gattonare correttamente

Gattonare: perché il bambino non gattona e come aiutarlo

Il mio bambino non vuole gattonare. Forse è pigro o passerà a camminare direttamente”.


 Ti è mai capitato di sentire questa frase? Ci tengo a svelarti che si tratta di un falso mito. Infatti, se il bambino non gattona, non è coinvolta la genetica.


Il gattonamento è una delle tappe fondamentali di sviluppo motorio del neonato e il genitore o caregiver possono contribuire per favorirlo al meglio.


Se vuoi scoprire in quale modo è possibile farlo e quanti benefici porta il raggiungimento di questa tappa, continua la lettura di questo articolo.

Prima di iniziare, ti lascio alcune info utili:

  1. Se desideri fissare una visita in studio con me, mi trovi qui.
  2. Puoi trovarmi anche su Instagram col profilo @drsilva.com_official
  3. Nella sezione videocorsi  trovi come favorire lo sviluppo psicomotorio del neonato.

A che età inizia a gattonare?

La tappa del gattonare viene solitamente raggiunta tra i 7 e i 10 mesi.


Come per tutte le altre tappe, ogni bambino è diverso e ha i suoi ritmi. Però, il raggiungimento del gattonamento è strettamente correlato alla qualità del suo sviluppo motorio. Quest’ultimo dipende a sua volta dalle esperienze che ha fatto il bambino, ovvero dalle attività che gli sono state proposte fin dalle prime settimane di vita.

Perché alcuni bambini saltano questa tappa?

Se sei arrivata/o in questo articolo, probabilmente il tuo bambino deve ancora raggiungere questa tappa o ti stai informando per tempo.


Dunque, perché alcuni bambini saltano questa tappa o la raggiungono molto in ritardo?


Come abbiamo visto nel capitolo precedente, il bambino inizia a gattonare solo se ha un certo tono muscolare e un’adeguata coordinazione. Quindi, significa che deve avere un buon sviluppo motorio. Non si tratta di genetica; quindi, il motivo non è vero che un bambino ha un’indole pigra.


Se non dipende dai geni, come possiamo favorire lo sviluppo motorio del neonato?

Con l’esperienza! Mi piace usare questo termine per indicare tutte le attività motorie che vengono proposte al bambino fin dalle prime settimane di vita.


I giochi e le stimolazioni che vengono proposti al piccolo lo porteranno a svilupparsi al meglio e raggiungere così tutte le tappe fondamentali.

attività per stimolare il gattonamento

Le conseguenze del non gattonare

Inconsapevolmente, un genitore potrebbe incorrere in frequenti errori posturali come, per esempio, proporre solo la posizione seduta. Questo porta il neonato a saltare delle tappe o rallentare il suo sviluppo motorio.


Saltare la tappa del gattonamento può rallentare anche il raggiungimento della posizione eretta e del camminamento autonomo. Nel prossimo capitolo potrai scoprire tutti i benefici del gattonare.

Gattonare: i benefici

Il gattonamento è una tappa davvero importante e per questo favorire il suo raggiungimento è davvero importante.


Ecco i principali benefici del gattonare:

  • Miglior sviluppo della vista: il bambino stimola l’occhio a mettere a fuoco cose a breve distanza (convergenza visiva), cose vicine e lontane (visione bifocale) e a far lavorare insieme i due occhi (visione binoculare);
  • La coordinazione di mani e braccia porta a far lavorare in sinergia i due emisferi cerebrali assicurando una buona coordinazione motoria futura. Inoltre, avrà meno probabilità di sviluppare la dislessia;
  •  Contribuisce alla crescita e alla conquista dell’autonomia del bambino che riesce a raggiungere ciò che desidera;
  • Migliora le abilità fino motorie;
  • Lo aiuterà a cadere correttamente dalla posizione eretta.

Se il bambino non gattona, non significa che potrà acquisire tutte queste capacità. Però, è possibile dargli la possibilità di svilupparsi al meglio attuando semplici accorgimenti che trovi nel mio videocorso “From zero to Hero”.


Inoltre, è importante permettere al piccolo di sperimentare questa fase senza sforzarlo in alcun modo a passare alla tappa del camminamento. Rispettare i suoi tempi e i suoi ritmi gli permetterà di costruire al meglio il suo movimento e la percezione di sé.

tappa del  gattonare

Modi di gattonare

Non tutti i bambini gattonano allo stesso modo. Infatti, il gattonamento classico e corretto che prevede l’alternanza di gambe e braccia, viene conquistato dal neonato solo quando ha raggiunto un certo tono muscolare e coordinamento. Per questo è fondamentale proporre al piccolo la posizione del tummy time fin dalle prime settimane e stimolarlo con le giuste attività.


Vediamo, però, quali sono gli altri modi di gattonare.

Cross crowl

Questo modo di gattonare è quello classico, ovvero il bambino appoggia mani e ginocchia e le muove in modo alterno per spostarsi in avanti.

Crab crowl

Il bambino si muove a gattoni, ma con una gamba flessa sotto il sedere e l’altra aperta lateralmente per spingersi avanti.

Bear crowl

Definisce il gattonare del bambino che appoggia il peso sui piedi, invece delle ginocchia. Ecco perché viene chiamato “gattonamento a orso”.

Bum Shuffling

È lo spostamento sul sedere del piccolo. Questo caso succede spesso quando il bambino viene messo troppo spesso seduto, invece della posizione del tummy time.

Come stimolare il bambino a gattonare

Come abbiamo visto nei capitoli precedenti, per aiutare il neonato a gattonare è necessario aver proposto il tummy time fin dai primi mesi. Infatti, quest’attività è la chiave di volta per lo sviluppo motorio del piccolo perché lo aiuterà a rafforzare la muscolatura necessaria al raggiungimento della tappa.


Dunque, ecco i miei consigli per stimolare il bambino a gattonare:

  • Proponi diverse volte il tummy time al tuo bambino e gioca con lui da sdraiato/a;
  • Assicurati che non scivoli. Certe volte il piccolo non ha grip a sufficienza per assumere e mantenere la posizione (pavimento scivoloso, vestiti, …);
  • Se ha già un buon sviluppo motorio, puoi posizionarlo a cavalcioni sulla tua gamba in posizione di gattonamento. Infatti, in questo modo comprenderà la posizione e si allenerà a tenerla. Attenzione a proporla solo alcuni minuti durante o prima delle sessioni di tummy time;
  • Evita atteggiamenti posturali errati che potrebbero compromettere il raggiungimento di questa tappa (abuso della posizione da seduto).
aiutare a gattonare

Nell’articolo hai potuto leggere tutti i benefici legati al gattonare. Aiutare il proprio bambino a svilupparsi nel migliore dei modi può essere davvero semplice con le corrette informazioni e attività da proporgli. Per questo motivo, ho deciso di rendere accessibili a tutti i genitori queste nozioni nel mio video corso “From Zero to Hero”. Troverai tantissimi video pratici per comprendere come stimolare al meglio il tuo bambino per permettergli di raggiungere tutte le tappe motorie.

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