino inizia a muovere i primi passi e dire le sue prime paroline.


In questo articolo potrai scoprire tutte le tappe che raggiunge il neonato di 1 anno nel suo percorso di sviluppo psicomotorio.

Cos’è lo sviluppo psicomotorio

neonato quasi 1 anno

Lo sviluppo psicomotorio rappresenta il processo di crescita globale del bambino. Questo significa che comprenderà diverse aree:

  • Lo sviluppo motorio e posturale;
  • Lo sviluppo socio-emotivo;
  • Lo sviluppo del linguaggio e della comunicazione;
  • Lo sviluppo cognitivo.

Ogni bambino è diverso e ha i suoi tempi, ma è possibile individuare alcune competenze che vengono raggiunte dal neonato a seconda della sua età.


In questo articolo vedremo nel dettaglio quelle che vengono acquisite dal neonato di 12 mesi.

Sviluppo motorio

neonato quasi 1 anno

Il bambino di 1 anno, se abbiamo favorito al meglio il suo sviluppo motorio, dovrebbe aver raggiunto diverse tappe motorie in questo periodo:

  • Aggrapparsi ai mobili/divano e si alza;
  • Rimane in piedi aggrappato al mobile;
  • Si muove lateralmente sul mobile;
  • Rimane in piedi da solo senza supporto;
  • Può iniziare ad accennare i suoi primi passi verso l’ambito traguardo del cammino autonomo.

Sarà proprio intorno all'anno che si avvicinerà o addirittura raggiungere il traguardo della camminata autonoma!


Infatti, sarà pronto ad abbandonare il porto sicuro offerto dalle nostre mani. Inizialmente i passi saranno brevi, frettolosi e irregolari perché il bambino fa fatica a mantenere l’equilibrio di tutto il corpo solo su una gamba mentre l’altra si sposta avanti.

Come favorire la camminata autonoma?

bambino 1 anno inizia a stare in piedi

Prima di tutto, per favorire la camminata è importante non affrettare le tappe. Infatti, il momento in cui il bambino sarà pronto a tentare i suoi primi passi in avanti arriverà quando avrà acquisito abbastanza esperienza nel muoversi lateralmente aggrappandosi ai mobili, e si sentirà abbastanza sicuro e stabile da staccare una, o addirittura due mani dal sostegno.


Una strategia per favorire il processo di camminata è quella di inginocchiarsi di fronte al bambino, offrendogli le nostre mani come punto di appoggio. Manteniamo le nostre mani all'altezza del petto del bambino e abbastanza vicine a lui. Lentamente, ci spostiamo all'indietro mentre il bambino fa avanzare i suoi piccoli passi.


Un altro modo è quello di posizionarsi dietro il bambino, offrendogli il supporto delle nostre mani all'altezza dei suoi occhi, in modo che possa tenere le braccia stese in avanti o leggermente piegate al gomito. Seguiamo delicatamente il suo movimento mentre procede.

Giochi primi passi

carrello primi passi

Quando il piccolo comincia a reggersi in piedi, spesso ci si orienta subito verso l'acquisto di girelli o carrelli per i primi passi.


Tuttavia, anche se si presume che questi dispositivi possano facilitare l'apprendimento dell'autonomia nel camminare, in realtà potrebbero comportare l'effetto contrario, ritardando il processo. Per esempio, è stato dimostrato che i girelli sono estremamente rischiosi e possono avere un impatto negativo sulla postura e sulla capacità di camminare del bambino. Di fatto, l'American Academy of Pediatrics ha richiesto il divieto totale dei girelli negli Stati Uniti.


Per quanto riguarda il carrello per i primi passi, è essenziale presentarlo solo quando il bambino è in grado di mantenere l'equilibrio, altrimenti il rischio è quello che il piccolo lo insegui con passi incerti e affrettati.

Casa a prova di bimbo

Il raggiungimento di nuove tappe che permettono al piccolo di spostarsi liberamente lo portano anche a scoprire il mondo circostante con occhi nuovi e un interesse rinnovato per oggetti quotidiani come sedie, lampade e cassetti. Proprio per questo motivo risulta importante considerare che da ora emergono anche dei rischi, poiché il bambino non ha ancora la capacità di discernere ciò che è pericoloso.


Questa fase richiede che i genitori rendano l'ambiente domestico sicuro per il bambino, senza però limitarne l'esplorazione autonoma. Inoltre, è compito dell'adulto offrire al bambino un luogo adatto alla libera motricità, basato su una relazione fondata sulla sicurezza e il sostegno emotivo proprio in linea con la filosofia montessoriana.


Nel video corso “Nanna sicura e sicurezza del bambino in casa” scoprirai come mettere in completa sicurezza la casa per evitare incidenti domestici.

Sviluppo cognitivo del bambino di 1 anno

sviluppo motorio a 1 anno

Come abbiamo visto nello sviluppo del periodo 7-9 mesi, in tale periodo iniziava la comprensione del concetto di permanenza dell’oggetto. Ora questo è ben chiaro al bambino che riesce anche a trovare i giochi se li nascondiamo dentro una scatola o sotto la coperta.


La parola d’ordine di questo periodo è sperimentazione. Infatti, i giochi vengono lanciati, fatti sbattere, studiati, shakerati per scoprire le conseguenze di tale azione.


In particolare, la produzione di suoni è qualcosa che attrae molto il bambino di 12 mesi. Quindi, provate a fargli sperimentare diversi suoni creando delle maracas con diversi materiali.


In questo periodo, inoltre, i termini compresi dal bambino sono aumentati e riesce a comprendere il nome degli oggetti rivolgendo la sua attenzione quando li nominiamo.

Come giocare con il neonato di 12 mesi?

Nel contesto dei giochi strutturati per questa fase di sviluppo, i bambini dimostrano grande interesse nel comporre una piramide utilizzando anelli di dimensioni diverse e nel corrispondere forme geometriche semplici ai relativi incastri.


Altri giochi altamente graditi implicano la creazione di sequenze di azioni: per esempio, far rotolare una pallina lungo un percorso a spirale fino a farla giungere a destinazione.


Inoltre, è possibile proporre l'utilizzo delle tavolette Montessori e dei giochi euristici, che rappresentano un'evoluzione del concetto di cestino dei tesori.

Sviluppo della comunicazione e linguaggio

legame mamma e bimbo per favorire sviluppo

Il bambino capisce le azioni semplici come “me lo dai” o “raccogli il gioco”.


Inoltre, prova a imitare i suoni delle parole che ascolta e inizia a dire le prime paroline come “mamma” e “papà”.


Nei mesi precedenti ha iniziato ad apprendere i primi gesti deittici (indicare, mostrare, dare, prendere e offrire) e ora, mese dopo mese, continua ad lavorare sul gesto simbolico; (esempi sono battere le mani per dire "bravo", aprire e chiudere la mano per dire "ciao", scuotere la testa per dire "no", agitare le braccia per significare "uccello").


La comprensione verbale e la lallazione variata si affina sempre di più iniziando a dire le sue prime "proto-parole", che assumono specifici significati solo in determinati contesti (ad es. "cocò" per indicare la gallina) e le parole onomatopeiche ( es. "bau bau", "pio pio").


È importante anche dire che non è detto che il piccolo inizia a formulare le sue prime paroline a 1 anno: continua a stimolarlo con tutte le attività che trovi nel corso e vedrai che arriveranno.

Stimolare il linguaggio del bambino 1 anno

Il comunicare in modo semplice, ma corretto, ovvero quello che viene definito parentese, è assolutamente necessario.


Inoltre, ora possiamo proporre al bambino una lettura "dialogica". Ciò vuol dire che se stiamo leggendo una storia e a un certo punto c'è, ad esempio, una palla, possiamo fermarci, indicare la figura e dire ad alta voce "questa è la palla". Il bimbo, a sua volta la indicherà, riconoscendola, e a quel punto potremmo aggiungere: "e la tua palla dov'è?", riportando il pensiero al piano del reale».


Troverai tutti i consigli e le attività da proporre per sviluppare il linguaggio del piccolo nel video corso “Sviluppo del linguaggio da 0 a 2 anni”.

Sviluppo emotivo

competenze sociali nel bambino di 1 anno

Anche a 1 anno il bambino ha ancora paura dell’abbandono dei genitori e piange quando se ne vanno. Invece, gli sconosciuti vengono scrutati e studiati in modo attento per comprendere come reagire.


In questo periodo il piccolo potrebbe scegliere un gioco/peluche preferito e tenerlo sempre con sé. Inoltre, riconosce le persone con cui preferisce giocare e passare del tempo manifestano gioia nel vederle.


Non solo sviluppa delle preferenze sulle persone e giochi, ma anche sulle attività. Se ama leggere, vi porterà un libro; se adora colorare, vi mostrerà l’astuccio.


In questo periodo il bambino cerca compagnia per giocare insieme e per osservare come fate le cose. 


In poche parole il piccolo studia attraverso voi il mondo.

Come porsi in relazione con un bambino di 12 mesi?

Il piccolo di 12 mesi adora giocare e ci tiene molto alla vostra presenza. Infatti, potete stare insieme a lui nel tappettone, ma lasciandogli la libertà di esplorare e sperimentare con i suoi giochi.


Un'altra cosa da poter integrare in questo periodo è una routine perché questa rappresenta un elemento di sicurezza in periodo che potrebbe coincidere con diversi cambiamenti (ritorno della mamma al lavoro, inserimento al nido, ...)

Sonno nel bambino di 1 anno

Diversi bambini non si risvegliano più durante la notte per mangiare, ma questo non vuol dire che facciano la notte senza alcun risveglio. Infatti, è possibile che voglia ripetere le emozioni o le attività sperimentate durante il giorno anche di notte (quarta regressione). Il consiglio è quello di sperimentare le sue capacità motorie durante il giorno per conciliare meglio il sonno notturno.


Inoltre, sforzatelo a fare i sonnellini perché è ancora troppo piccolo per saltarli: arriverebbe alla sera troppo carico e stanco allo stesso tempo.

Bambino di 1 anno: le red flegs del ritardo dello sviluppo

La CDC, una delle maggiori associazioni americane di pediatria, ha individuato le red flags dello sviluppo. Queste sono le “bandierine rosse” che devono destare sospetti di un ritardo dello sviluppo e devono portare il genitore a contattare il pediatra.


Accorgersi subito di queste problematiche permette al pediatra di intervenire nel modo migliore.


Ecco le red flags dei 12 mesi:

  • Non gattona e non si muove;
  • Non riesce a rimanere in piedi nemmeno se viene supportato dal genitore;
  • Non esegue una lallazione, lalla male e non prova a dire nessuna parolina;
  • Non indica con il dito gli oggetti o i giochi intenzionalmente;
  • Non impara alcun gesto come il salutare o il muovere la testa per dire ‘’no’’;
  • Perde altre capacità che aveva precedentemente.

Se noti una di queste problematiche contatta subito il pediatra del piccolo.

sviluppo motorio a 1 anno

Ricorda che lo sviluppo del neonato dipende anche dagli stimoli e attività che gli vengono proposte fin dalle prime settimane di vita. Infatti, il raggiungimento di alcune tappe deriva proprio dalle esperienze del neonato.


Per favorire la sua crescita al meglio puoi trovare alcuni miei video corsi pensati per fornire ai genitori tutte le informazioni e le pratiche da adottare nel primo anno di vita del bambino:

  • From Zero to Hero: come Osteopata pediatrico ti spiego come favorire al meglio lo sviluppo motorio e posturale del tuo piccolo;
  • Sviluppo cognitivo da 0 a 2 anni: la Neuropsicologa Sabrina spiega attività e giochi per accompagnare il bambino nel suo percorso di crescita;
  • Crescere con il Gioco: L’educatrice Federica mostra più di 100 giochi e attività per favorire il miglior sviluppo del bimbo da 0 a 12 mesi di vita.
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