TRENTAQUATTRESIMA SETTIMANA DI GRAVIDANZA: cosa aspettarsi e cosa fare
Introduzione
Al parto manca davvero pochissimo: sei alla trentaquattresima settimana di gravidanza e le emozioni, così come le domande, corrono sicuramente veloci nella tua mente e nel tuo cuore.
Con questo articolo, ti prendo per mano e ti accompagno nella scoperta di tutte le risposte che cerchi.
Piccolo spoiler: in questo periodo, il tuo bimbo è grande come un melone.
Per un viaggio verso la nascita ancora più completo e consapevole, ti consiglio di entrare in Academy per accedere a tutti i migliori videocorsi per supportare la tua salute in gravidanza (corso preparto multidisciplinare, pavimento pelvico, allattamento, alimentazione, pilates, ecc) e lo sviluppo del tuo bimbo (sviluppo motorio, linguaggio, cognitivo, autosvezzamento, disostruzione pediatrica, ecc.).
Inoltre, sul mio profilo Instagram @drsilva.com_official e sul mio canale Youtube troverai tantissimi contenuti pensati per te e per il tuo piccolo.
34 settimane di gravidanza quanti mesi sono?

La trentaquattresima settimana di gravidanza segna l’epilogo dell’ottavo mese, che va da 30+5 a 35+0.
I sintomi della trentaquattresima settimana di gravidanza
Nel corso della trentaquattresima settimana di gravidanza, è normalissimo sentire frequente il bisogno di urinare.
Si tratta di una conseguenza della pressione dell’utero sulla vescica.
Un altro sintomo di questo periodo è il mal di schiena.
A causarlo è un mix di fattori.
Il primo è il sovraccarico a livello lombare.
Il secondo, invece, l’influenza di estrogeni e relaxina sulla lassità dei legamenti e dei muscoli, che vengono così preparati al travaglio.
Come alleviarlo? Ecco qualche consiglio:
Sedute osteopatiche.
Utilizzo di un cuscino specifico per la gravidanza, fondamentale per sostenere il peso del pancione. Deve essere rigorosamente diverso da quello che userai in allattamento.
Esercizi di scarico della schiena come quelli che puoi vedere nel video sottostante e che saranno tuoi preziosi alleati in travaglio.
Il mal di schiena può causare anche insonnia. Anche in questo caso, ti aiuterà tantissimo il cuscino gravidanza.
Nel periodo della trentaquattresima settimana avrai a che fare pure con le contrazioni di Braxton-Hicks.
Dette anche contrazioni preparatorie, sono provocate dall’ormone ossitocina e hanno uno scopo ben preciso, ossia rinforzare le pareti dell’utero in vista del viaggio del travaglio.
Sono molto diverse dalle prime contrazioni di quest’ultimo.
Non si presentano con regolarità.
Durano poco, massimo un minuto.
Non provocano dolore.
Si presentano in momenti specifici, come per esempio piccoli sforzi o i movimenti del feto.

Non spaventarti per il mal di stomaco che continua anche durante la trentaquattresima settimana di gravidanza.
Si tratta di una conseguenza della pressione dell’utero sull’organo.
Anche in questo caso, per fortuna, esistono dei consigli pratici per alleviare il sintomo.
Ecco l’elenco:
Evitare di coricarsi subito dopo aver mangiato.
Fare pasti frugali.
Evitare cibi piccanti o troppo ricchi di grassi e condimenti.
Contattare l’osteopata di fiducia. In questo caso, il lavoro si focalizza sul miglioramento dell’escursione diaframmatica.
Compagne della trentaquattresima settimana di gravidanza saranno pure le contrazioni di Braxton-Hicks.
Le cosiddette false contrazioni hanno uno scopo ben preciso, ossia rendere più forti le pareti dell’utero in vista dell’impegno del travaglio.
Si presentano con carattere non regolare, possono durare, mediamente, dai 30 ai 60 secondi e non provocano dolore.
Può capitare che si presentino in concomitanza con evenienze come i movimenti del bambino o momenti di sforzo fisico.
34 settimane di gravidanza e sento spingere: è tutto normale?
Avvertire una sensazione di spinta alla trentaquattresima settimana di gravidanza è normalissimo.
Significa che il feto sta facendo il suo percorso di discesa verso il bacino.
Si tratta quindi di un sintomo fisiologico, che può essere accompagnata anche da dolori al basso ventre.
Il massaggio del perineo
La trentaquattresima settimana di gravidanza è un ottimo momento per iniziare il massaggio del perineo.
Insieme di fasci e muscoli che chiude in basso il bacino, si contraddistingue per una forma che tende al romboidale.
Come acquisire consapevolezza di questa parte del corpo, che si inizia a prendere in considerazione, purtroppo, a gravidanza inoltrata? Queste le dritte pratiche:
Siediti a gambe incrociate.
Concentrati sulla superficie di appoggio del bacino.
Muovi lentamente la zona tra vagina e ano.
Questo semplice esercizio, va ripetuto più volte nel corso della giornata.

Fondamentale per prevenire lacerazioni durante il parto, il massaggio del perineo alla trentaquattresima settimana di gravidanza va eseguito partendo da una posizione confortevole.
Ecco due alternative:
Posizione semi accovacciata.
Sdraiata e con le gambe flesse.
Puoi utilizzare tranquillamente un olio.
Quello di iperico è ottimo per migliorare l’elasticità dei tessuti.
Chiarite queste premesse, vediamo, passo dopo passo, come si esegue il massaggio del perineo alla trentaquattresima settimana di gravidanza (e oltre).
Anche con l’aiuto del partner, devi seguire questi step:
Posiziona i due pollici a livello della parete posteriore della vagina.
Gli indici toccano i glutei.
Esercita una leggera pressione verso il retto.
Mantieni la posizione descritta nell’ultimo punto per un paio di minuti.
Continua massaggiando la parte più bassa della vagina.
In questa fase, muovi i pollici e gli indici assieme verso l’alto e verso l’esterno.
Riprendi la posizione iniziale eseguendo dei movimenti a cadenza ritmica, nel corso dei quali disegni una U.
Il massaggio del perineo a partire dalla trentaquattresima settimana di gravidanza va eseguito per una decina di minuti al giorno.
Essenziale è non provare dolore.
Quanti kg in più a 34 settimane di gravidanza?

Alla trentaquattresima settimana di gravidanza, si parla, a seconda della corporatura, di 8-12 kg in più rispetto all’inizio della gestazione.
Attenzione: tieni in considerazione questo valore, ma non focalizzarti eccessivamente.
Ricorda: la tua gravidanza ha una storia unica e, al di là dei numeri, c’è un focus sul benessere che dipende da aspetti come l’attività fisica e l’attenzione all’alimentazione.
Come cresce il feto alla trentaquattresima settimana di gravidanza?
Lungo 45 cm circa, il feto alla trentaquattresima settimana di gravidanza pesa attorno ai 2,2 kg.
A breve, raggiungerà il peso che avrà il giorno della nascita.
Ricorda, come sempre, di non considerare questi numeri come l’unico valore di riferimento per capire se sta andando tutto bene.

Tra i cambiamenti che avvengono nel corso della trentaquattresima settimana di gravidanza, rientra anche il miglioramento dell’udito.
Nel periodo oggetto di queste righe, il piccolo è particolarmente abile nel percepire i suoni acuti.
Con le ossa che continuano ad assorbire calcio e i polmoni che, ormai, stanno raggiungendo la loro piena maturazione il feto, se maschio, è interessato da quell’importante passo che è lo spostamento dei testicoli dalla zona addominale allo scroto.
Le sue unghie sono ogni giorno più lunghe e, nella maggior parte dei casi, arrivano a superare le punte delle dita.
In questo periodo può, in alcuni casi, assumere la posizione cefalica, che sarà il punto di partenza per il travaglio.

In questo periodo può, in alcuni casi, assumere la posizione cefalica, che sarà il punto di partenza per il travaglio.
Qualora non lo avesse ancora fatto, non preoccuparti: alla trentaquattresima settimana di gravidanza è ancora presto: il bimbo può girarsi fino alla fine della gestazione.
In ogni caso, esistono diversi consigli utili al proposito.
Si può partorire a 34 settimane?
Alla trentaquattresima settimana di gravidanza si può partorire.
In questo caso, si parla più propriamente di parto pretermine tardivo.
Nelle situazioni in cui il feto risulta avere un peso adeguato all’età gestazionale, non sono quasi mai necessari interventi di rianimazione.

Nelle situazioni in cui il feto risulta avere un peso adeguato all’età gestazionale, non sono quasi mai necessari interventi di rianimazione.
Rispetto ai neonati pretermine, quelli venuti al mondo alla trentaquattresima settimana di gravidanza vengono monitorati con maggiore attenzione perché il loro organismo non è ancora in grado di gestire al meglio quanto segue:
Regolazione della temperatura.
Coordinamento dei processi di deglutizione e respirazione.
Mantenimento di un adeguato livello di zuccheri nel sangue.
Quali accertamenti fare?
Nel corso della trentaquattresima settimana di gravidanza, esistono diversi accertamenti che ti aiutano a capire se sta andando tutto bene.
Ecco quali sono:
Misurazione della pressione, che se alta può essere sintomo di gestosi o preeclampsia.
Esame delle urine con urinocoltura.
Toxotest e misurazione degli anticorpi del Citomegalovirus (CMV).
Esami per la ricerca dell’antigene dell’epatite B e degli anticorpi dell’epatite C.
Continua ovviamente a incontrare periodicamente la tua ostetrica.
Sarà suo compito consigliarti, qualora dovesse ritenerlo necessario, l’esecuzione di un’ecografia ostetrica.
Come mangiare?
Le regole da seguire a tavola alla trentaquattresima settimana di gravidanza sono esattamente quelle che hai messo al centro dell’attenzione fino ad ora.
La dieta mediterranea deve essere il tuo riferimento.
Frutta e verdura di stagione e di diversi colori, cereali integrali - cerca di variare, ricordando che non esiste solo il grano ma anche, giusto per citare due alternative - il miglio, il teff, l’orzo, il sorgo, la segale e il frumento - proteine ad alto valore biologico e grassi buoni: ecco le basi della tua dieta.

Ricorda, nel caso delle proteine, di dividere 50:50 tra quelle animali e quelle di origine vegetale.
Considera, inoltre, che la carne rossa non è l’unica fonte di ferro.
Ottimi a tal proposito sono anche i legumi.
Quando li assumi alla trentaquattresima settimana di gravidanza e oltre, abbi cura di associare una fonte di vitamina C.
In questo modo, si bypassa la problematica relativa al fatto che il ferro non eme, presente negli alimenti vegetali, è meno biodisponibile rispetto al ferro eme.
Ecco un veloce ripasso degli alimenti che devi continuare, durante la trentaquattresima settimana di gravidanza e fino al parto, a bandire dai tuoi pasti:
Frutta e verdura crude e non lavate passandole sotto l’acqua corrente e strofinandole, unico modo per eliminare le oocisti del toxoplasma gondii.
Affettati crudi.
Carne e pesce crudi e poco cotti.
Uova crude e non pastorizzate.
Formaggi erborinati crudi.
Formaggi a stagionatura veloce preparati con latte crudo.
Gli alimenti appena elencati sono da evitare per ragioni di prevenzione delle tossinfezioni.
Esiste un’altra categoria di cibi che non devono far parte della tua dieta alla trentaquattresima settimana di gravidanza: si tratta degli alimenti pro-infiammatori.
Evitarli aiuta a prevenire le coliche neonatali che no, non sono affatto fisiologiche come ti hanno raccontato.
Come ci insegnano studi come questo, pubblicato nel 2018, quadri infiammatori intestinali nel neonato possono essere associati alle coliche neonatali.
Dato che, ormai da tempo, si sa con certezza che la colonizzazione batterica intestinale si verifica già nel corso della vita fetale, è chiaro come l’alimentazione materna possa influire sulla qualità del microbiota intestinale del piccolo.
Ciò vuol dire dimenticare alimenti che possono alterarlo provocando infiammazioni.
Quali sono? Giusto per citarne alcuni, chiamiamo in causa i latticini, le farine raffinate, i dolciumi, i fritti, le carni lavorate, i cibi precotti.
Che sport praticare?
Alla trentaquattresima settimana di gravidanza, con la pancia che ha ormai raggiunto dimensioni importanti, fare sport è tutto tranne che semplice.
Essenziale, però, è non demordere, in quanto vengono incontro due preziosi alleati come lo yoga e il Pilates.

Il primo, con posizioni come quella della dea, simile al sumo squat, permette di prepararsi al travaglio lavorando, come in questo caso, su aspetti come l’apertura del bacino.
Consente altresì di rilassarsi, migliorare la flessibilità di muscoli e legamenti, nonché la consapevolezza corporea.
Con il Pilates si può lavorare su postura, riduzione del mal di schiena e, con esercizi propedeutici come quelli che puoi vedere nel video qui sotto, allenare il pavimento pelvico a partire dalla respirazione diaframmatica.