Percentili crescita: cosa sono e come interpretarli?
Lo sviluppo infantile è un percorso di crescita fisica, cognitiva ed emozionale e i percentili di crescita risultano un valido strumento per valutare la crescita e lo sviluppo di un bambino.
In questo articolo, potrai scoprire il significato e l'applicazione dei percentili di crescita utilizzati dai Pediatri.
Cosa sono i percentili di crescita?
I diagrammi dei centili costituiscono uno strumento di misurazione utilizzato per valutare la crescita di un bambino, considerando peso e altezza, in relazione ai parametri stabiliti dall'Organizzazione Mondiale della Sanità. Questi diagrammi si basano su un campione rappresentativo di 1000 bambini della stessa età e sesso. Il campione viene suddiviso in 100 sottogruppi, ciascuno composto da 10 bambini, e ognuno di questi sottogruppi è denominato centile.
Ogni centile rappresenta l'1% della popolazione infantile dell'età presa in considerazione. Ad esempio, nel primo centile si collocano i bambini di statura e peso più bassi, mentre nel centesimo centile si trovano quelli più robusti e sviluppati.
La distribuzione della maggior parte della popolazione infantile si concentra tra il 25° e il 75° percentile, indicando che la maggioranza dei bambini ha dimensioni considerate nella norma rispetto al campione di riferimento. Questo strumento consente ai professionisti della salute di monitorare e valutare la crescita dei bambini nel contesto di una popolazione di riferimento, facilitando il rilevamento di eventuali deviazioni significative che potrebbero richiedere ulteriori valutazioni mediche.
Nuove curve di crescita dell'Oms
Il 27 aprile 2006, l'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ha presentato le sue nuove curve di crescita, rappresentando un importante passo avanti dopo un percorso iniziato nel 1994. Infatti, in quell'anno si riconobbe l'inadeguatezza delle curve del National Centre for Health Statistics (NCHS) del 1977, basate su un campione di bambini statunitensi principalmente alimentati con latte artificiale.
Le nuove curve hanno preso in considerazione campioni di bambini che sono stati sottoposti a standard alimentari severi:
- Allattamento al seno esclusivo o predominante per almeno 4 mesi.
- Allattamento al seno continuato fino a 12 mesi.
- Introduzione di alimenti complementari nutrizionalmente adeguati tra 4 e 6 mesi.
Però, queste curve si distinguono in diversi aspetti rispetto alle precedenti e a quelle raccomandate in vari paesi, inclusa l'Italia.
Differenze Rispetto alle Curve Precedenti
Curve di crescita
Per valutare adeguatamente la crescita del bambino, si fa uso delle tabelle dei percentili di crescita, le cui curve forniscono un'indicazione sull'andamento della crescita in termini di statura e peso. Ogni bambino segue un proprio ritmo di sviluppo e spetta al pediatra interpretare i dati espressi attraverso i percentili.
Altezza e peso rappresentano i parametri principali che il pediatra utilizza per monitorare il progresso del bambino, considerando età e sesso. Qui sotto potrai trovare anche i link per scaricare le nuove curve dal sito dell’ISS (istituto superiore di sanità):
- Tabella percentili di crescita peso per età: https://www.who.int/tools/child-growth-standards/standards/weight-for-age
- Tabella percentili di crescita altezza per età: https://www.who.int/tools/child-growth-standards/standards/length-height-for-age
- Tabella percentili di crescita per circonferenza cranica: https://www.who.int/tools/child-growth-standards/standards/head-circumference-for-age
Come interpretare le curve di crescita?
Le curve di crescita sono un modo per misurare la crescita di un bambino rispetto ad altri bambini della stessa età e sesso. Per interpretare i percentili correttamente è necessario trovare la misurazione del bambino sulla tabella o sul grafico e verificare in che punto si posiziona nella tabella.
Se il bambino si posiziona su un percentile più alto o più basso non significa che la sua crescita non vada bene. Infatti, l’importante è che la curva della crescita rimanga parallela a quella della tabella.
Ecco alcuni suggerimenti per utilizzare le i percentili di crescita:
- Utilizzare le curve di crescita appropriate per l'età e il sesso del bambino.
- Utilizzare le curve di crescita di un'organizzazione rispettabile, come l'Organizzazione mondiale della sanità (OMS).
- Confrontare le misurazioni del bambino solo con le misurazioni di altri bambini della stessa età e sesso.
Sebbene i genitori possano utilizzare le tabelle, è importante far riferimento al proprio pediatra per una corretta interpretazione e valutazione della curva di crescita durante i bilanci di salute che saranno per i primi 3 anni distribuiti come i seguenti:
- Al primo mese di vita;
- A 3 mesi di vita
- A 6 mesi di vita
- A 9 mesi di vita
- Tra i 12 e i 18 mesi di vita
- A 3 anni
Cosa vuol dire 20 percentile
Se un bambino si trova al 20 percentile di peso per età, significa che il 20% dei bambini della sua età pesa meno di lui e l'80% pesa più di lui.
Essere al di sotto del 50 percentile non è necessariamente un valore negativo. È normale che i bambini si collochino su curve diverse per peso e altezza. Ad esempio, un bambino che è al 20 percentile di peso per età potrebbe essere al 50 percentile di altezza per età.
Dunque:
- Un bambino che si trova al 50° percentile di peso per età è in linea con la media dei bambini della sua età.
- Un bambino che si trova al 20° percentile di peso per età è più leggero del 20% dei bambini della sua età.
Cosa vuol dire 70 percentile
Da cosa dipende la crescita del bambino?
Percentili di crescita per neonati prematuri
Per calcolare i percentili di crescita per neonati prematuri, è importante considerare l'età corretta del bambino. Per esempio, se un bambino è nato a 32 settimane di gestazione, la sua età corretta sarà di 32 settimane in meno rispetto a 40 settimane, cioè 8 settimane o 2 mesi.
Dunque, quando il bambino prematuro avrà raggiunto un'età di 4 mesi la sua età corretta sui percentili di crescita sarà di 2 mesi.
Solitamente, però, i pediatri utilizzano le curve di crescita per l'età gestazionale corretta per valutare se un bambino prematuro sta crescendo in modo adeguato rispetto ai suoi coetanei nati a termine, tenendo conto delle differenze nella fase di sviluppo.