Sids: cos’è e perché è collegata alla testa piatta? Dr-Silva

Sids: cos’è e perché è collegata alla testa piatta?

La Sids o morte in culla è una paura che ogni genitore porta dentro si sé dopo averne scoperto l’esistenza. L’impossibilità di intervenire è proprio quello che più spaventa le mamme e i papà.

Ci sono, però, alcuni accorgimenti che è possibile mettere in atto per ridurre al massimo il rischio di SIDS. Inoltre, continuando a leggere scoprirai cosa la collega alla problematica più diffusa nei neonati: la testa piatta.

Sids cos’è?

La sindrome della morte improvvisa dell’infante (SIDS) è conosciuta anche come morte in culla.


Consiste in un decesso improvviso di un bambino di età compresa tra un mese e un anno che rimane inspiegato dopo una approfondita indagine medica.


Secondo le statistiche, la SIDS si verifica con una maggior incidenza tra il secondo e il quarto mese nel periodo invernale.


Ci sono rari casi dopo il sesto mese e quasi nessun caso intorno all’anno di vita del bambino.

Ipotesi cause della morte in culla

Come abbiamo detto, il decesso è ancora a oggi inspiegabile. Però, secondo Cdc americani, la causa potrebbe risiedere in anomalie nella zona cerebrale che controlla i ritmi del sonno e della veglia.


Inoltre, propongono un modello triplo rischio di eventi che portano alla SIDS:

  1. Il bambino apparentemente soffre di una piccola anomalia nel sistema di regolazione dei ritmi cardiaci, respiratori o generali del proprio organismo, ma non risulta evidente;
  2. Si verificano cambiamenti nei ritmi del sonno, in quelli respiratori e/o cardiaci, nella pressione o nella temperatura corporea;
  3. Presenza di eventi esterni (posizione prona, fumo passivo, infezioni respiratorie).
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Fattori di rischio SIDS

Dal modello sopra indicato è stato possibile individuare i fattori di rischio della morte in culla:

  • Far dormire il bambino in posizione prona;
  • Lasciare nella culla coperte o cuscini soffici;
  • Esposizione del neonato al fumo che risulterebbe raddoppiare il rischio in caso di fumo passivo e triplicarlo in caso la madre fumasse durante la gravidanza;
  • Bambino prematuro o di basso peso alla nascita;
  • Infezioni respiratorie.
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Vaccini e SIDS

Numerosi studi, sia americani che europei, hanno permesso di escludere completamente l’associazione tra vaccinazioni e Sids.

Consigli per diminuire il rischio

Nonostante non si conosca la causa precisa della morte in culla è possibile adottare alcuni accorgimenti per diminuire il rischio:

  • Non far dormire i bambini sulla pancia;
  • Non fumare durante la gravidanza e vicino al bambino;
  • Non lasciare nella culla oggetti che potrebbero causare soffocamento;
  • Allattare il bambino: riduce il rischio;
  • Assicurarsi che la camera non sia troppo calda e non vestire troppo il neonato prima di metterlo a letto.

Linee guida per la prevenzione della SIDS

Tra la fine degli anni ’80 e l’inizio degli anni ’90 sono state definite le linee guida per la prevenzione della sindrome da morte in culla per ridurre l’incidenza che si attestava intorno a 1,2 bambini per 1000 nati vivi in America.


Dalla definizione di SIDS del 1960 è stato necessario attendere il 1988 per la prima raccomandazione della società medica olandese di far dormire i bambini sulla schiena.


In seguito, anche in molti altri paesi iniziarono campagne di sensibilizzazione per non far dormire il bambino in posizione prona avendo compreso la relazione di questa con la SIDS.


La campagna più significativa fu quella della American Academy of Pediatrics chiamata “BACK TO SLEEP” che portò a una diminuzione del 50% delle morti in culla.

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Relazione tra morte in culla e testa piatta

Il successo della campagna “Back to sleep”, però, portò l’insorgere anche della problematica della testa piatta. Infatti, i genitori spaventati dalla SIDS tenevano sempre in posizione supina il neonato anche quando era sveglio.


Per intervenire a questo, l’American Academy of Pediatrics interviene nuovamente con la campagna “BACK TO SLEEP, TUMMY TO PLAY”. Questo indicava l’importanza di far giocare il neonato in posizione supina quando sveglio e supervisionato dai genitori.


La posizione del Tummy Time non solo aiuta a prevenire la testa piatta nel neonato, ma permette anche lo sviluppo del tono muscolare e della coordinazione per raggiungere tutte le tappe motorie.

Purtroppo, nonostante queste raccomandazioni, l’importanza del Tummy Time e del non lasciare troppo a lungo il bambino sempre supino sono passate in secondo piano e risultano ancora oggi informazioni poco conosciute dai genitori.

Da questa mancanza di informazioni e supporto ai genitori nascono due dei miei video corsi:

  • "Nanna sicura" per scoprire tutte le informazioni su come far dormire il neonato in sicurezza;
  • Bye bye testa piatta” per conoscere tutti gli atteggiamenti posturali da evitare per prevenire la testa piatta nel neonato.
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