Lallazione: cosa devi sapere sulle prime paroline del tuo bimbo?
Cos’è la lallazione?
La lallazione è il modo di esprimersi del neonato solitamente a partire dai 6 mesi. Si differenzia dai primi suoni e vagiti perché assomiglia molto a delle parole di senso compiuto come “ma-ma” o “pa-pa”. Sebbene sia il sogno di ogni genitore sentirsi chiamare per la prima volta, la lallazione non veicola un messaggio, ma è solo il primo step dello sviluppo del linguaggio.
Il termine “lallazione” deriva dal latino lallatio e significa “canterellare”.
Come il tummy time è la prima palestra per favorire lo sviluppo motorio del neonato, la lallazione è il primo allenamento del bimbo per scoprire la sua voce e iniziare a capire come usarla.
Possiamo riconoscere due tipologie di lallazione nei bambini, vediamole nel dettaglio.
Lallazione canonica
Questa è la prima lallazione sperimentata dal neonato, ovvero la ripetizione della stessa sequenza di consonanti e vocali.
Solitamente la vocale utilizzata è la /a/ perché è possibile pronunciarla con una posizione della bocca neutra; quindi, più facile.
Invece, le consonanti utilizzate /m/, /p/, /b/, /t/, /d/
Lallazione variata
Questa è la fase successiva della lallazione canonica nella quale il piccolo ripete sequenze differenti di consonanti e vocali come “ma-ta-ta”, “pa-pa-ta”.
A questa fase dello sviluppo del linguaggio corrisponde anche il periodo dei gesti come il “ciao” e il “cucù”, ma anche l’indicare le cose.
Quando inizia e quanto dura la lallazione?
La lallazione inizia intorno ai 6-7 mesi con quella canonica e procede con quella variata intorno ai 9-10 mesi.
Con il passare del tempo il piccolo imparerà sempre più parole e inizia a perdere gradualmente l’utilizzo di questo modo di esprimersi intorno ai 12-18 mesi.
Infatti, verso l’anno e mezzo di vita del piccolo avviene “l’esplosione del vocabolario” del bambino che inizierà a padroneggiare una cinquantina di parole. Queste arriveranno intorno alle 300 nel giro di soli 6 mesi!
Quando preoccuparsi se il neonato non lalla
Come abbiamo visto, la lallazione inizia intorno ai 6-7 mesi, ma non c’è da preoccuparsi se il piccolo non sembra voler dire le sue prime paroline. Infatti, nei primi mesi di vita il piccolo deve imparare tantissime cose e spesso si concentra su un obiettivo alla volta. Ecco perché è possibile notare che i bambini che hanno uno sviluppo motorio precoce, solitamente iniziano più tardi a parlare e viceversa.
Però, se il piccolo non inizia la lallazione entro i 12 mesi, sarebbe consigliabile confrontarsi con il/la pediatra che valuterà la situazione e deciderà se proporre una visita dal logopedista o dal neuropsichiatra infantile.
Sicuramente conoscere le tappe dello sviluppo del linguaggio può aiutare i genitori a tenere monitorato questo aspetto.
Linguaggio a 3 mesi
Linguaggio a 6 mesi
Linguaggio a 12 mesi
Consigli per sviluppare il linguaggio nel bambino
Le neuroscienze dimostrano che è nei primi 3 anni di vita che ogni bambino sviluppa l’80% del suo cervello. È proprio per questo motivo che i genitori possono facilitare (o rallentare) lo sviluppo linguistico del bimbo in questo periodo.
Ecco alcuni consigli per favorire la lallazione e il linguaggio nel piccolo:
- Parla con il tuo piccolo fin dai primi mesi: inizierà a familiarizzare con i suoi e associarli a oggetti e situazioni;
- Sfrutta attività come il cestino dei tesori per mostrare gli oggetti e riferire come si chiama;
- Leggi ad alta voce i libri fin dai primi mesi;
- Rispondi definendo quello che il piccolo indica.
Nel videocorso “sviluppo del linguaggio da 0 a 2 anni” a cura della logopedista Dott.ssa Dana Dell'Ariccia potrai scoprire quali sono le tappe linguistiche e comunicative che i bambini raggiungono per ogni fascia d’età. Inoltre, imparerai le fondamentali strategie per favorire il miglior sviluppo linguistico e comunicativo del tuo bimbo, mese dopo mese.