plagiocefalia posizionale neonato

Plagiocefalia Posizionale del Neonato: Cause e Rimedi

La plagiocefalia posizionale del neonato è una delle problematiche più diffuse che il bambino sviluppa nei primi 2-4 mesi di vita, periodo in cui la testa è maggiormente modellabile e cresce velocemente. 


A causa della poca informazione preventiva sulla plagiocefalia posizionale, la maggior parte dei genitori non ne conosce l'esistenza finché il proprio bambino la sviluppa.


In questo articolo ti spiego cos'è la plagiocefalia posizionale, le cause per cui si crea e soprattutto come prevenirla o curarla efficacemente.


Prima di iniziare, ti lascio alcune info utili:

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  2. Puoi trovarmi anche su Instagram col profilo @drsilva.com_official
  3. Trovi un videocorso approfondito su come curare la plagiocefalia posizionale del neonato qui.

Plagiocefalia posizionale: generalità

Plagiocefalia è un termine che deriva dal greco ed è composto da plagios, che significa “obliquo” e kephalè , che significa “testa”. 


Plagiocefalia significa letteralmente testa obliqua, e deve il suo nome al fatto che la testa del neonato si appiattisce posteriormente e, gradualmente, assume la forma di un parallelepipedo.

plagiocefalia posizionale neonato sinistra

La plagiocefalia posizionale è spesso definita con il termine generico testa piatta, anche se questa cosa non è propriamente corretta.


La plagiocefalia posizionale, insieme alla brachicefalia posizionale e alla dolicocefalia posizionale, è una delle 3 tipologie di deformazioni craniche posizionali.


Nel prossimo paragrafo ti spiego a cosa è causata la plagiocefalia posizionale del neonato, successivamente capiremo come risolverla.

Cause di Plagiocefalia posizionale del neonato

La plagiocefalia posizionale si manifesta con un appiattimento postero-laterale del cranio del neonato causato (come dice il termine stesso ''posizionale'') da una posizione mantenuta per troppo tempo dalla testa del bambino, ruotata dallo stesso lato.

Ma perchè il bambino mantiene la testa ruotata sempre dallo stesso lato?


Le cause sono due:

1. la presenza di un Torcicollo miogeno del neonato, ossia contratture muscolari e rigidità articolari che limitano il movimento del collo del bambino e lo costringono a mantenerla ruotata sempre dallo stesso lato.


  • 2. abitudini scorrette messe inconsapevolmente in praticadai genitori nei confronti del neonato, che lo hanno abituato a mantenere la testa ruotata sempre dallo stesso lato durante la giornata e, di conseguenza, anche la notte.

    Un esempio di posizioni errate sono:
  • posizione del bambino in braccio
  • posizione del bambino per fare il ruttino
  • posizione del bambino durante l'allattamento al seno o col biberon
  • posizione del bambino nella culla rispetto al letto dei genitori
  • ecc. 
plagiocefalia posizionale del neonato

La plagiocefalia posizionale si crea nei primi 3-6 mesi di vita perchè è il periodo in cui la testolina del bambino cresce più velocemente ma è anche molto modellabile.


In questo periodo, tutte le posizioni scorrette mantenute per troppo tempo possono appiattire e deformare la testa del neonato.


Tuttavia, dopo i primi 4-6 mesi di vita la testa del neonato cresce sempre meno e diventa sempre più dura; di conseguenza, la plagiocefalia impiegherà molto più tempo per essere risolta (se presa in tempo).


Ecco perchè è importante prevenire la plagiocefalia posizionale o risolverla il prima possibile.



Ci sono diversi gradi, ma il peggiore porta ad una deformazione del viso del bambino. Dunque, è di fondamentale importanza agire il prima possibile.

fontanelle cranio

Come individuare un inizio di plagiocefalia posizionale?

Come abbiamo detto, la plagiocefalia può avere diversi stadi


Nelle prime fasi è possibile individuarla guardando la testa del proprio bambino dal lato posteriore. 


Sarà possibile individuare un leggero appiattimento su un lato della regione occipitale postero-laterale, ossia la parte della testa che appoggia contro il lettino.

plagiocefalia posizionale del neonato

Se il bambino continua a mantenere la testa ruotata sempre dallo stesso lato durante la notte e i pisolini diurni, il cranio continuerà ad appiattirsi e si deformerà globalmente.


Prima si deforma la parte laterale del cranio e poi anche il viso (fronte, bocca, naso, occhi).


Ecco perchè negli stadi più avanzati la testa assume una forma romboidale se guardata dall’alto, in quanto si manifesterà una deformazione cranica globale.

Per accorgersi di una plagiocefalia posizionale, le caratteristiche principali da individuare sono le seguenti:

  • appiattimento postero-laterale della testa nella regione occipitale;
  • Il profilo della testa visto dall’alto non risulta tondo e simmetrico;
  • I lati della testa non sono paralleli l’uno all’altro, ma tendono ad essere obliqui;
  • Le posizioni delle orecchie non sono simmetriche, ma uno risulterà più avanti dell’altro;
  • Un occhio potrà sembrare più piccolo dell’altro;
  • Guardata da davanti, un lato della fronte sembra più alto dell’altro;
  • gli zigomi e il profilo della bocca può risultare asimmetrico tra destra e sinistra.

Questi sono i principali segni da ricercare se si sospetta una plagiocefalia posizionale nel proprio bimbo.

Classificazione dei Gradi di Plagiocefalia secondo Argenta

Maggiore è il tempo trascorso supino con la testa ruota dallo stesso lato, peggiore sarà la gravità della plagiocefalia posizionale.


Uno dei metodi più conosciuti per valutare la gravità della plagiocefalia posizionale del neonato è la Classificazione secondo Argenta che si basa sull’osservazione clinica della testa.


Questa classificazione propone 5 tipi di plagiocefalia in base alla gravità dell’asimmetria del cranio, alla posizione dell’orecchio e all’aspetto del volto (Argenta 2004).


Tipo I

L’asimmetria cranica è limitata alla parte posteriore del cranio.

Il grado di depressione posteriore può variare, ma l’azione deformante è limitata a questa regione anatomica.
Inoltre, non vi è asimmetria delle orecchie, valutata misurando la distanza naso-orecchio.

Infine, la squama frontale è simmetrica, non vi sono sporgenze temporali anomale né allungamento verticale del cranio.

Questa rappresenta la forma più lieve di plagiocefalia posizionale. 


Tipo II

In questo tipo di deformità, vi sono gradi variabili di asimmetria cranica posteriore. Risulta abbastanza significativo l’effetto sulla linea medio cranica e sulla base cranica che determina lo spostamento dell’orecchio sul lato implicato in avanti o verso il basso o in entrambi i sensi.

L’asimmetria è solitamente più evidente mentre si esamina il bambino dall’alto.

Però, la parte anteriore del cranio non è coinvolta e la fronte è simmetrica.
Non vi è asimmetria facciale. Non vi sono deformità compressive del cranio.

Questo tipo identifica una forma più severa di plagiocefalia posizionale che interessa non solo il cranio posteriore, ma anche la base cranica e la fossa temporale centrale. 


Tipo III

La deformità di tipo III comprende l’asimmetria cranica posteriore, il malposizionamento dell’orecchio e la prominenza della bozza frontale omolaterale alla depressione.

Questa forma dà origine alla figura a parallelogramma del cranio definita classicamente come caratteristica delle plagiocefalie posizionali e più facilmente riscontrabile esaminando il bambino direttamente dall’alto.

Però, in questo grado di plagiocefalia la faccia è simmetrica. 


Tipo IV

Nella deformità di tipo IV sono presenti asimmetria cranica posteriore, malposizionamento dell’orecchio omolaterale, asimmetria frontale e facciale omolaterale.


Tipo V

In questo grado, oltre alle asimmetrie del grado precedente, è inoltre evidente una protrusione a livello della zona temporale e/o uno sviluppo verticale anomalo del cranio a livello occipito-parietale.

L’asimmetria facciale è il risultato del dislocamento del tessuto adiposo della guancia o, meno frequentemente, dell’iperplasia della zona zigomatica omolaterale.

Questo grado di plagiocefalia riflette la natura progressiva dell’asimmetria cranica che giunge a coinvolgere la regione anteriore causando la deformazione della faccia. 

In quale lato si verifica? Destra o sinistra?

La plagiocefalia posizionale può verificarsi in uno dei due lati della testa. Infatti, dipenderà dalla posizione del bambino, ovvero da quale parte risulta tenere sempre girato il proprio viso.


Dunque, la plagiocefalia di sinistra prevederà lo schiacciamento del lato della regione occipitale postero-laterale di sinistra; quello di destra sarà l’esatto contrario.

plagiocefalia posizionale neonato sinistra

Valutazione visiva per individuarla

Nel seguente video ti fornirò tutte le informazioni per riuscire a capire se il tuo bambino sta iniziando a manifestare la plagiocefalia posizionale.

Un po' di statistiche: quale è il rischio di riscontrarla?

La plagiocefalia, insieme alla brachicefalia posizionale, sono i corretti termini medici per definire la problematica dell'appiattimento del cranio. Infatti, solitamente vengono erroneamente definiti come testa piatta.


L’American Academy of pediatrics riferisce che la possibilità che un bambino riscontri un’alterazione della forma della testa sia pari al 48%. Dunque, significa che quasi 1 bambino su 2 riscontrerà questa problematica entro il primo anno della sua vita.


Questa statistica, però, unisce tutte le possibili cause, ovvero plagiocefalia, brachicefalia e dolicocefalia.


Se andiamo a vedere i dati per solo la prima, vedremo che l’incidenza risulta presente sul 15% dei neonati entro le 6 settimane dalla nascita e del 20% fino ai 4 mesi.

Come prevenire la sindrome da testa piatta?

Il proverbio dice che “prevenire è meglio che curare”; è la verità.


Prevenire la plagiocefalia posizionale è facile se il genitori conosce tutte le accortezze necessarie da mettere in pratica durante la giornata.


Curare la plagiocefalia posizionale è un percorso terapeutico che può impiegare parecchi mesi.


Come osteopata pediatrico, prevengo e risolvo ogni anno migliaia di casi di plagiocefalia. 


Queste esperienze mi hanno portato ad individuare le raccomandazioni e le informazioni necessarie per aiutare i genitori ad evitare questa problematica.


Ho deciso di inserirle tutte nel mio corso “Bye bye testa piatta” in modo che possano essere consultabili da tutti i genitori. Ci saranno indicazioni e accorgimenti fondamentali da applicare nell’arco della giornata come diminuire il tempo da supino, come tenere il bambino in braccio correttamente, come dare il biberon, la posizione corretta per allattare, come insegnare a ruotare la testa in entrambi i lati e tanto altro.

I rimedi per curare la plagiocefalia posizionale

Come abbiamo visto nel capitolo precedente, la plagiocefalia può manifestarsi in seguito ad atteggiamenti posturali messi in atto involontariamente dai genitori o a causa di contratture al collo del bambino.


Nel primo caso, sarà necessario evitare tutte le situazioni che causano un errato posizionamento della testa del neonato.


Ovvero è fondamentale spiegare ai genitori quali sono le abitudini scorrette che hanno messo in pratica e mostrargli quelle corrette (posizione in braccio, nella culla, sul tappeto gioco, ecc.)


Inoltre, è importante massaggiare la schiena e il collo  del bambino per aiutarlo a ripristinare una mobilità cervicale corretta.


Nel secondo caso, invece, se il bambino ha un torcicollo miogeno è imprescindibile risolverlo e, successivamente, dare al genitori altre accortezze posturali per allenare il bambino a ruotare bene la testa durante la giornata e la notte.


Infine, sarà importante diminuire l'eventuale tempo trascorso supino dal bambino per permettere alla testa di rimodellarsi più velocemente.


Nell’estratto del videocorso “ Cura della plagiocefalia posizionale ”, qui sotto, potrai trovare dei consigli per intervenire e risolvere questo problema.


È importante capire che la plagiocefalia posizionale, una volta riscontrata, NON si cura da sola col passare del tempo .


Al giorno d’oggi c’è ancora poca informazione su questa problematica; quindi, i genitori si accorgono che il proprio bimbo la sta sviluppando solo quando ormai è evidente.


Inoltre, c’è ancora chi crede che possa risolversi con il passare del tempo, ma questo è completamente falso.


Dunque, fare affidamento a queste voci è veramente pericolo per il tuo bambino. 

Il cuscino plagiocefalia aiuta a risolverla?

Migliaia di genitori si chiedono se il cuscino plagiocefalia funziona ed è utile (cuscino col buco centrale).

La risposta breve è ”no, anzi”; ora ti spiego il motivo.

Il cuscino plagiocefalia, essendo concavo e avvolgente, limita il movimento del collo del bambino e aumenta la superficie di appoggio della testa. 


Questi fattori fanno si che il cuscino plagiocefalia aumenti il rischio di appiattire la testa del neonato (oltre che aumentare il rischio di soffocamento e Sindrome della morte in culla del neonato). 


L' unico vero modo per prevenire e curare la testa piatta e la plagiocefalia posizionale del neonato è quello di sapere quali sono gli atteggiamenti posturali errati per cui si crea (atteggiamenti posturali dei genitori e torcicollo miogeno) e agire di conseguenza.

Il caschetto per la plagiocefalia funziona o è utile?

caschetto plagiocefalia

Fino a che età si può risolvere la plagiocefalia posizionale del neonato?

La domanda che mi pongono più di frequente i genitori dei bambini che hanno sviluppato la plagiocefalia posizionale è proprio la seguente:

" fino a che età si può risolvere la plagiocefalia del neonato?"


Per rispondere in modo completo a questa domanda, ti spiego due caratteristiche fondamentali della testa del tuo bimbo.

La crescita del cranio del neonato

La testa del bambino cresce velocemente nei primi mesi di vita ma poi rallenta.


In particolare, di 6 cm nei primi 3 mesi, di 3 cm nell’arco 3-6 mesi e sempre 3 cm anche in quello 6-12 mesi.


Ecco perchè la plagiocefalia si crea facilmente nei primi mesi di vita e può impiegare tanto tempo per risolversi.

fontanelle cranio

La modellabilità cranica

La testolina è estremamente modellabile nei primi 2 mesi di vita; successivamente la testa diventa sempre più rigida in quanto va incontro al normale processo di ossificazione cranica.


Diciamo che fino a 5/6 mesi la modellabilità è ancora buona; successivamente, i tempi di rimodellamento cranico si allungano esponenzialmente.


Ecco perchè la plagiocefalia si crea facilmente nei primi mesi di vita ma impiega molti più mesi per risolversi.

Fino a che età si può curare la plagiocefalia posizionale

fino a che età si può curare la plagiocefalia posizionale

Sulla base di quanto detto finora, rispondo alla domanda " fino a quanti mesi si può curare la plagiocefalia posizionale".


Se il genitore mette in pratica tutti le posture corrette e il torcicollo viene risolto efficacemente:

  • se il neonato ha da 1 a 3 mesi, una plagiocefalia posizionale lieve si può curare in 2-3 mesi
  • se il neonato ha da 1 a 3 mesi, una plagiocefalia posizionale moderata si può curare in 3-5
  • se il neonato ha da 1 a 3 mesi, una plagiocefalia grave può essere curata in 4-7 mesi
  • se il bambino ha dai 3 ai 6 mesi, una plagiocefalia lieve può essere risolta in 3-5 mesi
  • se il bambino ha dai 3 ai 6 mesi, una plagiocefalia moderata può essere risolta in 4-7 mesi
  • se il bambino ha dai 3 ai 6 mesi, una plagiocefalia grave può essere risolta in 6-12 mesi
  • se il bambino ha dai 6 ai 12 mesi, una plagiocefalia lieve può risolversi in 6-9 mesi
  • se il bambino ha dai 6 ai 12 mesi, una plagiocefalia moderata può risolversi in 7-14 mesi
  • se il bambino ha dai 6 ai 12 mesi, una plagiocefalia grave può risolversi in 9-36 mesi

Quali sono le conseguenze della plagiocefalia posizionale?

In primis, la plagiocefalia del neonato rappresenta un problema estetico per il bambino che, soprattutto quando la plagiocefalia è grave, coinvolge il viso e l'estetica facciale.


In secondo luogo, ma non per importanza, quando la plagiocefalia posizionale del neonato è di grado moderato o grave può avere delle conseguenze negative sulla salute del bambino sotto vari aspetti.


Infatti, se la deformazione cranica coinvolge anche le orecchie, la mandibola e il viso, potrebbero crearsi delle conseguenze negative sul sistema visivo, l'apparato masticatorio, l'apparato uditivo e asimmetrie posturali discendenti.


In altre parole potrebbero crearsi delle alterazioni dello sviluppo visivo, possibili asimmetrie mandibolari, scoliosi, alterazioni posturali o otite media più frequente.


Infine, una delle conseguenze negative di sviluppare la plagiocefalia posizionale è rappresentata dallo stato psicologico dei genitori.


Incorrere in deformazioni craniche per un genitore significa soprattutto far fronte a nervosismo, paura e possibili sensi di colpa per aver permesso che la testa del proprio piccolo si appiattisse.

I risultati ottenuti nella cura della plagiocefalia posizionale del neonato: le testimonianze

Ecco alcuni genitori che sono riusciti a risolvere la plagiocefalia posizionale. Ne puoi trovare altre anche sulla mia pagina Google.

risoluzione plagiocefalia
cura della plagiocefalia

Come osteopata pediatrico ho avuto diversi casi di neonati con plagiocefalia posizionale in fasi avanzate. Per questo motivo ho deciso di creare il video corso “Come curare la testa Piatta e la Plagiocefalia Posizionale” per fornire tutte le informazioni e le accortezze necessarie ad intervenire con tempestività sul problema. Potrai scoprire come favorire la rotazione del capo nel tuo bambino, quali accortezze adottare se usi il babywearing e molto altro.

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