come capire che il neonato è pronto per lo svezzamento

Come capire che il neonato è pronto per lo svezzamento

Introduzione

Come capire che il neonato è pronto per lo svezzamento? Ecco una delle classiche domande da un milione di dollari per i neo genitori. 


In questo articolo, potrai trovare la risposta a questo importantissimo interrogativo. 


Per comprendere ancora meglio i passi da fare per avviare in maniera serena il percorso di alimentazione complementare a richiesta del tuo bimbo, puoi scoprire il videocorso “Autosvezzamento pratico, facile e senza stress”, curato dalla Dottoressa Federica Dell’Oro, biologa nutrizionista (lo puoi trovare alla fine del paragrafo).


Ho aggiunto anche un indice, così da darti modo, se ti interessa una particolare sfaccettatura dell’argomento, di approfondirlo semplicemente cliccando sul titolo del paragrafo corrispondente.


Per ulteriori contenuti dedicati al benessere e allo sviluppo del tuo cucciolo, puoi venirmi a trovare su Instagram sul profilo @drsilva.com_official.

Quando iniziare l’autosvezzamento: i segnali a cui fare attenzione

Tutti i neo genitori si pongono domande su come capire che il neonato è pronto per lo svezzamento. 


Rispondere in maniera scientifica è cruciale in quanto, come ricordato in questo articoloiniziare troppo presto, per esempio a 5 mesi, comporta diversi rischi. 


Nelle prossime righe, vediamo uno per uno i segnali a cui fare attenzione e davanti ai quali è possibile dire che sì, il cucciolo è pronto per approcciare cibi solidi e diversi dal latte materno o formulato.


Spoiler: sono quattro e per partire con l'autosvezzamento devono essere tutti presenti. 


come capire che il neonato è pronto per lo svezzamento

Perdita del riflesso di estrusione

Tra i segnali che permettono di capire che il neonato è pronto per l’autosvezzamento rientra la perdita del riflesso di estrusione.


Di cosa si tratta? Di un riflesso arcaico temporaneo.


 Il riflesso di estrusione consiste in un movimento involontario della lingua avente il fine di favorire la suzione e di contrastare l’ingresso in bocca di alimenti solidi o semi solidi.


Compare attorno alla trentaduesima settimana di gravidanza e inizia a regredire quando il cucciolo ha circa 5 mesi. 


Come capire se l’ha perso? Un trucco semplice e utile prevede di avvicinare alla bocca del piccolo un cucchiaino da caffè vuoto. 


Se il neonato tira fuori la lingua, significa che il riflesso persiste ancora.


Un esempio spesso chiamato in causa quando si parla di riflesso di estrusione non perso è quello dei neonati di 3 - 4 mesi che respingono con la lingua il cucchiaio di omogeneizzato che viene loro proposto (questa abitudine, nei decenni passati, era purtroppo molto diffusa).

Interesse per il cibo consumato da mamma e papà

Quando ci si chiede come capire che il neonato è pronto per l’autosvezzamento e ci si fanno domande sui tempi, è bene ricordare che, in linea di massima, i requisiti di cui stiamo parlando maturano attorno ai 6 mesi (fino a quel momento, l’OMS consiglia l’allattamento esclusivo come opzione per il nutrimento del piccolo).


Nel caso dell’interesse per il cibo consumato da mamma e papà, parliamo di un segnale che può presentarsi anche prima, soprattutto se si ha l’abitudine di tenere il piccolo vicino fin dai primissimi mesi durante la preparazione dei pasti o il loro consumo.


Premettendo il fatto che l’interesse non è dovuto a fame ma a imitazione del comportamento del caregiver, ricordo che, come accennato nel primo paragrafo, questo segnale da solo non basta. 


Per avere la certezza di dare il via all’autosvezzamento nel momento giusto, devono essere presenti anche tutti quelli citati in questo contenuto. 

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Capacità di mantenere la posizione seduta con supporti minimi

Proseguendo con l’elenco dei criteri da monitorare quando ci si chiede come capire che il neonato è pronto per lo svezzamento, citiamo la capacità di mantenere la posizione seduta con l’aiuto di supporti minimi.


Il seggiolone da solo va benissimo. Come rammentato in questo articolo, deve essere caratterizzato da peculiarità specifiche. Ecco quali:


  • Schienale dritto, essenziale per prevenire il rischio di soffocamento;
  • poggiapiedi regolabile, così da evitare che i piedi del piccolo siano a penzoloni (è necessario che appoggino in modo che il bimbo mantenga sia le anche, sia le ginocchia flesse ad angolo retto);
  • cintura anteriore.
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Padronanza della presa palmare

Il quarto requisito a cui fare riferimento nel momento in cui ci si pone la domanda “Come capire che il neonato è pronto per lo svezzamento?” è la padronanza della presa palmare.


A circa 6 mesi, il piccolo è in grado, coinvolgendo anche il palmo, che è ormai capace di chiudere a pugno, di tenere gli oggetti tra mignolo, anulare e medio. 


Tra i 7 e gli 8, coinvolge pure le altre dita, così come il gomito e la spalla. 


Si tratta del periodo ideale per proporre cibi tagliati a bastoncino, caratterizzati, come già accennato, da uno spessore simile a quello dell’indice della mano della mamma.


Per amor di precisione, ricordo che lo sviluppo della presa a pinza comincia attorno ai 9 mesi con l’oppposizione tra il pollice e la falange inferiore dell’indice.


Con il raggiungimento di questo traguardo, che viene perfezionato verso gli 11 - 12 mesi con il coinvolgimento della falange superiore dell’indice, si può partire con la proposta di alimenti tagliati a pezzi piccoli e meno allungati. 

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