Singhiozzo del neonato: quali sono le cause e i rimedi?
Il singhiozzo del neonato solitamente è una condizione benigna e momentanea che passa da sola. Solitamente è collegato all'apparato di digestione del piccolo, ma se dura da più ore è un segnale da non sottovalutare.
Quando è occasionale può essere risolto in qualche modo? Scopri le cause e i rimedi efficaci per risolvere questo disagio del neonato.
Cos'è il singhiozzo del neonato
Il singhiozzo neonatale è un movimento involontario dovuto alla contrazione del diaframma e degli altri muscoli respiratori accessori. Questa contrazione porta ad una chiusura delle corde vocali producendo il classico suono del singhiozzo con una cadenza ritmica che varia dai 15 ai 40 episodi al minuto. È curioso sapere che il termine deriva dal latino singultus, ossia “emettere un singolo suono” (da singuli) oppure “contrazione della gola” (da sim-glutus).
Ma perché si manifesta?
Il singhiozzo è un meccanismo controllato da un circuito nervoso che coinvolge:
- Nervo frenico: innerva il diaframma;
- Nervo vago: X nervo cranico;
- Nervo glosso-faringeo: IX nervo cranico;
- Nervi intercostali: innervano la muscolatura respiratoria accessoria.

Cause del singhiozzo del neonato
Abbiamo detto che il singhiozzo è dovuto alla contrazione del diaframma e una delle principali cause di disturbo per questo muscolo è l’irritazione dello stomaco. Questo stato è spesso associato a difficoltà digestive e disturbi gastrointestinali nel neonato.
Solitamente, il singhiozzo si manifesta più spesso in bambini che digeriscono male il latte.
Dunque, il singhiozzo risulta essere un segnale di possibili difficoltà digestive e di reflusso gastroesofageo a seguito delle poppate.
Quali sono i rimedi al singhiozzo del neonato?
La presenza di eventuali disturbi gastrici o contratture del diaframma sono materia dell’osteopata pediatrico che riesce a valutarne le cause e a trattare la muscolatura respiratoria.
Il singhiozzo è un segnale, non una patologia, dunque sarà possibile migliorare la situazione andando a verificare e risolvere i problemi di digestione e i disturbi gastrointestinali con:
- Giuste accortezze: alimentazione materna, eventuale tipologia di biberon e tettarella, posizione del bambino, massaggio alla pancia, ecc
- Trattamenti osteopatici.

Singhiozzo del neonato: quando preoccuparsi?
Ci sono due tipi di singhiozzo: quello transitorio e quello persistente.
Singhiozzo occasionale
Nella maggior parte dei casi, gli episodi di singhiozzo durano pochi minuti si risolvono spontaneamente. In questi casi il neonato non mostra segni di fastidio.
Può succedere che il singhiozzo scompaia in seguito al classico “ruttino”, ricordandoci ancora quanto le difficoltà digestive siano collegate a questi episodi.
Dunque, il singhiozzo occasionale e transitorio è una fase momentanea che non deve destare particolari preoccupazioni in quanto non rappresenta nulla di grave.
È consigliabile, però, contattare il proprio pediatra se si manifestano diversi disturbi gastrointestinali o se è unito a tosse, rigurgiti e difficoltà respiratorie.
Singhiozzo persistente
Se però questo disturbo è particolarmente duraturo o associato anche ad altri sintomi insoliti. È importante rivolgersi al proprio pediatra, soprattutto quando il singhiozzo dura diverse ore o addirittura giorni.
Infatti, questo potrebbe essere segno di patologie importanti quali lesioni del sistema nervoso, irritazioni del nervo frenico o problematiche metaboliche.

Dunque, nella maggior parte dei casi il singhiozzo è una situazione transitoria dovuta a delle irritazioni dello stomaco e difficoltà digestive. Nonostante non debba destare preoccupazione, si tratta comunque di una situazione di disagio e fastidio per il neonato che può causare disturbi e irritabilità. Per questo motivo ho deciso di offrirti la possibilità di scoprire delle informazioni importantissime per prevenire e curare le problematiche legate alla digestione del tuo piccolo. Il mio corso "Prevenzione e Cura di Coliche, dischezia, stipsi e Reflusso" parte da consigli per prevenire questi disturbi già dalla gravidanza fino alle tecniche di massaggio da poter effettuare sul pancino del tuo bimbo.