Cosa comprare per lo svezzamento
Introduzione
Già pochi mesi dopo la nascita del loro piccolo, tutti i neo genitori si chiedono cosa comprare per lo svezzamento.
Dato che, fin dalla gravidanza, si viene letteralmente investiti da campagne di marketing martellanti che mostrano tutto come strettamente necessario, può essere difficile rispondere a questa domanda.
Per aiutarti a chiarire i dubbi, ho preparato questo articolo.
Come vedi, prima è presente un indice, inserito per aiutarti a fruire meglio del contenuto.
Ti interessa una particolare angolazione del tema? Non devi fare altro che cliccare sul titolo del paragrafo dedicato e iniziare a leggere.
Se il tuo desiderio è fare un viaggio completo alla scoperta del mondo, a dir poco affascinante, dell’alimentazione complementare a richiesta, puoi dare un’occhiata al videocorso “Autosvezzamento pratico, facile e senza stress”, accessibile alla fine del paragrafo e curato dalla biologa nutrizionista del team DrSilva, Federica Dell’Oro.
Puoi anche, se vuoi, venirmi a trovare su Instagram al profilo @drsilva.com_official!
Svezzamento: cosa serve davvero?
Quando ci si chiede cosa comprare per lo svezzamento, è necessario rammentare, come sottolineato dalla Dottoressa Dell’Oro nel videocorso, che all’inizio non è necessario acquistare particolari utensili.
Se il seggiolone ha un vassoio, può bastare quello per dare modo al piccolo di vivere un’esperienza tattile e manipolativa piacevole con i primi assaggi.
Che peculiarità deve avere il seggiolone perfetto? Ecco le principali:
- Avere lo schienale dritto e non reclinato, dettaglio fondamentale ai fini della prevenzione del rischio di soffocamento;
- poggiapiedi con altezza regolabile, essenziali per evitare che i piedi del piccolo siano a penzoloni. Devono anzi appoggiare in modo che le anche e le ginocchia siano flesse a 90°;
- cintura di contenimento anteriore.
La presenza del già citato vassoio è a discrezione del genitore.
Se si decide di orientarsi verso un seggiolone che ne è provvisto, è importante accertarsi che non il piano del vassoio non sia troppo alto.
Nei frangenti in cui il vassoio non è presente, inizialmente si può optare per il piano del tavolo come punto di riferimento dell’esperienza tattile con i primi assaggi.
Questi ultimi, come ho ricordato nell’articolo che puoi leggere qui, con il tempo si fanno più consistenti, arrivando a formare un vero e proprio pasto.
Nel momento in cui si raggiunge la tappa appena menzionata, è necessario acquistare i piatti. Che caratteristiche devono avere? Scopriamolo nel prossimo paragrafo.
Cosa comprare per il neonato in autosvezzamento: la scelta dei piatti
La scelta dei piatti in autosvezzamento dovrebbe orientarsi verso soluzioni non in plastica.
Il motivo? La presenza di sostanze tossiche, ossia gli interferenti endocrini (in questo articolo, nel paragrafo dedicato ai piatti e alle posate in autosvezzamento, si spiega bene cosa sono).
Nel momento in cui ci si chiede cosa comprare per lo svezzamento, è opportuno scegliere piatti in materiali come il bambù o il silicone alimentare.
Un consiglio utile? Acquistare sia piatti scomposti, ideali per pasti in cui le fonti di carboidrati, proteine e fibre sono presentate separate, sia piatti con un unico spazio, perfetti per paste, risotti, cereali risottati.
Autosvezzamento: quali posate utilizzare?
All’inizio dell’autosvezzamento, le posate non sono per forza necessarie (fatta eccezione per piatti specifici come le creme di verdura). Si può decidere di usarle, ricordando sempre di dare modo al piccolo di manipolare il cibo.
Quali scegliere? Vanno bene le posate in silicone ma, come sottolinea la Dottoressa Dell’Oro nel suo videocorso, il top quando ci si domanda cosa compare per lo svezzamento sono quelle in acciaio con manico in plastica di spessore consistente.
Oltre a essere prive di interferenti endocrini, hanno l’oggettivo pro di essere semplici da afferrare per il bimbo.
Come offrire l'acqua in svezzamento
Un altro capitolo di grande importanza in merito a cosa comprare per lo svezzamento riguarda gli utensili per l’offerta dell’acqua.
Premettendo il fatto che, a inizio autosvezzamento, l’acqua non serve in quanto la maggior parte dei nutrienti arrivano dal latte materno o formulato, è bene inserire comunque gli strumenti che permettono di assumerla, in modo da aiutare il piccolo a familiarizzare con essi.
Da evitare sono i biberon e i bicchieri con beccuccio. Ottimi, invece, i bicchierini in silicone o le tazzine in ceramica, da preferire a quelle in vetro.
Quando si fa il punto della situazione su cosa comprare per il neonato per aiutarlo a bere è bene includere orientare il proprio shopping verso l’acquisto di una bella borraccia in acciaio con coperchio che si trasforma in bicchierino, preziosa quando ci si trova fuori casa.
In fase di acquisto della borraccia, è bene accertarsi che sia dotata di cannuccia, perfetta quando il bambino è un po’ più grande e consigliata dagli esperti come la Dottoressa Dell’Oro (a differenza del beccuccio).
Le bavaglie da acquistare per il bambino in autosvezzamento
Una domanda molto frequente quando si fa il punto su cosa comprare per lo svezzamento riguarda le bavaglie.
Se possibile, è il caso di non considerare quelle con le maniche, comode ma potenzialmente caratterizzate dalla presenza di sostanze tossiche.
Non sono bandite, ma è meglio utilizzarle in occasioni sporadiche, per esempio quando si va al ristorante.
La soluzione migliore sono materiali sulla cui sicurezza non ci sono dubbi. Un esempio? Il bambù organico.