sviluppo neonato 2 mesi

Neonato 2 mesi: il suo sviluppo psicomotorio

Il primo anno di vita è un anno ricco di emozioni ed evoluzioni sia per il neonato che per i genitori che lo vedono ogni giorno crescere.


In questo articolo potrai scoprire nel dettaglio lo sviluppo psicomotorio del neonato di 2 mesi per comprendere le tappe che raggiunge in questa età. Inoltre, ti spiegherò i campanelli d’allarme a cui fare attenzione per scoprire subito un ritardo nello sviluppo.

Cos’è lo sviluppo psicomotorio

Lo sviluppo psicomotorio rappresenta il processo di crescita globale del bambino. Questo significa che comprenderà diverse aree:

  • Lo sviluppo motorio e posturale;
  • Lo sviluppo socio-emotivo;
  • Lo sviluppo del linguaggio e della comunicazione;
  • Lo sviluppo cognitivo.

Ogni bambino è diverso e ha i suoi tempi, ma è possibile individuare alcune competenze che vengono raggiunte dal neonato a seconda della sua età.


In questo articolo vedremo nel dettaglio quelle che vengono acquisite nei primi 2 mesi di vita.

Possibili problematiche nel neonato di 2 mesi

Prima di vedere le capacità che il piccolo raggiungerà in questa prima tappa, parliamo delle problematiche che possono determinarsi in questa fase così delicata.

Testa piatta

La testa piatta e plagiocefalia posizionale, sono una delle problematiche più diffuse nel neonato tanto che l’American Academy of Pediatrics stima possano colpire fino al 48% dei bambini e il loro apice di incidenza è nei primi 2-4 mesi, periodo in cui la testa del neonato cresce rapidamente ma è estremamente modellabile.


Infatti, la circonferenza cranica del neonato aumenta di più di 4 cm in soli due mesi!


Molti genitori che hanno sentito parlare di questa problematica, ma non hanno avuto il supporto e le informazioni corrette, tendono ad acquistare un cuscino plagiocefalia per prevenire magicamente (o curare) la testa piatta del bambino.


Funziona? ASSOLUTAMENTE NO!

tipologie di testa piatta

La testa piatta si crea a causa di posizioni scorrette mantenute per troppo tempo; quindi, se utilizzi il cuscino ma, inconsapevolmente, metti in pratica degli scorretti atteggiamenti posturali, il tuo bambino svilupperà inesorabilmente questa problematica.


Conoscere i corretti atteggiamenti posturali e metterli in atto è quindi l’unico modo per evitare le alterazioni craniche posturali.


Puoi trovare tutte le informazioni per prevenire la testa piatta del neonato nel mio video corso “Bye bye testa piatta”.

Allattamento

I primi mesi sono ricchi di cambiamenti e di nuovi equilibri da raggiungere. La mamma deve abituarsi ai nuovi ritmi e anche all’allattamento.


Spesso in ospedale o ai corsi pre-parto viene detto che l’allattamento è semplice e alla mamma verrà tutto naturale. Però, non è sempre così. Infatti, ci sono neo-mamme che hanno difficoltà nell’attacco o dolore durante la suzione del piccolo.


Questo porta molte di loro a smettere di allattare al seno nei primi mesi di vita del piccolo, anche se conoscono gli innumerevoli benefici del latte materno per il loro bimbo.


Le difficoltà nell’allattamento al seno potrebbero essere risolte con tempestività ed efficacia fin da subito richiedendo il supporto adeguato. Puoi scoprire di più sul servizio di sostegno ostetrica-osteopata, cliccando qui.


Inoltre, puoi trovare tutte le informazioni e tantissima pratica sull’allattamento nel corso “Al profumo di latte” dell’ostetrica Maria Chiara. Conoscerle ti aiuterà a intervenire subito con i giusti accorgimenti per non compromettere questo momento importante e prezioso.


Coliche e reflusso gastroesofageo

coliche neonato 1 mese

Le coliche e il reflusso sono delle problematiche davvero frequenti nei neonati fin dai primi giorni di vita. Infatti, risulterebbe soffrirne quasi 1 bambino su 2.


Purtroppo, nonostante il bambino faccia fatica a digerire, piange disperato, fa aria e fatica a scaricarsi, la maggior parte delle volte viene detto ai genitori che le coliche gassose sono normali e fisiologiche, e che passeranno da sole col tempo.


La verità è ben altra: NON è normale che il tuo bimbo pianga, soffra e stia male perché ha mal di pancia, fatica a fare aria e l'addome gonfio.


Le coliche gassose del neonato si possono PREVENIRE e CURARE EFFICACEMENTE se viene spiegato ai genitori quali sono i fattori che lo provocano e si eseguono dei trattamenti manuali sul sistema gastrointestinale (massaggi specifici, NON quelli del semplice massaggio infantile sole e luna).

Per curare davvero le coliche gassose del neonato e il reflusso bisogna prima disinfiammare il sistema gastrointestinale, eliminando i fattori che lo irritano e lo infiammano.


Successivamente, si eseguono dei massaggi osteopatici sull'addome del bambino per rilassare la muscolatura liscia gastrointestinale, con lo scopo di ripristinare una motilità corretta e il transito intestinale.


Due dei principali parametri su cui intervenire per prevenire e curare le coliche gassose del neonato sono l'alimentazione materna e la tipologia di latte artificiale (se il neonato è allattato artificialmente), ma non solo.


Bisogna conoscere tutti i 7 fattori che irritano il sistema gastrointestinale e che ho riassunto nel videocorso ''Prevenzione e Cura di Coliche e Reflusso del neonato''.

Sviluppo motorio

Il neonato di 2 mesi inizia a raggiunge diverse tappe motorie in questo periodo soprattutto se abbiamo già iniziato dal mese precedente a proporre il Tummy Time. 


Infatti, inizierà a sorreggere la testa in posizione prona e inizia a perdere quello che viene definito il "riflesso dello spadaccino" arrivando ad avere dei movimenti più fluidi e meno scattosi.


Per favorire al meglio lo sviluppo del neonato è importante proporre al piccolo le giuste attività e le corrette stimolazioni. Nel mio video corso “From Zero to Hero” potrai scoprirle e metterle in atto dalle prime settimane di vita del neonato.

Come stimolare il neonato di 2 mesi?

tappeto gioco dr-silva

L’attività chiave dello sviluppo motorio e posturale del neonato è il Tummy Time, ovvero la posizione prona del piccolo.


Ovviamente, a questa età non è ancora capace di sostenere adeguatamente la testa per un tempo prolungato, anzi, fa proprio fatica ad alzarla.


È proprio così che si parte; non possiamo pretendere che il bambino, alla nascita, già saltelli su un piede.


Ma quando proporlo?

Il tummy time deve essere un momento di divertimento e interazione con il genitore per cui, quando glielo proponiamo, deve essere sveglio e in buona salute. Il mio consiglio è quello di aspettare 10-15 minuti dopo la poppata per favorire la digestione e provare a proporlo in 3 modi diversi:

  • Nel tappettone gioco con il genitore che si posiziona all’altezza del suo viso;
  • Sul proprio petto;
  • Nel fasciatoio.

Sarà il piccolo a farci capire quando non ne ha più voglia. Le prime volte è normale che stia solo pochi minuti.

Sviluppo cognitivo del neonato di 2 mesi

sviluppo cognitivo neonato 2 mesi

Lo psicologo svizzero Jean Piaget, sosteneva che lo sviluppo cognitivo fosse possibile grazie a due elementi fondamentali:

  • L’insieme di funzioni che consentono di captare informazioni dall’ambiente, elaborarle, memorizzarle e utilizzarle in momenti successivi;
  • Le strutture cognitive che si creano grazie all’interazione continua fra i processi mentali innati della persona e l’ambiente.

Ecco perché ciascuna esperienza che i bambini faranno, compresa la più piccola, sarà una potenziale opportunità di apprendimento!

Il gioco, ovvero l’insieme di attività proposte, rappresenta quindi un insieme di stimoli che lasciano una traccia nel cervello del piccolo e sono indispensabili per lo sviluppo del pensiero e la comprensione della realtà.


Nei primi due mesi il bimbo non riesce ancora a interagire con i giochi e afferrarli. Questo non significa che non ci siano attività adatte. Infatti, questo è un periodo davvero importante per la definizione dei confini corporei che avviene attraverso il tocco di mamma e papà  e la possibilità di sperimentare varie posizioni (sulla schiena, a pancia in giù, sul fianco, ecc).

Come giocare con il neonato di 2 mesi?

specchio montessori per sviluppo cognitivo neonato 2 mesi

Quando si pensa ai giochi per un neonato di un mese si pensa subito alla palestrina, ma questa non è per forza necessaria.


In questo momento, l’ambiente di gioco ideale per il piccolo è rappresentato principalmente (se non unicamente) dal tappettone gioco. Infatti, qui avrà modo di fare tummy time e di interagire con i genitori. 


Un altro gioco apprezzato fin dal primo mese è lo specchio montessori.


Infine, il massaggio infantile permette al piccolo di sperimentare i suoi confini corporei.

Vista del neonato di 2 mesi

Tra tutti i cinque sensi, il tatto e la vista, sono due dei sensi più importanti per il neonato di due mesi.


Infatti, il piccolo dopo la nascita inizia a ricevere i primi stimoli visivi dall’ambiente esterno e la sua vista è responsiva fin da subito. Sembra proprio che il neonato riesca addirittura a distinguere il viso materno da quello di un’estranea grazie all’utilizzo combinato della vista e di tutti i suoi organi di senso.

Ovviamente, la vista a 2 mesi è ancora limitata e poco definita perché la massima distanza a cui riesce vedere è di circa 25-40 centimetri


Inoltre, nel secondo mese di vita il neonato non è ancora capace di controllare i movimenti oculari tanto che possono presentarsi degli episodi del cosiddetto “strabismo neonatale” che dovrebbe risolversi nell’arco di qualche settimana/mese. 

Stimolare la vista del neonato

Il piccolo di 2 mesi inizia a vedere i colori ed è attratto da quelli forti e ad alto contrasto


Per questo motivo rimangono un ottimo strumento per stimolare la vista i libriccini, ma in versione colorata.


Attenzione, però, a posizionarli a non più di 40 centimetri.


I libriccini non sono l’unica stimolazione visiva che possiamo proporre al piccolo. La principale e imprescindibile fonte di stimolazione e di informazioni è proprio il viso dei suoi genitori. Per questa ragione, è importante parlare con il bimbo nei momenti di veglia e conversare.


Non è importante cosa dici, ma l’intonazione, il volume e la mimica che utilizzi che non solo andranno a influire in modo positivo sullo sviluppo della vista, ma anche sullo sviluppo del linguaggio.

Sviluppo della comunicazione e linguaggio

linguaggio neonato 2 mesi

Come abbiamo già detto, ogni bambino è a sé e sviluppa ogni competenza e abilità con i propri tempi e modalità, nonostante ciò, per fortuna, la ricerca scientifica è stata in grado di identificare delle tappe fisiologiche entro cui la maggior parte dei bambini dovrebbe rientrare.


Queste vengono chiamate anche con il termine milestones (ossia pietre miliari) o tappe dello sviluppo linguistico.


Nel capitolo precedente abbiamo detto che il piccolo inizia fin da subito a entrare in relazione con il mondo esterno e comunicare in modo non intenzionale.

Cosa significa?


Il piccolo ha fame? Piange. Il piccolo sente freddo? Piange. Però, questi comportamenti non hanno l’obiettivo di raggiungere uno scopo, ma sono gli adulti a interpretarli come tali.


A 2 mesi siamo ancora nella fase che viene definita pre-intenzionale.


Un altro esempio di questa comunicazione non intenzionale è il sorriso endogeno. Quel sorriso meraviglioso che fa saltare di gioia tutti i genitori facendo pensare che voglia dire loro quanto li ama, ma in realtà rappresenta una risposta non intenzionale alla sensazione di benessere che prova il piccolo in quel momento. 

Stimolare il linguaggio del neonato di 2 mesi

Come accennato in precedenza, interagire con il neonato fin dai suoi primi giorni di vita favorisce sia lo sviluppo visivo che quello del linguaggio. 


Alcuni genitori potrebbero erroneamente ritenere che parlare al proprio bambino durante i primi mesi sia superfluo, ma la realtà è esattamente il contrario. 


Maggiore è l'esposizione del bambino al linguaggio fin dall'inizio, maggiori sono le probabilità che sviluppi un linguaggio ricco e funzionale.

Sviluppo emotivo

sviluppo emotivo neonato

Fin dai primi mesi di vita sono già presenti le emozioni primarie, ovvero rabbia, paura, gioia, tristezza e disgusto e ci accompagnano per tutto l’arco della vita.

Ogni genitore cerca di dare un’interpretazione a queste manifestazioni, dandogli significato e cercando di rispondere in modo efficace e tempestivo. Questa competenza si chiama responsività e permette l’instaurarsi di un primo forte legame emotivo tra il bambino e la figura di riferimento principale.


Interagire con il piccolo e intervenire prontamente al suo modo di comunicare potrà favorire lo sviluppo della sfera sociale ed emotiva.


In questo periodo compaiono, come abbiamo visto, i primi sorrisi (anche se non intenzionali) e sono momenti indimenticabili che riempiono il cuore di amore. 


Inoltre, sarà possibile notare che cerca di auto consolarsi quando ha fame, portando le manine alla bocca.


È importante interagire con il piccolo per aiutarlo a sviluppare la sfera sociale ed emotiva.

Come porsi in relazione con un neonato nei primi mesi?

Lo strumento più importante per favorire lo sviluppo emotivo nel neonato di 2 mese rimane il contatto fisico


Più il genitore riuscirà a stabilire un legame di attaccamento buono con il bambino attraverso il contatto più il neonato riuscirà a regolare i suoi stati fisici.


Ecco che il babywearing diventa un modo per rafforzare il legame tra il genitore il bambino permettendo però anche una certa libertà di movimento per chi porta.


Anche la voce, infatti, diventa non solo importante per lo sviluppo del linguaggio, ma anche per quello emotivo e relazionale.


Infine, un altro metodo per interagire con il piccolo è quello del massaggio infantile.

Sonno nel neonato di 2 mesi

sonno del neonato a 2 mesi

Il neonato di 2 mesi riesce a dormire fino a 18 ore al giorno. Le interruzioni del sonno sono molto frequenti sia di giorno che di notte. Inizia in questo periodo l’acquisizione del ritmo circadiano non solo del sonno, ma anche della respirazione, produzione ormonale e temperatura corporea.


Inoltre, è importante assicurarsi che il neonato dorma in sicurezza, per ridurre il rischio di SIDS. Puoi trovare tutte le informazioni per una nanna sicura nel video corso “sicurezza del bambino”.

Neonato di 2 mesi: le red flegs del ritardo dello sviluppo

La CDC, una delle maggiori associazioni americane di pediatria, ha individuato le red flags dello sviluppo. Queste sono le “bandierine rosse” che devono destare sospetti di un ritardo dello sviluppo e devono portare il genitore a contattare il pediatra.


Accorgersi subito di queste problematiche permette al pediatra di intervenire nel modo migliore.


Ecco le red flags dei 2 mesi:

  • Non risponde a stimoli sonori;
  • Non segue gli oggetti in movimento nonostante glieli porgiamo di fronte;
  • Non sorride;
  • Non si porta le mani in bocca;
  • Non sostiene per nulla la testa.

Se noti una di queste problematiche contatta subito il pediatra del piccolo.

Sviluppo psicomotorio atipico

Ti riporto, inoltre, un video che ti permette di notare le differenze tra uno sviluppo psicomotorio normale e uno atipico per questa età.

Ricorda che lo sviluppo del neonato dipende anche dagli stimoli e attività che gli vengono proposte fin dalle prime settimane di vita. Infatti, il raggiungimento di alcune tappe deriva proprio dalle esperienze del neonato.


Per favorire la sua crescita al meglio puoi trovare alcuni miei video corsi pensati per fornire ai genitori tutte le informazioni e le pratiche da adottare nel primo anno di vita del bambino:

  • From Zero to Hero: come Osteopata pediatrico ti spiego come favorire al meglio lo sviluppo motorio e posturale del tuo piccolo;
  • Sviluppo cognitivo da 0 a 2 anni: la Neuropsicologa Sabrina spiega attività e giochi per accompagnare il bambino nel suo percorso di crescita;
  • Crescere con il Gioco: L’educatrice Federica mostra più di 100 giochi e attività per favorire il miglior sviluppo del bimbo da 0 a 12 mesi di vita.

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