Tummy time: favorire lo sviluppo motorio e posturale dalla nascita
Lo sapevi che il tuo bimbo può fare attività fisica fin dalla nascita? Anzi, è assolutamente consigliabile.
Infatti, il tummy time favorisce lo sviluppo motorio e posturale del neonato, oltre a garantirgli tantissimi altri benefici.
In questo articolo ti spiego cos'è il tummy time, quando iniziare a proporlo al neonato, come farlo e quanto tempo dovrebbe rimanerci.
Prima di iniziare, ti lascio alcune info utili:
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- Nella sezione videocorsi trovi come favorire lo sviluppo psicomotorio del neonato .
Cos’è il tummy time?
Il tummy time rappresenta il primo vero e proprio esercizio fisico del neonato.
Ma non è troppo piccolo per fare attività fisica? Assolutamente no e ti spiego il perché.
Il tummy time, oltre a divertire il piccolo, ha molteplici benefici, ma te li racconto nel prossimo capitolo.
Partiamo spiegando nel dettaglio in cosa consiste questa attività. La traduzione del termine inglese “Tummy time” è “tempo sulla pancia”. Infatti, l’esercizio consiste nel porre il neonato a pancia in giù per giocare mentre è sveglio e sorvegliato dai genitori.
In questa posizione sarà stimolato a tirare su la testolina fin dalle prime settimane, rafforzando la muscolatura del collo e della schiena.
I benefici del tummy time
Il tummy time è la chiave di volta per uno sviluppo motorio e posturale precoce e per il raggiungimento delle tappe del gattonamento e dello strisciare.
Infatti, non proporre questo esercizio fin dalle prime settimane è uno dei motivi del mancato raggiungimento di alcune tappe, ma te lo spiego meglio in un altro articolo, clicca qui per leggerlo.
Questo perché il tummy time permette di rafforzare il tono muscolare e il coordinamento del piccolo, elementi essenziali per gattonare e strisciare.
Andiamo a vedere tutti i punti a favore di questa bellissima attività:
- Rafforza i muscoli del collo: per sostenere e ruotare la testa;
- Rafforza i muscoli di spalle e schiena: per mantenere la posizione prona e raggiungere alcune tappe (gattonare, strisciare);
- Sviluppo visivo: favorisce la percezione della profondità e la coordinazione occhi-mani-bocca;
- Sviluppo cognitivo: attraverso la manipolazione e il movimento;
- Sviluppo emotivo e relazionale: entra in contatto con il genitore che gioca con lui;
- Rafforza muscoli addominali e favorisce la stabilità del bacino: indispensabili per gattonare e successivamente stare in piedi;
- Consapevolezza dei propri arti: comprende il posizionamento di arti superiori e inferiori per le tappe successive;
- Favorisce percezione corporea ed equilibrio.
Leggendo tutti questi benefici avrai capito quanto il tummy time sia in stretta relazione con il raggiungimento delle tappe motorie del piccolo.
Prevenzione della testa piatta
Oltre a favorire lo sviluppo motorio e posturale, il tummy time è un perfetto esercizio per prevenire le deformazioni posturali craniche. Infatti, in posizione prona il bambino non appoggia la propria testolina; dunque, non esercita alcuna pressione su di essa.
In questo modo, la testa del piccolo può crescere nel migliore dei modi.
Come proporlo fin dalle prime settimane?
Dobbiamo capire che il neonato è stato rannicchiato per nove mesi nella pancia della sua mamma, protetto e al calduccio.
Quindi, è assolutamente normale che possa non amare fin da subito la posizione prona del tummy time. Ecco 3 modi per iniziare con questa attività fin dalle prime settimane.
Al petto del genitore
La mamma e il papà possono far fare tummy time al piccolo dalla nascita posizionandolo sul petto.
In questo modo, il bambino si sentirà rassicurato perché vi percepirà vicino a lui e riuscirà a vedervi alzando la testolina.
Godetevi questo dolce momento accarezzandolo, coccolandolo e parlandogli.
Tummy time sul fasciatoio
Un secondo metodo per proporre il tummy time al neonato è il fasciatoio. Infatti, rappresenta una superficie abbastanza morbida, ma sufficientemente rigida per non sprofondare.
Al cambio del pannolino puoi inserire qualche minuto di tummy time per lasciare libero il piccolo dai pannolino e fare esercizio.
Tummy time sul tappeto gioco
Questa soluzione è perfetta per quando il piccolo avrà preso un po' di confidenza con la posizione e sarà troppo “grandicello” per le altre due proposte.
Puoi proporlo in due modi:
- Sul tavolo, abbassandoti alla sua altezza;
- Per terra, sdraiandoti con lui.
In seguito, il tappetone diventerà la postazione perfetta per il gioco e lo sviluppo motorio del piccolo.
Per quanto tempo bisogna fare tummy time?
Una domanda frequente che mi rivolgono i genitori è: “Quanto far durare il tummy time?”.
La risposta dipende da quanto il neonato lo pratica, ovvero se fin dalla nascita o meno.
Se il tummy time viene proposto a 3 mesi, il piccolo durerà meno rispetto un suo coetaneo che lo svolge dalle prime settimane. Non ti allarmare: puoi recuperare il tempo perso. Scopri i miei consigli nei prossimi capitoli.
Vediamo, però, le stime generiche basandoci sulle linee guida dell’OMS che suggerisce 30 minuti complessivi di attività (suddivisi in più momenti della giornata):
Tummy time 1 mese
È consigliabile proporre al neonato fin dalle prime settimane sedute di Tummy time della durata di 2-3 minuti più volte al giorno.
Tummy time 2 mesi
Se il neonato lo pratica fin dal primo mese, è consigliabile proporre sedute di Tummy time della durata di 5 minuti più volte al giorno.
Tummy time 3 mesi
Se il neonato lo pratica fin dal primo mese, è consigliabile proporre sedute di Tummy time della durata di 5-9 minuti più volte al giorno.
Il corretto posizionamento per il tummy time
Quando si posiziona il bambino per l’attività è importante prestare attenzione alle braccia e mani.
Le braccia, infatti, dovrebbero essere poste sotto il petto e le mani appoggiate a terra per permettere al neonato di sostenersi meglio e favorire lo sviluppo motorio.
Da questa posizione gli basterà fare forza su un braccio per scoprire come è divertente e facile rotolare. Dunque, attenzione alle superfici elevate.
Consigli per iniziare con il Tummy time
Ecco alcuni consigli per avviare al meglio il tummy time:
- Non deve essere stanco o avere sonno;
- Non deve avere fame;
- Non deve aver appena mangiato: meglio aspettare una 20ina di minuti per evitare il reflusso fisiologico;
- Deve godere di buona salute, ovvero non dovrebbe soffrire di coliche e reflusso. Infatti, queste problematiche potrebbero ostacolare il tummy time. È importante migliorarle e risolverle tempestivamente per iniziare a far amare la posizione supina al piccolo. Scopri tutti i consigli e le informazioni necessarie a prevenire e curare il reflusso e le coliche nel mio videocorso “Curare e prevenire coliche gassose e reflusso gastroesofageo”;
- Il genitore deve essere rilassato, disponibile e propositivo: se siamo stanchi, meglio rimandare o farlo fare ad altri;
- L’ambiente deve essere luminoso e pulito.
Come recuperare il tempo perso?
Se non hai mai proposto il tummy time al tuo bambino e ora ha qualche mese, non preoccuparti perché potete recuperare il tempo perso.
Però, non procrastinare ancora perché diventerà sempre più difficile fargli amare la posizione supina.
Avviarlo in ritardo
Per avviare il tummy time in modo piacevole, è importante far sentire al neonato la nostra presenza. Per far questo, puoi proporlo sulla pancia o sul tappetone sdraiandoti insieme a lui.
Oltre, a farlo sentire più tranquillo, si favorirà lo sviluppo visivo e del linguaggio se parlate con lui.
Se proprio vedete che non gli piace, potete mettere un cuscino sotto il petto per far in modo che riesca a guardare in giro più facilmente. Con il tempo prenderà confidenza con la posizione e gli piacerà stare a pancia in giù anche senza il cuscino.
Come abbiamo visto il tummy time favorisce lo sviluppo motorio e posturale nel migliore dei modi. Per questo è una delle attività presenti nel mio video corso “From ZERO to HERO”. Questo percorso fornisce tutte le informazioni e le pratiche per riuscire a favorire il miglior sviluppo fisico e motorio del piccolo. Infatti, un corretto sviluppo motorio permetterà al neonato di migliorare anche tutti gli ambiti strettamente legati a questo: sviluppo visivo, cognitivo, relazionale ed emotivo. Inoltre, l’emozione e la soddisfazione di vedere il proprio piccolo conquistare le tappe motorie una dopo l’altra è unica.
