Regressione del sonno 3-6-9-12-18 mesi: come affrontare?
Il bambino cresce e affronta importanti cambiamenti e novità. Queste sono le principali cause della regressione del sonno.
È facile vederla con una connotazione negativa perché è caratterizzata da disturbi nel riposo del bambino e della famiglia, ma rappresenta anche la positiva evoluzione e maturazione del bambino.
In questo articolo voglio parlarti di tutte le fasi della regressione del sonno e darti qualche consiglio per gestirle al meglio e aiutare il tuo bimbo a dormire.
Prima di iniziare, ti lascio alcune info utili:
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- Nella sezione videocorsi trovi un videocorso approfondito sul sonno del bambino nei primi 2 anni di vita.
Regressione del sonno: introduzione
Se sei arrivato/a in questo articolo avrai sicuramente sentito parlare o sperimentato le fasi di “regressione del sonno” nel neonato. Si tratta di un periodo temporaneo in cui un bambino, che ha precedentemente stabilito un pattern di sonno regolare, inizia improvvisamente a svegliarsi frequentemente durante la notte e a fare fatica ad addormentarsi. Questo cambiamento nel comportamento del sonno può verificarsi in diversi momenti chiave dello sviluppo, spesso intorno ai 4 mesi, 8-10 mesi, 12 mesi, 18 mesi e 2 anni. Le regressioni del sonno sono caratterizzate da risvegli notturni frequenti, difficoltà a riaddormentarsi, e a volte una maggiore irritabilità e difficoltà nel riposare anche durante il giorno.
Le regressioni sono dei periodi temuti perché purtroppo c’è ancora poca e mala informazione sul tema del sonno. Però, grazie all’aiuto della consulente del sonno Marika Novaresio andremo a vedere quali sono e come gestirle al meglio.
Effetti sul Bambino e sui Genitori
Per i bambini, la regressione del sonno può essere un periodo di frustrazione e stanchezza, poiché il loro corpo e la loro mente stanno affrontando significativi cambiamenti di sviluppo. Per i genitori, queste fasi possono essere particolarmente stressanti e affaticanti, poiché i risvegli notturni frequenti interrompono il loro sonno, riducendo la qualità del riposo e aumentando il livello di stress.
Ecco perché è importante capire come gestirle nei migliori dei modi possibili.
Teorie sulle Cause della Regressione del Sonno
Esistono diverse teorie sulle cause della regressione del sonno, alcune delle principali teorie includono:
Sviluppo cerebrale: può includere l'acquisizione di nuove abilità cognitive e motorie, che possono influenzare la capacità di dormire tranquillamente.
Cambiamenti fisici: La crescita fisica e lo sviluppo motorio, come imparare a girarsi, sedersi o camminare, possono disturbare il sonno del bambino. Questi cambiamenti richiedono un adattamento da parte del corpo del bambino, che può tradursi in risvegli notturni.
Stress emotivo: le separazioni temporanee dai genitori, i nuovi ambienti e le nuove esperienze possono causare ansia e stress, influenzando il sonno.
Alimentazione: cambiamenti nei pattern di alimentazione, come l'inizio dello svezzamento o modifiche nella frequenza delle poppate, possono influire sul sonno del bambino.
Perché vengono definite regressioni?
Il bambino ha dormito sempre bene fino a quel momento e ora sembra non sapere più come riposare. Ecco la sensazione che si prova in questi periodi.
Le regressioni, infatti, sono momenti nei quali il bambino si sveglia più spesso e fa più fatica a riaddormentarsi. Può mettersi a piangere, voler stare in braccio o attaccarsi di continuo al seno.
I pediatri e consulenti del sonno riferiscono che le regressioni si presentano al raggiungimento di importanti tappe di sviluppo (Milestones). Quindi, spesso sono associate agli scatti di crescita del neonato.
Quali sono i segnali di una regressione del sonno?
La regressione del sonno può manifestarsi in vari modi, e riconoscerne i segnali e sintomi è fondamentale per aiutare i genitori a distinguere questa fase da altre possibili problematiche del sonno. Ecco le caratteristiche più comuni nelle regressioni del sonno:
Risvegli notturni frequenti: durante una regressione del sonno, il bambino può svegliarsi più spesso del solito, richiedendo conforto, allattamento o semplicemente la presenza di un genitore per riaddormentarsi.
Difficoltà ad addormentarsi: il piccolo può mostrare segni di resistenza all’addormentarsi, come piangere, agitarsi o richiedere più tempo con i genitori prima di sentirsi pronto per dormire.
Pisolini diurni irregolari: può capitare che inizi a saltare dei pisolini diurni o farli molto brevi.
Aumento dell’irritabilità e sensibilità: la mancanza di sonno adeguato può rendere il bambino più suscettibile e irritabile manifestando questo con pianti frequenti.
Maggiore bisogno di conforto e vicinanza.
Regressione del sonno o scatto di crescita?
Distinguere tra scatti di crescita e regressioni del sonno può essere difficile, poiché entrambi i fenomeni sono parte del normale sviluppo del bambino e possono presentare sintomi simili. Tuttavia, esistono alcune differenze chiave degli scatti di crescita che possono aiutare i genitori a distinguere questi dalle regressioni del sonno:
Incremento della Fame: Durante uno scatto di crescita, il bambino può mostrare un aumento significativo dell'appetito, sia che venga allattato al seno che con il biberon. Può chiedere di mangiare più frequentemente e in quantità maggiori.
Crescita Rapida: Questi periodi sono spesso associati a un aumento visibile della crescita fisica.
Breve Durata: gli scatti di crescita tendono a essere di breve durata, solitamente durano solo pochi giorni fino a una settimana.
Regressione del sonno o coliche?
Anche nel caso il bambino soffra di coliche o reflusso gastroesofageo, potrebbe svegliarsi più volte di notte per il dolore. Dunque, come distinguerle dalla regressione del sonno:
Pianto inconsolabile: Le coliche sono caratterizzate da episodi di pianto intenso e inconsolabile e solitamente i picchi sono nel tardo pomeriggio e la sera.
Posizione del corpo: Il bambino può mostrare segni di disagio intestinale, come gambe tirate, pugni serrati e volto arrossato.
Durata: Le coliche solitamente compaiono nei primi 3 mesi di vita e possono durare fino a 6 mesi.
In questo caso ricorda che sebbene la maggior parte delle volte viene detto ai genitori che le coliche gassose sono normali e fisiologiche, e che passeranno da sole col tempo, non è così!
La verità è ben altra: NON è normale che il tuo bimbo pianga, soffra e stia male perché ha mal di pancia, fatica a fare aria e ha l'addome gonfio.
Le coliche gassose del neonato, così come il reflusso gastroesofageo, sono causate da un quadro irritativo e infiammatorio dell'intestino che si può PREVENIRE (dalla gravidanza o dai primi giorni di vita) e/o CURARE nei primi mesi di vita. Nel videocorso “come curare le coliche gassose e il reflusso gastroesofageo” ti spiego cosa sono, le vere cause per cui si creano e come curarle efficacemente.
Regressione del sonno o dentizione?
Entrambe, la regressione del sonno e la dentizione, possono causare disturbi del sonno nei bambini, ma ci sono alcuni indizi che possono aiutare a capire se il piccolo si sta preparando ai suoi primi dentini:
Bava eccessiva.
Gengive gonfie e dolenti.
Perdita dell'appetito.
Irritabilità.
Febbre bassa.
Puntini bianchi dei denti che stanno per spuntare nelle gengive.
Il piccolo mette spesso le mani in bocca.
Strategie per gestire la regressione del sonno
La regressione del sonno può essere un periodo difficile per i genitori, ma è importante ricordare che è una fase temporanea e che, con un po' di pazienza e strategie adeguate, è possibile superarla. Prima di andare a vedere nel dettaglio ogni fase delle regressioni del sonno, ecco alcuni accorgimenti che puoi adottare per affrontarle al meglio:
Stabilite una routine della buonanotte e del sonno per rendere l’addormentamento più semplice.
Favorire il gioco e stimolare la curiosità a richiesta del bambino, soprattutto nelle ore diurne.
Incoraggiare sonnellini diurni.
Creare un ambiente favorevole al sonno per i sonnellini, con luci soffuse e rumori bianchi.
Evitare di sovraccaricare il bambino di stimoli prima del sonnellino.
Soddisfare i bisogni emotivi del bambino evitando di arrabbiarsi per i risvegli notturni.
Offrire al bambino un oggetto transazionale, come un peluche o una coperta, per dargli sicurezza.
È importante ricordare che ogni bambino è diverso e ciò che funziona per uno potrebbe non funzionare per un altro. È importante sperimentare diverse strategie e trovare ciò che funziona meglio per la vostra famiglia. Con pazienza e perseveranza, supererete questo periodo difficile e il vostro bambino tornerà a dormire sonni tranquilli.
Oltre ai consigli sopra menzionati, è importante sottolineare che la regressione del sonno è un fenomeno normale e fisiologico. Dunque, non scoraggiatevi e non sentitevi frustrati se le cose non funzionano subito. Il video corso “Sogni d'oro, Notti tranquille” è stato pensato proprio per fornire ai genitori dei consigli e delle risposte ai loro dubbi e alle loro difficoltà per affrontare al meglio anche questi periodo legati a un sonno difficile.
Regressione 3-4 mesi
Il neonato nei primi mesi di vita sembra riuscire ad addormentarsi ovunque e dormire pacifico a prescindere dal caos o dai rumori che lo circondano.
Quante volte ci è sembrato impossibile che non si sia svegliato in seguito ad un forte rumore? Infatti, il sonno del bambino nei primi mesi è molto diverso da quello di noi adulti.
La regressione dei 3-4 mesi si presenta quando il sonno tipico del neonato scompare per lasciare spazio ad un ciclo di dormi-veglia più maturo. L’adulto, infatti, dorme alternando fasi REM da fasi non REM. Il bambino deve abituarsi a questa architettura del sonno più matura e si risveglia quando arriva la fase non REM più profonda.
La transizione continua di questi stati del sonno è una sfida per il bambino e la conseguenza principale è il continuo risveglio alla fine di ogni ciclo.
Quando capita?
Solitamente avviene intorno al quarto mese, ma può manifestarsi tra i 3 e i 6 mesi. Può durare qualche giorno o diverse settimane.
Regressione del sonno 6-8 mesi
Se la regressione precedente era dovuta alla maturazione del sonno, questa è dovuta a quella psicofisica del neonato. Infatti, il bambino sta sperimentando tantissimi cambiamenti: lo svezzamento/ auto svezzamento, attività fisiche come lo strisciare o il gattonare, interazioni sociali maggiori, …
Spesso, in questo periodo viene anche inserito al Nido e i dentini sono in fase di eruzione; dunque, ulteriori cambiamenti per il piccolo.
Tutte queste novità portano il bambino ad avere un sonno più agitato e disturbato.
Regressione 8-10 mesi
Eccoci alla terza regressione.
La causa principale di questa fase è il fatto che il bambino capisce sempre di più di non essere più una fusione con la propria mamma. Infatti, solitamente, dopo un periodo di 9 mesi fuori dalla pancia (esogestazione) il neonato comprende gradualmente la sua individualità.
Inoltre, impara a spostarsi autonomamente (strisciando e/o gattonando) e scopre il concetto di permanenza dell’oggetto. Ovvero, il bambino è a conoscenza che le cose esistono anche se non spariscono dalla sua vista e continua a cercarle.
Anche in questo caso la regressione è associata ad un periodo di grossi cambiamenti e acquisizione di diverse capacità pscicomotorie.
Le consulenti del sonno lavorano molto sul senso di sicurezza per questo periodo, ma non solo. Scopri tutte le informazioni sul sonno del bambino nel video corso “Sogni d’Oro, Notti tranquille”.
Regressione 12 mesi
Siamo arrivati alla quarta regressione, anche se preferisco chiamarla PROgressione.
Con l’anno del bambino arriva questa fase, ma la buona notizia è che dura molto meno rispetto a quelle precedenti.
Come abbiamo capito, la regressione del sonno arriva nei momenti di novità e di acquisizione di nuove competenze. Infatti, intorno al compimento del primo anno di vita il bambino inizia solitamente a muovere i primi passi e comunicare più facilmente.
Il bambino è talmente entusiasta di queste nuove capacità da volerle continuamente praticare (anche di notte). Inoltre, a questo si aggiunge il fatto che si ritrova ad avere più resistenza facendogli rifiutare i sonnellini durante il giorno.
Come gestirla?
Il bimbo di un anno è ancora troppo piccolo per saltare i sonnellini giornalieri. Quindi, è importante riuscire a fargli fare quello del pomeriggio e magari uno molto breve nel mattino.
Se i riposini di giorno vengono saltati, il sonno la notte sarà ancora più faticoso perché il bambino si ritroverà tantissima energia derivante da tutte le stimolazioni ricevute durante il giorno.
Inoltre, è consigliabile permettere al proprio piccolo di sperimentare le sue capacità motorie durante il giorno per conciliare meglio il sonno notturno.
Regressione 18-24 mesi
Questa è la quinta regressione e si ricollega a quella dei 9 mesi.
Perché?
Per l’ansia da separazione che le accomuna entrambe. Infatti, il bambino sta procedendo con la sua crescita e con la sua indipendenza, ma può avere delle crisi da riavvicinamento.
I genitori vedono il proprio piccolo crescere e provano allo stesso tempo tanta soddisfazione, ma anche un senso di tristezza per il tempo che passa veloce. Ecco, anche il bambino di questa età è combattuto da due sensazioni opposte: la volontà di essere autonomo e il bisogno di coccole e sicurezze dai propri genitori.
Di conseguenza, il piccolo gioca e sperimenta durante il giorno e si ricorda la notte del suo bisogno di coccole.
Le caratteristiche di questa fase sono:
- Movimento anche di notte;
- Bisogno di rassicurazioni;
- Espressione dei propri bisogni e volontà.
Espressione del sé
Vorrei soffermarmi sull’ultimo punto, ovvero l’aumentata capacità di esprimere il proprio volere tipico di questa età.
Solitamente, questo avviene soprattutto prima della nanna in quanto il bambino cercherà di imporsi posticipando di continuo il momento di andare a dormire.
È importante riuscire a mantenere la routine che si segue e non cedere quando i piccoli cercheranno di inserire passaggi dalla durata infinita (come leggere tutti i libri prima di dormire).
Inoltre, è possibile e consigliabile coinvolgerli nella routine permettendo loro di scegliere tra due opzioni: quale dei due pigiami scegliere, quale dei due libri leggere, ecc.
Come gestirla?
Principalmente è importante assecondare questi bisogni di rassicurazione del bambino. Quindi, questi sono alcuni consigli:
- Inserire dei momenti di coccole durante il giorno e nelle ore prima della nanna;
- Aiutare il bambino a scoprire il suo oggetto transazionale e consolidarne la presenza (peluche, gioco, …)
- Mantenere la tranquillità nei momenti di “battaglia” per non andare a dormire;
- Non cambiare le abitudini (per esempio farlo dormire nel suo letto).
Questa PROgressione può sembrare più dura delle precedenti perché si inserisce anche l’aspetto del carattere del bambino che può sfogarsi con scatti d’ira. Sarà necessario mettere in campo diplomazia e creatività, ma anche la capacità di ascoltare e rassicurare il tuo bimbo.
La consulente del sonno unita all’Osteopata pediatrico
Un capitolo del corso tratta l’argomento dell’osteopatia legata al sonno.
Infatti, alcuni problemi possono essere legati a contratture muscolari o tensioni gastrointestinali (coliche, stipsi, dischezia, Rigurgiti/Reflusso, ecc.) che disturbano il bambino durante il riposo. Dunque, è importante assicurarsi che il bambino non ne soffra per procedere con le accortezze e i suggerimenti della consulente del sonno.
La regressione del sonno non riguarda solo il bambino, ma tutta la famiglia e da quello compromesso del piccolo ne deriva un mancato riposo anche dei genitori. Il video corso “Sogni d'oro, Notti tranquille” è stato pensato proprio per fornire ai genitori dei consigli e delle risposte ai loro dubbi e alle loro difficoltà. Per migliorare i risultati, inoltre, è possibile unire a questo anche il corso “Prevenzione e Cura di Coliche e Reflusso” e quello sul massaggio al bambino, “Osteo-Massage al Neonato”. Infatti, acquisire tutte queste competenze aiuterà te e il bambino ad affrontare meglio queste fasi fisiologiche. Inoltre, sebbene sia difficile, ricorda che queste regressioni rappresentano dei momenti di PROgressione, ovvero il tuo bambino sta crescendo bene e affrontando tante novità.