Salmone affumicato in gravidanza: si può mangiare o no?
Introduzione
Se sei incinta, senza dubbio ti sarai già fatta delle domande in merito all’alimentazione.
Ti sei mai chiesta, per esempio, se il salmone affumicato in gravidanza si può mangiare?
Nelle prossime righe, puoi trovare la risposta.
Per un viaggio verso la nascita ancora più completo e consapevole, ti consiglio di entrare in Academy per accedere a tutti i migliori videocorsi per supportare la tua salute in gravidanza (corso preparto multidisciplinare, pavimento pelvico, allattamento, alimentazione, pilates, ecc) e lo sviluppo del tuo bimbo (sviluppo motorio, linguaggio, cognitivo, autosvezzamento, disostruzione pediatrica, ecc.).
Si può mangiare il salmone affumicato in gravidanza?
Il salmone affumicato in gravidanza andrebbe evitato.
Il motivo è legato al fatto che la tecnica di conservazione dell’affumicatura, che prevede l’esposizione del prodotto alimentare al legno che fuma o in combustione, quando avviene a freddo riduce il rischio di contaminazione da parte di patogeni come la Listeria monocytogenes, ma non lo elimina totalmente.
I motivi per cui il salmone può essere contaminato dal batterio sono diversi.
Presenza del patogeno nell’acqua dopo il pesce viene allevato.
Contaminazione durante la macellazione o nel corso della procedura di conservazione.
Doveroso è sottolineare la capacità della Listeria di riprodursi anche a temperature molto basse.

Cosa sapere sulla listeriosi in gravidanza
La listeriosi è l’infezione provocata dal patogeno Listeria monocytogenes, il principale rischio derivante dal mangiare salmone affumicato in gravidanza.
Questo batterio, isolato per la prima volta nel 1926, è un patogeno Gram-positivo in grado di riprodursi a diverse temperature.
Caratterizzato dalla presenza di lunghi flagelli che ne favoriscono la mobilità, si può trovare nell’intestino di molti animali e anche in quello dell’uomo.
Gli alimenti crudi sono a fortissimo rischio di contaminazione (compresi, come sopra accennato, quelli refrigerati).
Il salmone affumicato a freddo, vietato in gravidanza, è uno degli alimenti dove lo si trova con maggior frequenza.
Da citare sono anche i formaggi freschi con pasta molle, quelli erborinati, il latte non pastorizzato.
Nella popolazione generale, le manifestazioni della listeriosi sono molto rare (parliamo di circa 1-2 casi/milione di persone).
Il decorso può rivelarsi grave quando l’infezione coinvolge categorie di pazienti considerate fragili.
Se contratta in gravidanza, la listeriosi può causare aborto, MEF (morte endouterina fetali), parto prima del termine.
Altri patogeni presenti nel salmone affumicato a freddo
Oltre alla Listeria, nel salmone affumicato a freddo è possibile trovare altri patogeni. Ecco i principali:
Salmonella
Botulino
:Anisakis
Stafilococchi
Chiarita questa premessa, nelle prossime righe vediamo la risposta a un altro interrogativo molto diffuso sul salmone in gravidanza.
Il salmone affumicato in gravidanza causa la toxoplasmosi?
Il salmone affumicato in gravidanza non è una potenziale causa di toxoplasmosi.
L’infezione provocata dal protozoo Toxoplasma gondii, forse la più conosciuta tossinfezione pericolosa in gravidanza, è il risultato dell’assunzione di alimenti contaminati da feci di gatto dove il protozoo è presente.
Tra i cibi pericolosi per via del rischio di toxoplasmosi troviamo la frutta e la verdura crude e non adeguatamente lavate, la carne cruda o poco cotta, i salumi non cotti, i frutti di mare e i molluschi crudi.
Come mangiare il salmone in gravidanza in sicurezza?
Se il salmone affumicato in gravidanza è da bandire, non si può dire lo stesso per quello regolarmente cotto.
Facendo attenzione all’apporto calorico, lo si può includere tra le fonti di proteine animali e grassi buoni da includere nella dieta.
Cruciale, inoltre, è che sia fresco.
Il salmone cotto e tenuto in frigorifero per più di un giorno non è infatti sicuro per le donne in attesa.

Idee per ricette
Al posto del salmone affumicato in gravidanza si può consumare quello cotto - attenzione, a più di 70°C rigorosamente - e sbizzarrirsi con diverse ricette.
Ecco alcune idee:
Salmone cotto in crosta di pane, piatto ideale per riciclare gli avanzi;
pasta integrale al salmone;
salmone alla mediterranea con pomodorini (in questo caso, per non esagerare con l’apporto di sale, è bene evitare di aggiungere i capperi).
Salmone affumicato cotto: ecco cosa sapere
Nelle righe precedenti, abbiamo parlato di affumicatura a freddo.
Esiste anche l’alternativa opposta, ossia quella dell’ affumicatura a caldo, che espone l’alimento a temperature fino agli 80°C.
Viene utilizzato sempre il legno - dalla quercia, alla betulla, al salice - con un processo di cottura che può durare dalle poche ore alle diverse settimane (il sapore finale è decisamente meno delicato rispetto a quello che caratterizza il salmone affumicato a freddo).
In questo caso, il consumo in gravidanza è sicuro.
Per amor di precisione, è il caso di ricordare che, in Italia, è molto difficile trovare il salmone affumicato a caldo.
Il prodotto, invece, è molto diffuso nei Paesi del nord.
Ho mangiato salmone affumicato in gravidanza: cosa succede?

Chiarito che il salmone affumicato in gravidanza - affumicato a crudo - è da evitare, è naturale chiedersi come comportarsi se lo si consuma, evenienza frequente quando non si sa ancora di essere in gravidanza.
Prima cosa: niente panico!
Fai innanzitutto ai sintomi.
Ricorda che si può avere a che fare con:
Listeriosi invasiva, che va a colpire il sistema nervoso centrale e la cui sintomatologia si palesa circa 3 settimane dopo il contatto con il patogeno;
listeriosi gastroenterica: come è chiaro, vengono coinvolti lo stomaco e l’intestino. I sintomi si manifestano dopo circa 72 ore ore dal contatto con il patogeno.
Se sperimenti sintomi come febbre, tremore, dolore muscolare, diarrea e vomito, contatta tempestivamente il tuo curante.
Questo professionista valuterà, sulla base del quadro clinico, se procedere con gli accertamenti diagnostici, che prevedono l’esecuzione di un prelievo di sangue o di liquido amniotico, materiale biologico che verrà poi messo in coltura per vedere se si verifica lo sviluppo della Listeria.