TRENTADUESIMA SETTIMANA DI GRAVIDANZA: guida dell'ostetrica
Introduzione
Manca sempre meno al grande giorno del parto: sei ormai alla trentaduesima settimana di gravidanza.
In questa guida, troverai tutte le risposte ai tuoi dubbi e alle domande che, senza dubbio, stanno affollando la tua mente, insieme con l’emozione alle stelle.
Spoiler per te: durante la trentaduesima settimana di gravidanza, il tuo bimbo è grande più o meno come un ananas.
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Quanti mesi sono 32 settimane di gravidanza?

Durante la trentaduesima settimana di gravidanza sei nel pieno dell’ottavo mese , che inizia a 30+5 e finisce a 35 settimane.
32 settimane di gravidanza: quanto manca al parto?

Alla trentaduesima settimana di gravidanza, mancano minimo due mesi al parto.
Come molto probabilmente ti avrà spiegato la tua ostetrica di fiducia, la dolce attesa può anche superare, lato durata, le quaranta settimana.
I sintomi della trentaduesima settimana di gravidanza
Un sintomo che sicuramente ti farà compagnia in questa trentaduesima settimana di gravidanza sono le contrazioni di Braxton Hicks, altrimenti note come false contrazioni.
Causate dall’ossitocina e aventi uno scopo ben preciso, ossia quello di rinforzare le pareti dell’utero, si distinguono dalle contrazioni effettive del travaglio grazie a questi criteri:
Irregolarità.
Intensità blanda.
Tendenza a una progressiva riduzione fino alla scomparsa.
Durata che si aggira fra i 30 e i 60 secondi.
Localizzazione che, in generale, è collocabile a livello della parte anteriore dell’addome materno.
Correlazione con evenienze come i movimenti fetali.

Proseguendo nel nostro viaggio di scoperta dei sintomi della trentaduesima settimana di gravidanza, troviamo il mal di schiena.
Causato da due fattori innanzitutto, ossia il sovraccarico muscolo-scheletrico lombare e l’azione degli ormoni estrogeni e della relaxina, che impattano sull’elasticità di muscoli e legami per prepararli al parto, può essere alleviato in diversi modi.
Ecco i principali:
Sedute osteopatiche.
Utilizzo di un cuscino specifico per la gravidanza, che deve essere rigorosamente diverso da quello che acquisterai per l’allattamento.
Esercizi di scarico della schiena.
In questo video, puoi vederne alcuni che ti saranno utili in questa trentaduesima settimana di gravidanza non solo contro il mal di schiena, ma anche per preparare il corpo al travaglio.
La trentaduesima settimana di gravidanza è un periodo in cui, soprattutto se sei predisposta geneticamente e hai una pelle particolarmente elastica, è normale la presenza di smagliature.
Nel corso della trentaduesima settimana di gravidanza, è più che frequente anche il mal di stomaco, causato dalla pressione dell’utero sul suddetto organo.
Ancora una volta, il lettino dell’osteopata è un luogo prezioso per alleviare la problematica (nel video qui sotto, puoi vedere la simulazione di un trattamento).
Fai attenzione pure all’alimentazione, cercando di consumare diversi pasti, il più frugali possibile, nel corso della giornata.
Quanti kg a 32 settimane?

Alla trentaduesima settimana di gravidanza la mamma in attesa ha preso, in media, dai 7 agli 11 kg.
Si tratta di valori a cui fare attenzione, ma da non considerare come l’unico riferimento per capire se tutto sta andando bene.
Come sta crescendo il feto alla trentaduesima settimana di gravidanza?
Alla trentaduesima settimana di gravidanza, il feto è lungo, in media, 42 cm.
Il peso si aggira attorno a 1,7 kg.
Si tratta, ribadisco non certo per la prima volta, di stime generali, sulle quali non ti devi fossilizzare.
Essenziale, infatti, è imparare a leggere anche gli altri segnali di benessere del tuo cucciolo e del tuo corpo.

Alla trentaduesima settimana di gravidanza, i suoi organi sono praticamente tutti formati.
Necessaria è ormai solo la messa a punto di alcuni piccoli dettagli.
Nel caso specifico dei polmoni e degli alveoli in particolare, a breve si renderà necessario un aumento della quantità di surfattante polmonare.
Questo complesso di tensioattivi, composto al 90% da lipidi e al 10 da proteine, riveste gli alveoli e impedisce che collassino.
Con sempre meno spazio per muoversi nell’utero, alla trentaduesima settimana di gravidanza il piccolo tende ad assumere sempre più spesso la posizione fetale.
Succhia spesso l’alluce, allenando il riflesso di suzione, aspetto fondamentale per l’allattamento al seno.
Molto simile al bambino che vedrai il giorno del parto, il feto alla trentaduesima settimana di gravidanza gravidanza sarà interessato, nel giro di poco, da un aumento notevole del grasso sottocutaneo.
Questo tessuto fungerà da riserva di energia nei primissimi giorni post partum, quando non è ancora iniziata la produzione di latte maturo.

Alla trentaduesima settimana di gravidanza, più o meno il 90% dei feti è in posizione cefalica.
Qualora il tuo piccolo non l’avesse ancora assunta, non preoccuparti.
Sei, ribadiamo, “solo” alla trentaduesima settimana di gravidanza!
Hai tempo fino alla fine dell’attesa per aiutarlo a girarsi.
Un esercizio molto utile, prezioso anche per favorire la mobilità del bacino in vista del travaglio, la cui preparazione, ora che sei alla trentaduesima settimana, deve essere una priorità, è la posizione del gatto in movimento.
Quali esami fare alla trentaduesima settimana di gravidanza?

Alla trentaduesima settimana di gravidanza, si possono effettuare diversi accertamenti per capire se le cose stanno andando per il verso giusto.
Ecco quali:
Misurazione della pressione che, se troppo alta, può essere sintomo di gestosi, una delle più gravi complicanze in gravidanza.
Esame delle urine con urinocoltura.
Toxotest e ricerca degli anticorpi del Citomegalovirus (CMV).
Emocromo completo, fondamentale per inquadrare eventuali casi di anemia o ematocrito basso.
Vaccino contro la pertosse, fondamentale per proteggere il neonato in attesa dell’inizio del calendario vaccinale.
Alla trentaduesima settimana di gravidanza, non è necessario effettuare l’ecografia.
Da tempo, l’ecografia del terzo trimestre non è più raccomandata a tutte le gravide.
Sarà l’ostetrica, nel corso delle visite periodiche, a consigliarla qualora dovesse ritenere opportuno approfondire il quadro.
32 settimane di gravidanza: si può partire?
Sì, alla trentaduesima settimana di gravidanza si può partorire.
I neonati venuti al mondo fra la trentaduesima settimana di gravidanza e la trentasettesima, sono definiti prematuri tardivi.
Possono andare incontro a diverse problematiche di salute, come per esempio la sindrome da distress respiratorio.
Cosa mangiare alla trentaduesima settimana di gravidanza?

Alla trentaduesima settimana di gravidanza, non devi fare altro che proseguire con l’attenzione costante alla dieta mediterranea, il regime alimentare migliore al mondo.
Basata su frutta e verdura di stagione, sull’assunzione di cereali integrali e su quella di proteine magre e grassi buoni, è la migliore anche in un momento delicato come l’attesa.
Le sue implicazioni positive, come ci ricordano le teorie del fetal programming, hanno effetti non solo sul nascituro, ma anche sulle generazioni dopo di lui/lei.
Alla trentaduesima settimana di gravidanza ci sono alimenti vietati?
Assolutamente sì!
Ecco cosa devi eliminare per prevenire le principali tossinfezioni:
Frutta e verdura crude e non adeguatamente lavate passandole sotto l’acqua corrente e strofinandole con energia.
Uova crude o non pastorizzate.
Carne e pesce crudi o poco cotti.
Formaggi erborinati crudi o cotti a meno di 70°C.
Affettati crudi.
Latte crudo e formaggi a stagionatura breve che lo contengono come ingrediente.
Esiste un’altra categoria di alimenti da evitare, ossia quelli che aiutano a prevenire le coliche.
Queste ultime non sono fisiologiche ma, come ci ricordano testimonianze scientifiche come questo studio del 2018, sono correlate a quadri di infiammazione intestinale neonatale.
Dato che la colonizzazione batterica dell’intestino del neonato avviene già durante la vita intrauterina, intervenire alla trentaduesima settimana di gravidanza, durante la quale il feto acquisisce la capacità di reagire, attraverso modifiche a carico della frequenza di deglutizione, ai sapori del cibo che mangia la mamma, può fare la differenza.
Ciò significa eliminare dalla propria dieta cibi antinfiammatori come i latticini, le farine raffinate, i dolciumi, soprattutto quelli industriali, i fritti, le fonti di grassi saturi come la margarina, le carni lavorate.
L'importanza dello sport
In un periodo come quello della trentaduesima settimana di gravidanza, nel corso del quale è normale sentirsi stanche ma il movimento rimane essenziale proprio per la questione relativa alla preparazione al travaglio, puntare su yoga e Pilates è la scelta perfetta.
Queste discipline a basso impatto comportano diversi vantaggi.
Lo yoga aiuta a rilassarsi, a maturare la consapevolezza corporea - questo aspetto positivo si apprezza in particolare con la tecnica yin, che richiede il mantenimento delle posizioni per diversi minuti - a ottimizzare la flessibilità dei legamenti.
Con posizioni specifiche, come quella della dea o del gatto mucca, si può lavorare sull’apertura del bacino e sulla flessibilità della schiena.
Tra gli aspetti su cui il Pilates ha un impatto positivo, troviamo l’allenamento del pavimento pelvico attraverso la respirazione diaframmatica e l’attivazione del muscolo trasverso profondo.