Sviluppo neonato: le tappe motorie e le abilità nel neonato
Per studiare e monitorare lo sviluppo del neonato vengono prese in considerazione le tappe dello sviluppo motorio che si differenzia da quello psicomotorio. Queste racchiudono anche le abilità fino e grosso-motorie che vengono acquisite dal bambino con il passare del tempo.
Scopri quali sono le tappe motorie e le abilità che il neonato conquista nel corso della sua vita.
Sviluppo neonato: introduzione
Nel primo anno di vita lo sviluppo del neonato è determinato dall’acquisizione di una serie di capacità e competenze. Queste hanno assunto il termine di “Milestones” (pietra miliare) per delineare le tappe motorie e psicomotorie acquisite dal neonato nel corso del tempo. Milestones è un termine che sta ad indicare la conquista e il raggiungimento di avvenimenti importanti nella vita del bambino.
I termini sviluppo motorio e sviluppo psicomotorio spesso vengono utilizzati come dei sinonimi, ma il significato è differente. Andiamo a vedere nel dettaglio perché.
Significato sviluppo motorio nel neonato
Lo sviluppo motorio indica il progresso e l’acquisizione di capacità motorie, ovvero il percorso maturativo del bambino dal punto di vista fisico e del movimento.
All’interno di questo sviluppo possiamo inserire anche le abilità fino e grosso motorie di cui parleremo nei capitoli successivi.
Dunque, lo sviluppo motorio è il percorso di crescita del neonato che migliora di continuo il tono e la coordinazione muscolare. Ha inizio sin dalla nascita ed è importante avviarlo al meglio. Infatti, attraverso alcune attività e con le giuste stimolazioni sarà possibile aiutare il neonato a raggiungere tutte le tappe motorie.
È importante anche ricordare che un corretto sviluppo motorio è collegato ad un corretto sviluppo posturale. Infatti, favorire il primo porta numerosi benefici alla colonna vertebrale e alla postura del piccolo.
Quali sono le tappe motorie di sviluppo nel neonato?
Le tappe dello sviluppo motorio sono:
- sollevare la testa e poi il busto (gradualmente sempre meglio);
- rotolare;
- ruotare su sé stessi;
- strisciare;
- gattonare;
- sedersi autonomamente;
- alzarsi in piedi;
- muoversi lateralmente;
- camminare.
Queste però non è detto che vengano acquisite dal bambino in modo lineare. Infatti, succede che queste capacità motorie si sovrappongano fra loro o che vengano, in alcuni casi, saltate. Basti pensare ai bambini che per un periodo strisciano e gattonano allo stesso tempo.
Può succedere anche che il neonato raggiunge delle tappe, ma molto in ritardo.
Ogni bambino ha le sue le sue tempistiche, è vero, ma è possibile aiutarlo a svilupparsi al meglio delle sue potenzialità con le giuste informazioni e stimolazioni.
Proprio per il fatto che ogni neonato raggiunge la tappa motoria con modi e tempi diversi, preferisco usare il termine Benchmark, invece di Milestones. Benchmark è un termine coniato dagli scienziati Adolph and Robinson e indica un punto di riferimento. Infatti, in questo modo si mette in evidenza le diversità individuali di ogni bambino.
Perché alcuni bambini saltano alcune tappe dello sviluppo neonatale? Scoprilo in questo articolo.
Significato sviluppo psicomotorio
Lo sviluppo psicomotorio è inteso come percorso di crescita globale. Infatti, oltre all’aspetto fisico e motorio, viene preso in considerazione anche quello cognitivo, socio-emotivo, e dello sviluppo del linguaggio e della comunicazione.
Tutte queste sfere si intrecciano tra di loro perché lo sviluppo motorio e posturale influenza quello cognitivo, al quale dipende lo sviluppo del linguaggio e della comunicazione. Infine, l’aspetto sociale ed emotivo non può prescindere dalla capacità di dialogare, intendere e farsi capire.
Sebbene questo aspetto valuti il bambino a livello globale, viene preso in considerazione lo sviluppo motorio e le sue tappe per monitorare la crescita del neonato.
Sviluppo cognitivo e del linguaggio
Con il passare del tempo il bambino riesce a memorizzare gli elementi dell’ambiente esterno e crearne rappresentazioni mentali. La prima fase è detta intelligenza psicomotoria e si basa sulla percezione sensoriale. La seconda, invece, rappresenta il momento nel quale il bambino riesce a distinguere i mezzi dagli scopi.
Successivamente, riuscirà a costruire immagini mentali sempre migliori e acquisirà capacità linguistiche per esprimersi.
Sviluppo emotivo-relazionale
Dal rapporto simbiotico con la madre, dei primi mesi di vita, il bambino arriverà a conoscere la realtà esterna e a riconoscere la propria individualità.
Lo sviluppo emotivo-relazionale rappresenta la progressiva autonomia che il bambino acquisisce con il passare del tempo.
Sviluppo neonato: le abilità fino-motorie
Rappresentano le abilità di manipolazione che con il passare dei mesi diventano sempre più precise nel bambino.
Dunque, rientrano in queste capacità tutti i movimenti fini e delicati che il neonato compie con i vari distretti corporei, soprattutto con le mani.
Quanto è bello e interessante vedere il proprio bambino prendere un gioco, studiarlo e passarlo da una mano all’atra? O quante volte rimaniamo incantati ad osservare il bambino che riesce con precisione a prendere con la forchetta il boccone dal piatto e portarselo alla bocca? Non sono attività semplici perché richiedono una grande concentrazione e padronanza del proprio corpo.
Le abilità fino-motorie sono in stretta relazione con quelle grosso-motorie perché solo se il bambino riesce a sorreggere bene il busto sarà in grado di dedicarsi allo studio dei propri giochi. Infatti, queste abilità si integrano e migliorano a vicenda.
Ma andiamo a vedere cosa sono le abilità grosso-motorie.
Le abilità grosso-motorie
Se le abilità fino-motorie rappresentano la manipolazione, lo spostamento e studio di oggetti con il proprio corpo, quelle grosso-motorie sono le attività opposte e complementari. Infatti, rappresentano tutti i macro-movimenti e capacità che portano il bambino a raggiungere le tappe dello sviluppo motorio.
La capacità di coinvolgere tutto il corpo e coordinare i vari distretti corporei sono delle fasi che il neonato sviluppa e acquisisce con il tempo e con l’esperienza. Basti pensare alla camminata che richiede un perfetto controllo di bacino, addome, gambe, braccia, …
Il termine esperienza è sempre da intendere come l’insieme delle attività e delle stimolazioni che vengono fornite al bambino soprattutto da parte di chi si prende cura di lui.
Infatti, una mancanza di esperienze porta spesso il bambino a ritardare o saltare alcune tappe e, di conseguenza, arrivare alla camminata autonoma in più tempo.
Il bambino nel primo anno di vita sviluppa l’80% del cervello e tantissime capacità e competenze. Prendersi cura di lui in questo periodo così fantastico e così delicato significa anche proporgli le giuste stimolazioni per il suo sviluppo. Puoi scoprire quali possano essere, come e quando proporle nel mio video corso “from ZERO to HERO”. Questo corso è pensato per permettere a tutti i genitori di informarsi su come aiutare il proprio bambino a svilupparsi al meglio secondo le sue potenzialità. Per sviluppare anche l'aspetto cognitivo del bambino con giochi e attività puoi scoprire anche il corso "Sviluppo cognitivo da 0 a 1 anno" tenuto dalla Dott.ssa Sabrina Verzeletti – neuropsicologa dello sviluppo.