bambino podalico

Parto e bambino podalico: cosa fare e come aiutarlo a girarsi

Introduzione

Parto e bambino podalico: se hai a che fare con questa evenienza, il contenuto nelle prossime righe fa per te.


Se sei in questa pagina, vuol dire che ti interessa capire qualcosa di più su come girare un bimbo podalico, così da mettere da parte una delle principali indicazioni di taglio cesareo.


Nelle prossime righe, potrai scoprire diversi consigli utili al proposito. 


Per ulteriori dritte pratiche su come prepararti al giorno della nascita del tuo cucciolo con serenità e consapevolezza, ti invito a scoprire il videocorso preparto “Nascere e Rinascere Madre” curato dalla Dottoressa Maria Chiara Alvisi, l’ostetrica del team DrSilva.


Se, invece, sei alla ricerca di spunti per accompagnare al meglio il tuo piccolo lungo il percorso dello sviluppo motorio, puoi venirmi a trovare sul profilo Instagram @drsilva.com_official.

Bimbo podalico: quali sono le cause?

Prima di entrare nel vivo delle principali manovre per far girare un bambino podalico, vediamo quali possono essere le cause dietro a questa presentazione.


Inizio ricordando un dato, ossia che, in media, circa il 4% delle gravidanze arriva a termine con il feto in presentazione podalica (ossia con i piedi rivolti verso il basso).


Per amor di precisione, rammento che la presentazione podalica può essere di diverse tipologie. Si può parlare di:


  • Bambino podalico completo: sia le gambine, sia le ginocchia sono flesse;


  • bambino podalico incompleto: tutte e due le anche - può bastarne pure una sola - risultano in posizione parzialmente o totalmente estesa;


  • bambino podalico franco o varietà natiche: in questo caso, le anche del cucciolo risultano flesse e le ginocchia estese.

Oggi come oggi, la scienza non ha ancora individuato in maniera univoca e certa la risposta alla domanda “Perché il feto è podalico?”. 


Sono state osservate, però, varie correlazioni tra questa evenienza - che durante il parto può aumentare il rischio di compressione del cordone ombelicale da parte della testa - e alcune peculiarità della gravidanza.


In diversi casi, per esempio, si parla di presentazione podalica favorita da anomalie di aderenza o inserzione placentare, per esempio i quadri di placenta previa, anteriore o accreta.


Doveroso è sottolineare che, in caso di polidramnios, evenienza che si contraddistingue per una quantità eccessiva di liquido nel sacco amniotico, aumenta l’incidenza di presentazioni podaliche (a ricordarlo ci pensa, tra le varie testimonianze, anche questo articolo scientifico aggiornato all’inizio dell’anno).


Attenzione: si può avere a che fare con un bimbo podalico pure per fattori fisiologici, come per esempio il bacino della mamma particolarmente stretto.


In questi frangenti, il piccolo ha, di fatto, poco spazio a disposizione per ruotare.


Prima di entrare nel vivo delle dritte su come aiutare il piccolo a girarsi ti ricordo che, se ti stai chiedendo come dormire se il feto è podalico, le linee guida da seguire vedono sempre in primo piano la posizione sul fianco sinistro.

bambino podalico

Esercizi per far girare il bambino podalico: i più efficaci

Sentir parlare di esercizi per portare il neonato in posizione cefalica ti sta, molto probabilmente, facendo sorgere un interrogativo: fino a quando si può girare un bambino podalico? 


Buona notizia: fino al termine della gravidanza! 


Ecco perché è importantissimo che tu non ti faccia prendere dallo sconforto e che prenda visione dei consigli riportati nei prossimi paragrafi.

Posizione del gatto in movimento

Camminare in quadrupedia, proprio come fanno i gatti, può rivelarsi un espediente valido per far girare il bambino podalico.


Questo esercizio aiuta molto perché, essendo il bacino in movimento, il cucciolo ha modo di confrontarsi con spazi diversi rispetto al solito.


Inoltre, quando ci si muove in quadrupedia - no, non basta assumere la posizione e stare ferme - il cucciolo è naturalmente spinto verso la pancia.

bambino podalico

Utilizzo del rebozo

Altro punto di riferimento da considerare quando si parla di esercizi per far girare il bambino podalico, l’utilizzo del rebozo prevede l’aiuto, almeno per la prima volta, di un’ostetrica esperta.


Il rebozo, citato dalla Dottoressa Alvisi nel videocorso, è un rettangolo in stoffa lungo circa tre metri. 


Può essere realizzato in diversi materiali, tra cui cotone, lana e seta.


Il suo impiego affonda le radici nell’antico Messico (oggi come oggi, non si sa con certezza se gli indigeni locali lo conoscessero già prima dello sbarco dei coloni spagnoli).


Nel corso della procedura, l’ostetrica effettua un massaggio con lo scopo di mobilizzare il bacino della gestante, così da favorire il rivolgimento del bambino podalico.


Sempre tramite il rebozo, vengono sciolte alcune tensioni a livello sia del bacino, sia del basso addome, che in qualche modo chiudono lo spazio e non permettono al bambino podalico di girarsi in posizione cefalica.


Il massaggio con il rebozo può essere tranquillamente insegnato dall’ostetrica alla coppia di futuri genitori.

donna incinta che utilizza il rebozo per girare il bambino podalico

Moxibustione

Proseguendo con l’elenco degli esercizi e dei trattamenti che permettono di far girare il bambino podalico, troviamo la moxibustione (o moxa).


Trattamento arrivato fino a noi dalla medicina tradizionale cinese - può essere associato o meno all’agopuntura - si basa sulla sollecitazione di un punto specifico legato appunto all’agopuntura, il BL 67 per la precisione, tramite il ricorso a un sigaro in combustione a base di artemisia.


Il punto si trova in corrispondenza del margine esterno del piede, a livello dell’angolo estremo dell’unghia del quinto dito.


Come evidenziato da diverse testimonianze scientifiche negli anni, tra cui questo studio turco pubblicato nel 2021il trattamento andrebbe praticato fra le 32 e le 36 settimane di gravidanza.


La moxa agisce stimolando l'attività del feto e spingendo, di riflesso, il bambino podalico a sollevare verso l'alto il bacino per mettersi in posizione cefalica.

Focus sul bacino

Esistono svariate posizioni che permettono di lavorare sull’angolazione e sulla mobilizzazione del bacino e, di riflesso, di aiutare il cucciolo ad assumere la posizione più comoda possibile nell’utero.


Quali sono?


 La posizione seduta sulla fitball innanzitutto (se vuoi scoprire i vantaggi di questo strumento, nel videocorso trovi tantissimi consigli pratici per utilizzarlo e prepararti al meglio al parto).


Un altro consiglio da mettere in pratica prevede il fatto di sedersi su una sedia e girarsi verso lo schienale.


Molto utile è anche mettersi in posizione eretta, con le piante dei piedi ben radicate a terra e le ginocchia leggermente piegate.


Avendo sempre cura di tenere la colonna allungata, si appoggiano le mani sulle creste iliache e, tenendo le spalle ferme, si muove il bacino avanti e indietro lentamente, proprio come se fosse una scodella che prima versa acqua e poi la raccoglie.


Si tratta, come è chiaro, di un movimento che ricorda molto quello della danza del ventre.


bambino podalico

Manovra per far girare il bambino podalico: come funziona e rischi

La cosiddetta manovra di rivolgimento, che viene eseguita generalmente fra le 36 e le 37 settimane, è una procedura che richiede ambiente ospedaliero e guida ecografica.


Controindicata nei casi in cui il piccolo ha le gambine incanalate nel bacino della mamma - in questo caso, non avrebbe spazio concreto per muoversi - in quadri di scarsità di liquido amniotico e nelle situazioni in cui la placenta ostruisce l'orifizio del collo dell'utero, prevede la somministrazione di farmaci.


Si tratta di medicinali tocolitici, ossia finalizzati a prevenire l’insorgenza delle contrazioni, altra controindicazione all’esecuzione della manovra per girare il bambino podalico.


Come avviene quest’ultima? Ricordo che è necessaria la presenza di due operatori


Mentre uno interviene sul pancione, il secondo, tramite guida ecografica, monitora la situazione del feto.


Il primo operatore, agendo sempre dall’esterno del pancione, prende la parte inferiore del tronco del feto, in gergo ostetrico conosciuta come podice, e la testa, muovendo il cucciolo per guidarlo al rivolgimento.


Il rischio più grosso è che parta il travaglio, motivo per cui la manovra viene eseguita il più avanti possibile nel corso della gravidanza.

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