sviluppo cognitivo del neonato

Sviluppo cognitivo del neonato: le tappe e come favorirlo

I primi anni di ogni persona sono caratterizzati da importanti evoluzioni. Una di queste è quella dello sviluppo cognitivo, ovvero l’intelligenza e la conoscenza.


In questo articolo ti spiego tutte le tappe di questo percorso secondo Piaget e come favorirle al meglio con le corrette attività.

1. Sviluppo cognitivo: introduzione

Per sviluppo cognitivo si intende la progressiva evoluzione delle capacità cognitive della persona, da quando è un neonato fin all’età adulta.


Il fattore essenziale a sviluppare queste capacità è l’ambiente esterno, ovvero tutte le interazioni ed esperienze che vengono fatte fin dalla nascita.


Pensa che è proprio a 3 anni, secondo alcuni studi, che il cervello dà il meglio di sé risolvendo in modo velocissimo e interpretando le esperienze.


Puoi immaginare tuo figlio proprio come uno scienziato che pensa, esperimenta, cerca spiegazioni e trae conclusioni.

Tuo figlio è un genio

È proprio nel libro ‘’tuo figlio è un genio’’ che 3 famosi scienziati Gopnik, Meltzoff e Kuhl paragonano il bambino a uno scienziato.


Gli esperimenti del bambino sicuramente sono meno costosi di quelli degli scienziati, ma il meccanismo di analisi è molto simile.

Infatti, quando un bambino porta alla bocca un oggetto ne sta analizzando il sapore, odore e la consistenza. In poche parole, lo sta studiando; dunque, sta favorendo il suo sviluppo cognitivo!


Quando continua a far cadere a terra un oggetto, non sta facendo il dispettoso, ma sta scoprendo la gravità!


Alla fine, non l’ha scoperta così anche Newton quando gli è caduta in testa una mela?!

tuo figlio è un genio

2. Le tappe dello sviluppo cognitivo secondo Piaget

Piaget, famosissimo psicologo e pedagogista, considera l'attività motoria il punto di partenza dello sviluppo cognitivo.


Proprio Piaget ha individuato delle tappe. Andiamo a vederle nel dettaglio.

Fase senso-motoria

Questa fase va dalla nascita fino ai 2 anni.


Il bambino passa dal compiere azioni per istinto al ripeterle per osservare e comprendere le conseguenze. Prima cerca di comprendere cosa succede a sé stesso (reazioni circolari primarie), in seguito cosa accade all’ambiente esterno (reazioni circolari secondarie).


Infatti, è proprio intorno agli 8 mesi che il bambino esperimenta con ciò che lo circonda, ovvero i suoi giochi, e raccoglie le informazioni.


In questa fase, inoltre, la realtà prende forma quando il bambino tocca, sente o assaggia ciò che lo circonda.

Fase preoperatoria

Questa tappa dello sviluppo cognitivo si presenta nel bambino dai 2 ai 6 anni.

In questa fase compare il gioco simbolico in due modi:

  • Attraverso gli oggetti utilizzandoli in modo diverso rispetto alla loro funzione reale. Per esempio, utilizza la scopa come fosse un cavallo;
  • Attraverso le parole per riferirsi ad oggetti o persone non presenti al momento.

In entrambi i casi il bambino dimostra di saper riprodurre una rappresentazione mentale di ciò che ha osservato e memorizzato anche giorni prima.


Il gioco simbolico è fondamentale perché permette al bambino di sviluppare il pensiero astratto e riuscire a comprendere il concetto delle emozioni.

Fase operatorio concreta

Questa fase va dai 7 ai 12 anni.

Grazie alla scuola e all’interazione con i compagni, lo sviluppo cognitivo del bambino fa un enorme balzo in questo periodo.


È proprio questa tappa che getta le basi per il pensiero logico e operativo. Infatti, il bambino comprende che è possibile operare e sperimentare secondo delle regole.

Questo gli permette di sviluppare il pensiero senza la manipolazione fisica.

In questa fase possiamo suddividere 3 operazioni fondamentali:

  • Seriazione: mettere in ordine gli elementi secondo una logica, paragonandoli tra di loro. Per esempio, mettere in ordine i blocchetti dal più grande al più piccolo.
  • Classificazione: comprendere se gli oggetti fanno parte di una gerarchia o gruppo. Per esempio, mettere insieme tutti gli animali da una parte e tutti i colori da un’altra.
  • Conservazione: riesce a capire che un oggetto è lo stesso anche se cambia forma. Per esempio, mostrando di spostare l’acqua in 2 recipienti diversi, il bambino capirà che la quantità di acqua non è cambiata.
fasi dello sviluppo cognitivo del neonato

Fase delle operazioni formali

Questa fase avviene dai 12 anni in poi.

In questa fase il bambino è capace a ragionare sia su oggetti concreti che astratti. Infatti, riesce a immaginare cose che non ha mai visto o che non sono ancora accadute.


Infatti, in questa ultima tappa dello sviluppo cognitivo si raggiunge il pensiero ipotetico-deduttivo.

3. La crescita del cervello del neonato

È proprio nei primi anni di vita del bambino il cervello aumenta e raggiunge quasi la dimensione presente nell’adulto.


Infatti, nei primi 3 anni di vita raggiunge una dimensione pari all’80% di quella che sarà in futuro e a 6 anni è già al 95% della sua grandezza finale.


Dunque, potrai immaginare quanto lo sviluppo cognitivo sia intenso e importante durante questi primi anni!


È proprio per questo che è importante assicurarsi di favorire al massimo questo periodo assicurando al bambino un ambiente sicuro, amorevole e ricco degli stimoli adatti.

crescita del cervello del neonato

4. Il gioco per lo sviluppo cognitivo del neonato

Nei primi mesi di vita, il Tummy Time, il movimento e il gioco iniziano non solo a plasmare lo sviluppo motorio del bambino, ma anche quello della sua mente e del suo pensiero.


Infatti, i segnali che provengono dalle esperienze sensoriali e motorie del piccolo hanno un ruolo fondamentale nella costruzione dei processi mentali. Sono proprio i cinque sensi il primo messo di contatto e rapporto con il mondo che lo circonda.


Dunque, alla luce di tutto ciò, potrai capire quanto giocare è una cosa molto seria.

Piaget sicuramente, come abbiamo visto, considera l’attività motoria il punto di partenza dello sviluppo dell’intelligenza, ma anche Maria Montessori ha ribadito quanto siano importanti le esperienze dirette per i bambini.


Il gioco non serve solo a divertire, ma permette di esercitare molteplici abilità come l’interazione sociale, il linguaggio, il controllo del proprio corpo e molto altro.

Quindi, il gioco diventa una vera e propria attività per favorire lo sviluppo cognitivo.

5. Conclusioni

Ricorda che lo sviluppo del neonato dipende anche dagli stimoli e attività che gli vengono proposte fin dalle prime settimane di vita. Infatti, il raggiungimento di alcune tappe deriva proprio dalle esperienze del neonato.


Per favorire al meglio lo sviluppo cognitivo puoi trovare alcuni miei video corsi pensati per fornire ai genitori tutte le informazioni e le pratiche da adottare nel primo anno di vita del bambino:

  • Sviluppo cognitivo da 0 a 2 anni: la Neuropsicologa Sabrina spiega attività e giochi per accompagnare il bambino nel suo percorso di crescita;
  • Crescere con il Gioco: L’educatrice Federica mostra più di 100 giochi e attività per favorire il miglior sviluppo del bimbo da 0 a 12 mesi di vita.
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