come prevenire il soffocamento in svezzamento

Come prevenire il soffocamento in svezzamento: consistenze e tagli sicuri

Introduzione

Come prevenire il soffocamento in svezzamento


Quando si parla di domande comuni tra i neo genitori, questo interrogativo ha un ruolo centrale.


Non c’è da stupirsi, dato che riguarda la sopravvivenza stessa del bambino.


Rammento altresì che la paura che il piccolo possa soffocare è uno dei principali timori che tengono lontani i genitori dall’alimentazione complementare a richiesta.


 In questo articolo, troverai la risposta ai tuoi dubbi su come evitare il soffocamento, con tutti i riferimenti del caso su consistenze e tagli sicuri.


Per completare le informazioni sul tema, ti ricordo che puoi scaricare l’atlante completo dei tagli sicuri dal videocorso “Autosvezzamento pratico, facile e senza stress” a cura della Dottoressa Federica Dell’Oro, biologa nutrizionista.


Alla fine del paragrafo, trovi anche il pulsante per accedere al videocorso dedicato alle manovre di disostruzione e di rianimazione cardiopolmonare curato dalla Dottoressa Pilar Nannini, pediatra.


Per aggiornamenti costanti dedicati al benessere del tuo bimbo, invece, ti invito a venirmi a trovare sul profilo Instagram @drsilva.com_official.

Soffocamento da corpo estraneo: ecco cosa sapere

Prima di entrare nel vivo delle regole su come prevenire il soffocamento in svezzamento, vediamo qualcosa sul razionale del soffocamento da corpo estraneo in età pediatrica..


Questa evenienza rappresenta una delle principali cause di morte nei bambini di età inferiore ai 3 anni


Secondo autorevoli stime, ogni anno, in Europa, circa 500 soggetti di età infantile perdono la vita per questo motivo


Come ricordato dagli esperti del Ministero della Salute, gli alimenti costituiscono una delle principali cause.


Considerata la frequenza degli incidenti, negli ultimi anni sono state messe a punto, da parte delle istituzioni e delle realtà sanitarie, numerose campagne avente il fine di promuovere le indicazioni su come evitare il soffocamento. 


Il target non sono solo i genitori, ma i carergiver dei bambini in generale, quindi anche baby sitter, educatori di asilo, nonni etc.

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Soffocamento da cibo: prevenzione primaria e secondaria in età pediatrica

Quando ci si chiede come prevenire il soffocamento in svezzamento, una delle cose più urgenti su cui soffermarsi è la differenza tra prevenzione primaria e prevenzione secondaria.


Nel primo caso, si parla della conoscenza dei tagli sicuri e delle consistenze adeguate per proporre il cibo (argomenti oggetto di questo articolo).


Nel secondo, invece, si chiamano in causa i seguenti aspetti:


  • Frequenza di un corso incentrato sulle manovre di disostruzione pediatrica e di rianimazione cardiopolmonare da parte degli adulti che, a vario titolo, si prendono cura del bambino;
  • supervisione durante i pasti.

Il punto appena menzionato è legato alla necessità di controllare sempre il bambino quando mangia. 


Si ricorda a tal proposito che la maggior parte degli episodi di soffocamento da cibo avvengono fra i due e i 4 anni, ossia quando l’autosvezzamento è terminato.


Il bimbo non deve consumare cibo davanti a schermi di tv, smartphone e tablet, non deve mangiare correndo o giocando e quando si trova su automobili in movimento.


Come evitare il soffocamento nei neonati: le consistenze adeguate

Uno dei primi aspetti sui quali soffermarsi quando ci si chiede come prevenire il soffocamento in svezzamento riguarda la proposta di cibi di consistenza adeguata.


Essenziale a tal proposito è sottolineare che, a 6 mesi, il cucciolo non è in grado di triturare il cibo.


Riesce però, grazie alle gengive e al movimento della lingua, a sminuzzarlo e a ridurlo in consistenza cremosa.


A questo risultato contribuiscono pure alcuni degli enzimi digestivi che caratterizzano la composizione della saliva.


Alla luce di ciò, è cruciale proporre alimenti che abbiano una consistenza adeguata e sufficientemente morbida.


Come capire se è idonea? Basta prendere l’alimento e schiacciarlo tra i primi polpastrelli del pollice e dell’indice. 


In alternativa, si può provare a spappolarlo tra la lingua e il palato. 


Se si schiaccia senza fatica, vuol dire che la sua consistenza è adatta all’autosvezzamento

 

Nei frangenti in cui, invece, si spezza in due o più parti, è meglio non presentarlo in tavola.


Chiarita questa doverosa parentesi, non resta che soffermarsi, nei prossimi paragrafi, sui tagli sicuri.

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Soffocamento neonato cibo: come prevenirlo con i tagli sicuri delle fonti di carboidrati

Accertata l’adeguatezza della consistenza dell’alimento, arriva il momento di parlare di tagli sicuri.


Attorno ai 6 mesi, il piccolo sviluppa la presa palmare, uno dei quattro segnali che permettono di capire che è pronto per l’autosvezzamento.


In questo periodo, il taglio sicuro di riferimento quando si riflette su come prevenire il soffocamento in svezzamento è quello a bastoncino. 


Come si può vedere dall’immagine alla fine del paragrafo, che ritrae la Dottoressa Dell’Oro durante un dietro le quinte della preparazione del suo videocorso, lo spessore ideale è quello dell’indice della mano femminile.


Conta molto anche la lunghezza, che deve essere tale da permettere all’alimento di sporgere dal pugnetto del piccolo. In questo modo, il bimbo può mangiarlo agevolmente.


Con l'acquisizione, a partire dai 9 mesi circa, della presa a pinza, quando si parla di tagli sicuri e ci si chiede come prevenire il soffocamento in svezzamento è possibile discutere della proposta di pezzi più piccoli, che il cucciolo riesca ad afferrare con le dita.


Vediamo meglio, nelle prossime righe, come gestire concretamente gli alimenti da proporre al bambino in autosvezzamento concentrandoci sulle fonti di carboidrati.

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Come svezzare un neonato: i tagli e i formati sicuri della pasta

I neo genitori che si interrogano su come prevenire il soffocamento in svezzamento si fanno, per ovvi motivi, domande sui tagli e i formati sicuri della pasta, l’alimento simbolo della nostra meravigliosa tradizione culinaria.


Esistono diverse alternative da considerare. Nel caso degli spaghetti, delle tagliatelle e dei fusilli, si parla di opzioni perfette fin dall’inizio del percorso di alimentazione complementare a richiesta.


Sono, infatti, tipologie di pasta facili da afferrare nel periodo in cui il piccolo utilizza la presa palmare


In virtù della loro forma, non lo espongono a rischio di ostruzione delle vie aeree.


Altrettanto sicure sono le farfalle. Lo stesso si può dire dei ditalini che, essendo di dimensioni ridotte, possono rivelarsi ostici da afferrare a 6 mesi. 


Nessun problema! Si può iniziare a proporli attorno ai 9, quando il cucciolo inizia a padroneggiare la presa a pinza (che viene perfezionata attorno agli 11 - 12 mesi).


Un altro formato di pasta molto amato sono le orecchiette. Dato che sono caratterizzate da una forma concava, per ridurre il rischio di soffocamento da cibo ed evitare che rimangano attaccate al palato è opportuno tagliarle in pezzi (dai 2 ai 4).


Cosa dire, invece, di formati come le penne, le mezze penne, i rigatoni? Che la forma cilindrica e il buco centrale rendono impossibile il soffocamento.


In questo caso, il problema riguarda il loro rappresentare una potenziale causa, essendo scivolosi e facili da risucchiare bruscamente, di un marcato GAG Reflex, il riflesso faringeo di cui la Dottoressa Dell’Oro parla in questo articolo.


Come prevenire questa criticità? Tagliando la pasta nel senso della lunghezza.


Una parentesi doverosa va dedicata agli gnocchi


Nella loro forma tondeggiante, vanno evitati perché avendo una consistenza collosa, rischiano di appiccicarsi a livello della gola.


Quando si valuta come prevenire il soffocamento in svezzamento e si decide di portarli in tavola, li si può proporre in versione sottile e allungata.


Un’alternativa agli gnocchi molto popolare sono gli spätzle, originari del Tirolo. Con gli spinaci come ingrediente principale, essendo di forma allungata possono essere proposti al neonato in svezzamento senza problemi.

Riso in autosvezzamento: è sicuro?

Quando ci si chiede come prevenire il soffocamento in svezzamento e si valutano le consistenze adeguate e i tagli sicuri del cibo, si può prendere in considerazione anche il riso?


Il formato in sé è sicurissimo. L’importante è scegliere una tipologia di riso con una consistenza morbida.


Ottimo è il Carnaroli, che risulta agevole da schiacciare con l’ausilio della forchetta soprattutto quando è cotto o stracotto.


Il basmati, avendo, di base, una consistenza dura, va cotto un po’ di più. Il riso Venere, molto resistente alla cottura, può risultare difficile da gestire in bocca da parte del piccolo.

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Come proporre il pane in autosvezzamento

Pure il pane merita attenzione nel momento in cui ci si interroga su come prevenire il soffocamento in svezzamento attraverso consistenze giuste e tagli sicuri.


Perché sia adeguato per il piccolo, deve essere facile da sbriciolare con due dita (lo stesso criterio va messo in primo piano anche per i crackers, che devono essere rigorosamente senza sale). 


Il pane in autosvezzamento si può proporre sia intero, sia tagliato a listarelle.


Se lo si presenta in tavola a fette, per renderlo più friabile lo si può mettere per qualche minuto in padella o in forno. 

I tagli sicuri delle fonti di proteine

Fino ad ora, abbiamo parlato di consistenze e tagli sicuri di alimenti fonti di carboidrati. Per avere un quadro completo su come prevenire il soffocamento in svezzamento, è bene soffermarsi anche sulla gestione dei cibi fonti di proteine.


Ad essi, sono dedicati i prossimi paragrafi!

Autosvezzamento e soffocamento: consistenze e tagli sicuri dei formaggi

Quando si guarda ai formaggi e si prendono in considerazione le regole su come prevenire il soffocamento in svezzamento, è bene ricordare l'importanza di evitare quelli morbidi con consistenza gommosa.


Essenziale, per poter parlare di sicurezza, è che siano sufficientemente morbidi da essere masticati e sciogliersi in bocca. Il taglio perfetto? A striscioline molto sottili o a pezzettini. 


Per quanto riguarda i formaggi di consistenza media, è opportuno proporli in tavola tagliati a striscioline sottili o in pezzetti piccoli. 


Da non considerare è il taglio a listarelle.


Per quanto riguarda l'offerta in sicurezza della mozzarella, va ricordata l'importanza di proporla tagliata a striscioline sottili o a pezzettini.


Quella calda è una delle cose più importanti a cui fare attenzione quando si parla di come prevenire il soffocamento in svezzamento. 


Essendo di consistenza collosa - per questo, bisogna toglierla dalla pizza se presente - espone a un alto rischio di soffocamento. 

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Come prevenire il soffocamento in autosvezzamento: i tagli sicuri dei legumi

Per essere offerti in sicurezza in autosvezzamento, i legumi vanno decorticati (qui spiego perché).


Si possono poi schiacciare con una forchetta, ridurre in hummus o, in alternativa, preparare una farinata.

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Come tagliare in sicurezza le uova

Il nostro viaggio dedicato a come prevenire il soffocamento in svezzamento con focus su consistenze adeguate e tagli sicuri guarda ora all’uovo.


Quando lo si propone in tavola al proprio bimbo in autosvezzamento, lo si può presentare sodo e tagliato a fettine per la lunga, strapazzato, sminuzzato, cotto in frittata.

I tagli in sicurezza della carne

Quando si parla di tagli in sicurezza della carne e ci si sofferma su quella bianca, va rammentato il suo essere difficile da masticare fino a che al piccolo non spuntano i molari.


Ecco perché è bene offrirla dopo averla tagliata a pezzi molto piccoli (deve risultare quasi sminuzzata).


Come mostrato dalla Dottoressa Dell’Oro nel suo videocorso “Autosvezzamento pratico, facile e senza stress”, la si può utilizzare come ingrediente principale di un gustoso ragù.


Quando ci si domanda come prevenire il soffocamento in svezzamento, è bene sottolineare che non va tagliata a listarelle.


Cosa dire, invece, della carne rossa? Che è difficile da masticare per via della sua consistenza gommosa e fibrosa.


Alla luce di ciò, per offrirla in sicurezza si può prendere in considerazione il formato della polpetta, che può essere allungata o a dadini a seconda che venga offerta nel periodo in cui il cucciolo padroneggia la presa palmare o quella a pinza.


Salumi e wurstel andrebbero limitati drasticamente in autosvezzamento. 


Se proprio si dovesse decidere di offrirli, nel primo caso va eliminato il grasso.


 Il salume va proposto in pezzettini piccoli, assicurandosi prima che non sia troppo fibroso.


Una regola da stampare quando ci si informa su come prevenire il soffocamento in svezzamento: i wurstel non vanno mai e poi mai messi in tavola tagliati a rondelle. 


Come mai? Rischiano di bloccarsi nell'ipofaringe e di ostruire completamente le vie aeree del cucciolo (come vedremo più avanti, si tratta di un rischio che riguarda anche altri alimenti).


Per evitare il soffocamento da cibo, bisogna proporli tagliati in 4 pezzettini - meglio anche di più - o a listarelle.

Pesce in autosvezzamento: i tagli in sicurezza

Come offrire in sicurezza il pesce in autosvezzamento


Dopo averlo cotto, lo si priva delle spine e lo si taglia, a seconda dell’età del bambino, a striscioline o a pezzettini piccoli.


Nel caso specifico di totani, seppie e calamari, va specificato che, in virtù del loro essere scivolosi e di consistenza gommosa, per seguire al meglio le regole su come prevenire il soffocamento in svezzamento andrebbero portati in tavola sotto forma di ragù.

I tagli sicuri di frutta e verdura in autosvezzamento

Conoscere i tagli sicuri di frutta e verdura è importantissimo per completare il quadro su come prevenire il soffocamento in svezzamento


Vediamo qualche consiglio pratico nei prossimi paragrafi (ti ricordo che, nel videocorso sull’autosvezzamento della Dottoressa Federica Dell’Oro, potrai scaricare in omaggio l’atlante completo dei tagli sicuri di tantissimi alimenti).

Come cucinare e tagliare in sicurezza le zucchine

Per avere tutto chiaro su come prevenire il soffocamento in svezzamento, è essenziale soffermarsi sui tagli in sicurezza delle zucchine, ortaggi molto apprezzati.


Dopo averle lessate, è possibile offrirle a pezzettini o a bastoncino tagliate longitudinalmente. 


Si possono proporre crude? Affermativo, ma solo dopo averle tagliate, con l’aiuto del pelapatate, in fogli sottili.

Come offrire i pomodorini in autosvezzamento

Ogni volta che si parla di regole su come prevenire il soffocamento in svezzamento, si rammenta l’importanza di non proporre mai i pomodorini interi. 


In virtù della loro forma e del fatto di essere scivolosi, se non tagliati adeguatamente e seguendo le indicazioni che vedremo tra poco, sono tra i principali alimenti a rischio soffocamento per i bambini più piccoli.


A partire dai 9 mesi, li si può portare in tavola tagliati a metà o, in alternativa, in 4 parti. 


Li si può anche presentare al piccolo tagliati sottili in senso longitudinale, bypassando il problema della loro forma tondeggiante pericolosa.

Carote: tagli sicuri in svezzamento

Anche le carote meritano attenzione quando si guarda agli alimenti di origine vegetale e a come tagliarli per prevenire il soffocamento in svezzamento.


Le si può offrire crude solo in forma grattugiata


Per rendere più agevole al piccolo lo sminuzzamento della parte fibrosa, è bene portarle in tavola non cotte solo dopo l’arrivo dei molari.


In alternativa, le si può lessare e portarle in tavola dopo averle tagliate a listarelle. Anche in questo caso, va categoricamente bandito il taglio a rondelle.

Come tagliare in sicurezza la banana

In conclusione del nostro excursus su come prevenire il soffocamento in svezzamento con consistenze giuste e tagli sicuri, parliamo della banana (ti ricordo ancora una volta che, con il videocorso della Dottoressa Federica Dell’Oro “Autosvezzamento pratico, facile e senza stress”, hai in omaggio l’atlante dei tagli sicuri con le informazioni su tanti altri alimenti di tutte le tipologie).


Tornando alla banana, per offrirla in sicurezza è necessario, come viene mostrato nel video qui sotto, tagliarla in senso trasversale e, successivamente, in senso longitudinale.


Sempre in senso longitudinale, la si taglia ancora per ridurre lo spessore. 


Se il cucciolo ha già sviluppato la presa a pinza, si può usare il taglio sicuro a cubetti. 

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