donna che soffre di gestosi in gravidanza

Gestosi in gravidanza: come capire se la si ha, cause, cura, prevenzione

Introduzione

La gestosi in gravidanza - o preeclampsia - è una condizione patologica della dolce attesa.


Coinvolge circa il 5% delle gestanti su scala europea. 


Le previsioni parlano, per i prossimi anni, di un aumento della frequenza dovuto al progressivo incremento dell'età media delle madri.


Se hai scoperto da poco di essere in attesa e vuoi scoprire cos’è, perché viene e cosa fare per evitarla, questa guida fa per te.


Per consigli ancora più completi su come affrontare con serenità e consapevolezza la dolce attesa, ti invito a scoprire il videocorso preparto “Nascere e Rinascere Madre”, pensato per te dalla Dottoressa Maria Chiara Alvisi, l’ostetrica del team DrSilva (lo trovi cliccando sul pulsante alla fine del paragrafo).


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Gestosi gravidica (preeclampsia): cos'è?

La gestosi in gravidanza è una patologia da includere sotto il cappello dei disordini di natura ipertensiva.


Come evidenziato in questo video dalla Dottoressa Alvisi, è presente fin dall’inizio della dolce attesa, ma comincia a manifestare i suoi sintomi, dei quali parleremo meglio nei prossimi paragrafi, dopo la 20° settimana.


Potenzialmente molto pericolosa sia per la mamma, sia per il suo piccolo, compare, nella maggior parte dei casi, tra la ventiquattresima e la ventiseiesima settimana di gravidanza.

gestosi in gravidanza

Cause

Ad oggi, non c’è ancora completa chiarezza scientifica in merito alle cause della gestosi in gravidanza.


Tra le ipotesi più accreditate è possibile citare alterazioni nello sviluppo della placenta e dei vasi ematici che contribuiscono alla sua irrorazione.


Queste criticità possono influire sugli scambi tra mamma e feto, rallentando la crescita dello stesso.


Ad aumentare il rischio di preeclampsia possono contribuire, tra i tanti, i seguenti fattori:


  • Madre obesa o sovrappeso;
  • diagnosi di diabete;
  • ipertensione;
  • prima gravidanza;
  • gravidanza gemellare;
  • madre molto giovane od over 40;
  • diagnosi di gestosi in una precedente gravidanza;
  • dieta troppo ricca di sodio;
  • gravidanza insorta a seguito di trattamenti di procreazione medicalmente assistita;
  • diagnosi di sindrome da anticorpi anti fosfolipidi, una condizione che si contraddistingue per una prognosi clinica di forte severità e caratterizzata dall’insorgenza di trombosi venose e arteriose in diverse zone del corpo.

La gestosi in gravidanza può insorgere anche in mamme che non presentano i fattori di rischio appena elencati.

Come ci si accorge di avere la gestosi?

Alcune mamme con la gestosi in gravidanza non lamentano alcun sintomo fino a quando la situazione non si aggrava.


Naturale è quindi chiedersi come ci si accorge di avere la gestosi


La diagnosi è formulata nel momento in cui, superata la ventesima settimana, si riscontra un quadro di ipertensione arteriosa materna associato ad almeno uno dei seguenti segnali:


  • Mal di testa;
  • visione offuscata o presenza di lampi visivi;
  • nausea;
  • vomito;
  • dolori allo stomaco;
  • eccessivo incremento ponderale materno (> 5 kg/settimana);
  • insorgenza di edemi a livello di caviglie, gambe, mani e volto;
  • proteinuria (eccesso di proteine nelle urine, con livelli che superano i 290 mg/dl);
  • piastrinopenia (livelli bassi di piastrine riscontrati a seguito dell’esecuzione di un esame del sangue).
gestosi in gravidanza

Cosa succede al feto e alla mamma?

In caso di gestosi in gravidanza, il feto può avere problemi di crescita, che risulta troppo lenta.


Per la mamma, invece, si può parlare di rischio di danni a carico di fegato, reni e cervello, per non parlare della placenta.


Per evitare che il quadro di preeclampsia evolva in eclampsia - emergenza ostetrica grave che vede la gestante con diagnosi di preeclampsia soffrire di crisi convulsive - è opportuno intervenire tempestivamente.


Vediamo come nel prossimo paragrafo.

Come curare la gestosi in gravidanza

A seguito della formulazione della diagnosi di gestosi in gravidanza - preeclampsia - il medico specialista può prescrivere alla gestante farmaci compatibili con la gravidanza finalizzati a ridurre i valori della pressione arteriosa.


A fare davvero la differenza, però, è il parto. 


La mamma viene tenuta sotto stretto controllo medico fino a quando non è possibile procedere (il parto vaginale, fatta eccezione per i casi in cui sono presenti controindicazioni, è la scelta principale).


In caso di parto particolarmente prematuro, al neonato vengono somministrati farmaci corticosteroidi per aiutare lo sviluppo dei suoi piccoli polmoni.


Si procede, inoltre, alla somministrazione di solfato di magnesio alla mamma per le 12 - 24 h successive al parto.


Indicato a fronte di quadri di preeclampsia molto gravi, favorisce la prevenzione di convulsioni e complicanze cerebrali. 

Cosa fare per evitare la gestosi in gravidanza?

L’approccio gold standard nelle mamme ad alto rischio di gestosi gravidica prevede la somministrazione, a partire dalla dodicesima settimana fino alla 36° circa, di cardioaspirina (aspirinetta).


Soprattutto se assunto la sera, questo farmaco può aiutare a ridurre l’incidenza di preeclampsia e, come evidenziato anche da questa revisione di 23 studi pubblicata su JAMA nel 2021, a diminuire il rischio di esiti perinatali gravi.


Prezioso è anche l’esercizio fisico regolare, utile ai fini del controllo del peso. 


Per quanto riguarda la dieta per prevenire la gestosi in gravidanza, rammento l’importanza di ridurre l’apporto di sale e di cercare di seguire un regime alimentare basato sulla dieta mediterranea, ricca di cereali integrali, verdure di stagione e fonti di grassi insaturi.


Nel videocorso dedicato all’alimentazione in gravidanza e in allattamento, percorso curato dalla Dottoressa Federica Dell’Oro, biologa nutrizionista, puoi scoprire altri consigli per vivere, partendo dalle scelte a tavola, una gravidanza consapevole e in salute (ti basta cliccare il pulsante in fondo al paragrafo). 

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