Brachicefalia neonato: cos’è, come riconoscerla e come intervenire
La brachicefalia nel neonato è la seconda più diffusa deformazione cranica posturale che si sviluppa nei primi mesi di vita del piccolo.
In questo articolo ti spiego come riconoscerla per intervenire tempestivamente. Inoltre, potrai scoprirne le cause per prevenirla in modo efficace.
Brachicefalia neonato: introduzione
Per brachicefalia si intende l’appiattimento della regione posteriore della testa del neonato. Questa deformazione cranica posturale, insieme alla plagiocefalia e alla dolicocefalia, viene comunemente chiamata “testa piatta” del neonato.
Queste problematiche sono tra le più comuni e diffuse nei neonati nei primi mesi di vita. Infatti, secondo l’American Academy of Pediatrics risulterebbe interessare un bambino su due.
L’incidenza è molto alta nei primi mesi di vita in quanto la testa del neonato è molto modellabile grazie alle fontanelle; quindi, facilmente deformabile.
Deformazioni craniche intenzionali
Un aneddoto interessante è che nel passato le persone con deformazioni craniche erano considerate importanti, quasi degli dèi.
Inoltre, la forma del cranio particolare era considerata esteticamente più attraente e simbolo di maggior intelligenza.
Ecco perché in alcune popolazioni le deformazioni craniche erano intenzionali tramite l’applicazione di bendaggi alla testa del neonato. Quindi, sfruttando proprio il periodo di maggior modellabilità della testa.
Al giorno d’oggi, queste pratiche non sono più usate, almeno nei paesi occidentali e le alterazioni craniche non sono più motivo di vanto. Anzi, viene usato questo periodo di modellabilità del cranio per riuscire a intervenire tempestivamente e risolvere i problemi di testa piatta nel neonato.

Quali sono le cause?
Perché il bambino sviluppa una problematica come la brachicefalia?
Le alterazioni craniche posturali sono dovute principalmente ad atteggiamenti posturali errati.

Posizione errate messe in atto dai genitori
Inconsapevolmente il genitore può mettere in atto delle posture che portano il neonato a sviluppare l’appiattimento posteriore della testa. Ecco i principali esempi:
- Neonato lasciato per molto tempo in posizione supina;
- Uso di sdraietta o ovetto;
- Uso di cuscini per plagiocefalia o cuscini avvolgenti che ostacolano il movimento del collo e quindi la rotazione della testa.
Inoltre, il prolungato posizionamento sulla schiena rallenta anche lo sviluppo motorio del neonato in quanto non viene stimolato attraverso il tummy time.

Come individuare la brachicefalia nel neonato
Per capire se il proprio bambino sta sviluppando o ha sviluppato la brachicefalia, è sufficiente osservare la sua testolina.
Il termine brachicefalia deriva dal greco “brachis” che significa corto e “chefalè” che vuol dire testa. Questo perché la testa non solo si appiattisce posteriormente, ma si deforma completamente e si accorcia antero-posteriormente.
Dunque, osservando la testa del bambino dall’alto è possibile osservare che la forma non è ovale, ma schiacciata e più larga posteriormente.

Conseguenze della brachicefalia
Le conseguenze di una deformazione cranica posturale come la brachicefalia nel neonato ha diverse ripercussioni sui genitori e sul bambino.

Spese economiche
Sicuramente, un’alterazione cranica comporta un’ingente spesa economica da parte delle famiglie sia in soldi che in tempo. Infatti, dovranno portare il bambino alle varie visite e sedute per curare la problematica utilizzando il Servizio Sanitario Nazionale o rivolgendosi ad un privato. Puoi scoprire un calcolo dei costi nello specifico nel mio articolo sulle conseguenze della testa piatta.
Conseguenze sui genitori
I genitori che si rivolgono al mio servizio hanno spesso sensi di colpa per non essere intervenuti prima o per non essersi accorti di mettere in atto posture errate. A questo stress si aggiunge quello derivante dal fattore economico sopra citato.
Conseguenze per il bambino
Per il neonato la prima conseguenza è il fattore estetico che avrà ripercussioni sul benessere psicologico del bambino legato alla sfera relazionale.
Oltre a queste si stanno studiano possibili nessi con altre problematiche. Per approfondire ti rimando al mio articolo sopra indicato.

Prevenire e curare le deformazioni craniche posturali
Le deformazioni craniche posturali, quindi anche la brachicefalia neonatale, possono essere curate. È importante, però, intervenire con tempestività per riuscire a risolverle nel modo più efficace e nel minor tempo possibile. Infatti, con l’ossificazione del cranio, man mano che i mesi passano, diventerà sempre più difficile intervenire e risolvere queste problematiche.
Tuttavia, la mia missione come Osteopata pediatrico è quella di lavorare sulla prevenzione perché curare ha un costo, ma prevenire non ha prezzo!

Consapevole dalla mancanza di informazioni e sostegno fornito ai genitori in merito alla tematica di prevenzione delle problematiche legate alle deformazioni craniche posturali, ho deciso di registrare un video corso. In “Bye bye testa piatta” troverai tantissimi informazioni e consigli pratici per prevenire la brachicefalia e tutte le altre alterazioni craniche in maniera efficace.
Se ti accorgi che il tuo bambino sta iniziando a sviluppare la testa piatta, puoi scoprire come intervenire subito nel mio video corso “Cura e prevenzione della plagiocefalia e della testa piatta”.