Neonato 3 mesi: il suo sviluppo psicomotorio
Il tuo bimbo continua a crescere. Per lui ogni giorno è una scoperta ricca di emozioni e nuove sensazioni. Seguirlo in queste crescita è davvero un momento fantastico per tutte le mamme e papà.
In questo articolo potrai scoprire nel dettaglio lo sviluppo psicomotorio del neonato di 3 mesi per comprendere le tappe che raggiunge in questa età. Inoltre, ti spiegherò i campanelli d’allarme a cui fare attenzione per scoprire subito un ritardo nello sviluppo.
Cos’è lo sviluppo psicomotorio
Lo sviluppo psicomotorio rappresenta il processo di crescita globale del bambino. Questo significa che comprenderà diverse aree:
- Lo sviluppo motorio e posturale;
- Lo sviluppo socio-emotivo;
- Lo sviluppo del linguaggio e della comunicazione;
- Lo sviluppo cognitivo.
Ogni bambino è diverso e ha i suoi tempi, ma è possibile individuare alcune competenze che vengono raggiunte dal neonato a seconda della sua età.
In questo articolo vedremo nel dettaglio quelle che vengono acquisite nel primo mese di vita.
Possibili problematiche nel neonato di 3 mesi
Prima di vedere le capacità che il piccolo raggiungerà in questa prima tappa, parliamo delle problematiche che possono determinarsi in questa fase dello sviluppo.
Testa piatta
La testa piatta e plagiocefalia posizionale, sono una delle problematiche più diffuse nel neonato tanto che l’American Academy of Pediatrics stima possano colpire fino al 48% dei bambini e il loro apice di incidenza è nei primi 2-4 mesi, periodo in cui la testa del neonato cresce rapidamente ma è estremamente modellabile.
Infatti, la circonferenza cranica del neonato aumenta di più di 4 cm in soli due mesi!
Molti genitori che hanno sentito parlare di questa problematica, ma non hanno avuto il supporto e le informazioni corrette, tendono ad acquistare un cuscino plagiocefalia per prevenire magicamente (o curare) la testa piatta del bambino.
Funziona? ASSOLUTAMENTE NO!
La testa piatta si crea a causa di posizioni scorrette mantenute per troppo tempo; quindi, se utilizzi il cuscino ma, inconsapevolmente, metti in pratica degli scorretti atteggiamenti posturali, il tuo bambino svilupperà inesorabilmente questa problematica.
Conoscere i corretti atteggiamenti posturali e metterli in atto è quindi l’unico modo per evitare le alterazioni craniche posturali.
Puoi trovare tutte le informazioni per prevenire la testa piatta del neonato nel mio video corso “Bye bye testa piatta”.
Coliche gassose e reflusso gastroesofageo
Le coliche e il reflusso sono delle problematiche davvero frequenti nei neonati fin dai primi giorni di vita. Infatti, risulterebbe soffrirne quasi 1 bambino su 2.
Purtroppo, nonostante il bambino faccia fatica a digerire, piange disperato, fa aria e fatica a scaricarsi, la maggior parte delle volte viene detto ai genitori che le coliche gassose sono normali e fisiologiche, e che passeranno da sole col tempo.
La verità è ben altra: NON è normale che il tuo bimbo pianga, soffra e stia male perché ha mal di pancia, fatica a fare aria e l'addome gonfio.
Inoltre, le coliche e il reflusso possono portare il piccolo a rifiutarsi di fare Tummy time perché troppo disturbato con la conseguenza di rallentare il suo sviluppo motorio.
Le coliche gassose e il reflusso del neonato si possono PREVENIRE e CURARE EFFICACEMENTE.
Per curare davvero le coliche gassose del neonato e il reflusso bisogna prima disinfiammare il sistema gastrointestinale, eliminando i fattori che lo irritano e lo infiammano.
Successivamente, si eseguono dei massaggi osteopatici sull'addome del bambino per rilassare la muscolatura liscia gastrointestinale, con lo scopo di ripristinare una motilità corretta e il transito intestinale.
Due dei principali parametri su cui intervenire per prevenire e curare le coliche gassose del neonato sono l'alimentazione materna e la tipologia di latte artificiale (se il neonato è allattato artificialmente), ma non solo.
Bisogna conoscere tutti i 7 fattori che irritano il sistema gastrointestinale e che ho riassunto nel videocorso ''Prevenzione e Cura di Coliche e Reflusso del neonato''.
Sviluppo motorio
Il piccolo è cresciuto davvero velocemente in questi primi mesi e ha migliorato il suo tono muscolare e la sua coordinazione. Infatti, i primi due mesi sono stati l’incipit del suo percorso di sviluppo motorio grazie al Tummy Time.
Ora, da supino, il neonato riesce a ruotare volontariamente la testa, seppur magari in maniera non ancora fluida, inseguendo il suono di un sonaglio o della nostra voce. Inoltre, ha migliorato la coordinazione occhio-mano-bocca e la manipolazione fine ed è quindi in grado di prendere i giochini appesi alla palestrina o che i genitori gli porgono e portarseli alla bocca. Inoltre, anche la coordinazione delle gambe è migliorata e il piccolo riuscirà volontariamente a muovere giochini e sonagli colpendoli con i piedini.
In posizione prona, se il neonato ha fatto sufficiente esperienza, dovrebbe riuscire a sorreggere la testa, seppur non benissimo e qualche volta un po’ciondolante, per circa 3-5 minuti consecutivamente dalle 4 alle 7 volte al giorno. Inizierà verso la fine del terzo mese ad afferrare i giochi, questo perché nella posizione a pancia in giù deve unire anche la capacità di sorreggersi e sollevare la testa.
In questo periodo potresti anche notare che ogni tanto il piccolo in posizione prona solleva mani e gambe come un paracadutista. Si tratta del riflesso di Landau legato allo sviluppo fisiologico e scompare entro i 12 mesi di vita.
Infine, verso la fine di questo mese il neonato di 3 mesi potrebbe riuscire a rotolare volontariamente o involontariamente da prono a supino.
Come stimolare il neonato di 3 mesi?
Ormai il tappettone dovrebbe essere diventato il suo habitat naturale nel quale trascorrere il tempo sia in posizione Tummy time, sia da supino.
Infatti, il Tummy Time rimane ancora l’attività principale da proporre intervallata da momenti in posizione supina per favorire le abilità fino motorie e la coordinazione occhio-mano-bocca.
Per favorire la consapevolezza corporea e la propriocezione corporea, possiamo proporgli di fare la bicicletta con le gambe; il tutto mentre parliamo e interagiamo con il bambino sdraiato supino. Puoi alternare il movimento delle gambe a bicicletta con un movimento più semplice che consiste nel portargli le ginocchia al petto; non c’è un movimento preciso, l’importante è divertirsi.
Se il piccolo ha fatto Tummy Time nei mesi precedenti, in questo mese è possibile proporglielo anche in altri due modi davvero divertenti:
- Sopra la palla da yoga: tenendolo fermamente dal bacino o dalle gambe per non farlo cadere, fargli fare un po’ di tummy time rollandolo anteriormente, posteriormente e lateralmente. In questo modo, non solo stiamo facendo tummy time ma stiamo anche stimolando l’apparato vestibolare che favorisce il mantenimento costante di un corretto equilibrio nonché una propriocezione fine del proprio corpo.
- Davanti allo specchio: anche in questo caso, oltre ai vantaggi del Tummy Time, questa posizione favorisce la conoscenza di sé stessi tramite l’immagine riflessa e favorisce la consapevolezza dei movimenti
Nel mio video corso “From Zero to Hero” potrai vedere nel dettaglio come e per quanto tempo proporre il Tummy Time nei vari mesi e scoprire anche le altre attività da proporre per favorire al meglio il raggiungimento di tutte le tappe motorie.
E se il neonato non ha fatto Tummy Time nei mesi precedenti?
Per i genitori il cui il neonato di 3 mesi non hanno fatto tanto tummy time nei primi 2 mesi, cominciate ora e, per iniziare, sfruttate tutte le attività dei primi mesi:
- Tummy time nel fasciatoio;
- Tummy Time nel tappettone;
- Tummy Time nel petto del genitore.
Le prime volte che posizioni il tuo bambino a pancia in giù potrebbe fare fatica perché, di solito, si deve riabituare a una posizione che non ha usato e sorreggere quella testolina che pesa sempre di più.
Non preoccuparti, se proporrai con serenità, amore e tanto divertimento il tummy time al tuo bambino, ben presto supererete le difficoltà iniziali e rimetterete la partita in discesa. Piano a piano, infatti, recupererete il tempo perso senza problemi e il bambino comincerà ad amare il tummy time sul tappetone.
Sviluppo cognitivo del neonato di tre mesi
Lo psicologo svizzero Jean Piaget, sosteneva che lo sviluppo cognitivo fosse possibile grazie a due elementi fondamentali:
- L’insieme di funzioni che consentono di captare informazioni dall’ambiente, elaborarle, memorizzarle e utilizzarle in momenti successivi;
- Le strutture cognitive che si creano grazie all’interazione continua fra i processi mentali innati della persona e l’ambiente.
Ecco perché ciascuna esperienza che i bambini faranno, compresa la più piccola, sarà una potenziale opportunità di apprendimento!
Il gioco, ovvero l’insieme di attività proposte, rappresenta quindi un insieme di stimoli che lasciano una traccia nel cervello del piccolo e sono indispensabili per lo sviluppo del pensiero e la comprensione della realtà.
Il neonato di 3 mesi ha migliorato la coordinazione e le abilità fino motorie tanto da riuscire a prendere i giochi e portarseli alla bocca. La capacità di afferrare oggetti sancisce l’interazione con l’ambiente esterno e l’inizio del vero divertimento!
Come giocare con il neonato di 3 mesi?
Come abbiamo detto, il piccolo inizia ad afferrare e giocare con gli oggetti quindi via libera a tutti quelli facili da tenere in mano come:
- Maracas: meglio se in legno per le loro caratteristiche sensoriali
- Bottigliette montessori: riempite di vari materiali per farle suonare o di acqua e brillantini per il movimento che se ne crea. Attenzione al tappo che deve essere ben fissato.
- Giochi da dentizione: sono facili da tenere e piacevoli da mordicchiare per il piccolo.
In questa fase vanno benissimo anche palle in tessuto con all’interno dei campanellini, specchi montessori, costruzioni morbide, libricini sempre più colorati, di tessuto o in cartonato spesso e lucido.
Ma anche il semplice gioco del cucù è uno di quelli più apprezzati in questo periodo e permette al bambino di scoprire che i genitori occupano uno spazio diverso dal loro, che si possono anche allontanare e non essere più visibili, ma che comunque torneranno.
Mentre giocate con il vostro bimbo non dimenticate di denominare gli oggetti per favorire anche lo sviluppo del linguaggio.
Infine, proponete anche la musica attraverso canti o imitando il suono del tamburo con le mani o con una bacchetta perché questa favorisce lo sviluppo cognitivo, la memoria e il senso del ritmo oltre a essere amata dai neonati.
Vista del neonato di 3 mesi
Il neonato di tre mesi ora sarà capace di soffermare la propria attenzione su un oggetto (libricini, pupazzo, ecc.) che gli viene mostrato a una distanza di 25-40 cm. Infatti, la sua messa a fuoco è migliorata e il campo visivo è diventato più ampio. Queste caratteristiche unite all’aumentata mobilità del collo, grazie anche allo sviluppo motorio durante il tummy time, permette al piccolo di seguire un oggetto in movimento davanti a lui.
È proprio in queste settimane che il piccolo inizia a sorridere in risposta agli stimoli ricevuti ed è sempre più attratto dal volto di mamma e papà. Anche la coordinazione dei movimenti oculari è diventata più stabile permettendogli di fissare un punto fisso più a lungo, come i volti dei suoi genitori.
Il neonato di 3 mesi continua a essere attratto da colori forti e ad alto contrasto tra loro come il blu, il rosso, il verde, il giallo.
Stimolare la vista del neonato
Rimangono un ottimo strumento per stimolare la vista i libriccini, ma in versione colorata.
Ora che riesce a catturare i giochi, tutti quelli che proponiamo sono fonte di stimolo per la vista, compreso lo specchio montessori.
Rimane ancora un’importante fonte di stimolazione e di informazioni il viso dei suoi genitori che ora possono proporre anche il gioco del cucù e delle canzoncine.
Sviluppo della comunicazione e linguaggio
Nei primi due mesi il piccolo comunica in modo non intenzionale. Proprio dai 3 mesi inizia a sperimentare una prima bozza di intenzionalità.
Sempre in questa fase compaiono i primi vocalizzi, anche questi inizialmente non intenzionali, ma successivamente, grazie alle reazioni della mamma e del papà immediate e conseguenti al vocalizzo, il bambino impara che può scatenare una certa reazione.
Anche il sorriso diventa sempre più evidente e selettivo e il piccolo comincia a sorridere intenzionalmente solo alle persone che conosce e riconosce, in genere ai papà e alle mamme.
Stimolare il linguaggio del neonato di 3 mesi
Come abbiamo anticipato, il relazionarsi al piccolo fin dai primi giorni favorisce sia lo sviluppo visivo che quello del linguaggio.
Infatti, molti genitori sono portati a credere sia inutile parlare con il proprio bambino nei primi mesi di vita, ma la verità è proprio l’opposto.
Più il bambino sarà esposto al linguaggio fin dall’inizio, più aumenteremo le possibilità che il suo linguaggio sia ricco e funzionale.
Tra le attività da proporre adesso che il piccolo riesce a tenere lo sguardo più fisso ci sono la lettura dei libretti e la denominazione dei giochi quando glieli passiamo.
Sviluppo emotivo neonato 3 mesi
Via via che il bimbo crescere acquisirà nuove competenze anche a livello cognitivo, linguistico e motorio. Questo porta ad aumentare le modalità relazionali: il bambino inizia a rispondere con vocalizzazioni, interagisce in modo sempre più attivo, inizia ad afferrare gli oggetti e avere più consapevolezza del proprio corpo.
Inoltre, inizia a sorridere in modo intenzionale.
In questi mesi un grande strumento di relazione è rappresentato dal gioco che permette di attivare altre modalità di regolazione delle emozioni, attraverso nuovi stimoli ambientali.
Inoltre, inizia a sorridere in modo intenzionale.
In questi mesi un grande strumento di relazione è rappresentato dal gioco che permette di attivare altre modalità di regolazione delle emozioni, attraverso nuovi stimoli ambientali.
Come porsi in relazione con un neonato al terzo mese?
Il primo grande strumento per favorire lo sviluppo emotivo nel neonato di 3 mesi rimane il contatto fisico, contatto visivo, interazione, coccole, riconoscimento dei bisogni e tutto ciò viene richiesto ancora di più dal bambino in questa fase.
Più il genitore riuscirà a stabilire un legame di attaccamento buono con il bambino attraverso il contatto più il neonato riuscirà a regolare i suoi stati fisici.
Il babywearing e il massaggio neonatale rimangono ottimi modi per rafforzare il legame tra il genitore e il bambino.
Ma a questi ora possiamo aggiungere tante altre strategie di relazione e di sperimentazione di emozioni diverse: l’utilizzo di libri, di canzoncine e filastrocche che possono aiutare a vivere le emozioni, a parlarne, a metterle in scena.
Sonno nel neonato di 3 mesi
Il neonato di 3 mesi dorme circa 15-17 ore. Il ritmo sonno-veglia è diventato molto più strutturato e sarà possibile individuare gli orari nel quale il piccolo compie i suoi pisolini. Solitamente questi sono ancora 5-6 durante il giorno:
- 2 la mattina: uno breve e uno un po’ più lungo;
- 2/3 il pomeriggio: uno lungo dopo il pranzo e 1-2 verso tardo pomeriggio e sera (power nap).
In questo mese il piccolo sembra iniziare a dormire molto meglio e con meno risvegli riuscendo a trascorrere più ore senza mangiare.
Questa fase, però, potrebbe essere interrotta verso la fine dei 3 mesi dalla prima regressione del sonno a causa del fatto che il sonno diventa come quello dell’adulto e il piccolo si trova a svegliarsi ogni volta che entra nella fase di sonno profondo.
Per affrontare le difficoltà legate al sonno del bambino puoi trovare il video corso della consulente del sonno “Sogni d’oro, Notti tranquille”. In questo troverai tante informazioni e pratiche da mettere in atto.
Crescita del neonato di 3 mesi
Secondo le tabelle di crescita, Il peso dei maschi a questa età varia da 5,1 kg a 7,7 kg con una media di 6,2 kg e il peso delle femmine varia da 4,8 kg a 6,9 kg con una media di 5,7 kg.
Proprio intorno alla dodicesima settimana solitamente si verifica il primo scatto di crescita.
Neonato 3 mesi: vaccini
A 3 mesi inizia il calendario vaccinale del neonato con le prime dosi dell'esavalente, l'Anti-pneumococco e l'Anti-rotavirus.
Nei bambini così piccoli le iniezioni del vaccino vengono fatte nelle cosce a eccezione dell'antirotavirus che si somministra per bocca.
Prima di ogni vaccinazione è possibile e consigliabile chiedere un controllo al proprio pediatra per assicurarsi della salute generale del piccolo.
Neonato 3 mesi: le red flegs del ritardo dello sviluppo
La CDC, una delle maggiori associazioni americane di pediatria, ha individuato le red flags dello sviluppo. Queste sono le “bandierine rosse” che devono destare sospetti di un ritardo dello sviluppo e devono portare il genitore a contattare il pediatra.
Accorgersi subito di queste problematiche permette al pediatra di intervenire nel modo migliore.
Ecco le red flags dei 3 mesi:
- Non osserva gli oggetti in movimento
- Non sorride in risposta alle persone;
- Non sostiene la testa fermamente;
- Non prova ad effettuare nessun vocalizzo o lallazione;
- Non porta alla bocca le proprie mani e gli oggetti;
- Non riesce a seguire un oggetto in movimento con uno o entrambi gli occhi.
Se noti una di queste problematiche contatta subito il pediatra del piccolo.
Ricorda che lo sviluppo del neonato dipende anche dagli stimoli e attività che gli vengono proposte fin dalle prime settimane di vita. Infatti, il raggiungimento di alcune tappe deriva proprio dalle esperienze del neonato.
Per favorire la sua crescita al meglio puoi trovare alcuni miei video corsi pensati per fornire ai genitori tutte le informazioni e le pratiche da adottare nel primo anno di vita del bambino:
- From Zero to Hero: come Osteopata pediatrico ti spiego come favorire al meglio il sviluppo motorio e posturale del tuo piccolo;
- Sviluppo cognitivo da 0 a 2 anni: la Neuropsicologa Sabrina spiega attività e giochi per accompagnare il bambino nel suo percorso di crescita;
- Crescere con il Gioco: L’educatrice Federica mostra più di 100 giochi e attività per favorire il miglior sviluppo del bimbo da 0 a 12 mesi di vita.