Pancia dura in gravidanza: cause e cosa fare
Introduzione
Pancia dura in gravidanza: è normale? Quali sono le cause e cosa bisogna fare?
Se queste domande stanno affollando la tua mente, le prossime righe sono per te.
Ecco alcune cose che dovresti sapere prima di iniziare a leggerle:
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A questo punto, ti aspetto nei prossimi paragrafi.
È normale avere la pancia dura in gravidanza?
Chiedersi se sia normale avere la pancia dura in gravidanza è più che naturale.
Essenziale, come in tutti i casi in cui si parla di dolce attesa, è guardare alla globalità della situazione.
Nelle settimane che precedono la dodicesima, è possibile avere a che fare con una percezione di leggera durezza localizzata nella parte superiore dell’addome.
La pancia dura in alto in gravidanza è spesso da attribuire al progesterone.
L’ormone in questione annovera, tra i suoi effetti sull’organismo della mamma, anche il rallentamento del transito intestinale.
In questo caso, per rendere la situazione meno fastidiosa è opportuno ottimizzare l’idratazione e cercare di fare piccoli pasti ma frequenti.
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Pancia dura in gravidanza primo trimestre: altre cause
Esistono altre cause da considerare quando si parla di pancia dura in gravidanza nel primo trimestre. Ecco le principali:
Allungamento dei legamenti rotondi che partono dal fondo dell'utero.
Aborto spontaneo.
Per prevenire la seconda evenienza, nelle donne con una storia medica di poliabortività lo specialista può prescrivere la supplementazione con progestinici nel corso del primo trimestre.
Pancia dura in gravidanza nel secondo trimestre
Può capitare di sentire la pancia dura in gravidanza anche nel secondo trimestre.
Tra le cause è possibile menzionare l’allungamento dei legamenti adiacenti all’utero.
Verso la quindicesima - sedicesima settimana di gravidanza, si può arrivare ad avvertire una sensazione affine a uno stiramento.
Da non trascurare è anche l'influenza degli sforzi fisici, dei movimenti fetali, della posizione del bambino in utero.
Nei frangenti in cui si ha a che fare con la pancia dura tra il quinto e il sesto mese, diventa particolarmente importante l’ascolto del corpo.
Essenziale è fare attenzione alla presenza di sintomi correlati come i dolori simili a quelli mestruali, le perdite vaginali, il bruciore mentre si urina.
Le manifestazioni appena menzionate possono essere il segno di un quadro di infezione urinaria, che necessita di una terapia antibiotica.
Pancia dura in gravidanza nono mese: ecco cosa sapere
Tra le cause della pancia dura in gravidanza verso la fine della gestazione rientrano le cosiddette contrazioni di Braxton Hicks.
Vere e proprie contrazioni preparatorie prive di carattere intermittente - le donne che le descrivono, parlano anche di pancia dura in gravidanza senza dolori - sono causate dall’azione dell’ossitocina, con lo scopo di rafforzare i muscoli dell’utero.
In quanto sporadiche e non interessate da un aumento di frequenza e intensità come le contrazioni preparatorie del travaglio, non sono un motivo per recarsi in ospedale.
In alcuni casi, possono provocare la perdita del tappo mucoso.
Quando preoccuparsi?
Sentire la pancia dura in gravidanza , come abbiamo appena visto, è spesso un’evenienza normale.
Non dimentichiamo che l’utero risponde ai cambiamenti della gestazione, aumento dimensionale del feto in primis, con momenti di contrattilità, essendo un organo muscolare cavo.
Esistono, però, delle circostanze in cui è bene allarmarsi e recarsi tempestivamente al pronto soccorso. Ecco le principali:
Insorgenza, nel corso del primo trimestre, di crampi intensi e perdite ematiche di colore rosso vivo in correlazione con la dolorabilità e la durezza della pancia.
Pancia dura associata, nel secondo trimestre, a contrazioni che si palesano più volte nel corso di una singola giornata.
Presenza di perdite vaginali maleodoranti.
Sensazione di prurito a livello vaginale e della vulva.
Chiariti questi aspetti, parliamo di rimedi nelle prossime righe.
Pancia dura in gravidanza: cosa fare?
Quando non sono presenti i sintomi elencati nel paragrafo precedente, la pancia dura in gravidanza non richiede alcun approccio risolutivo.
Nell’eventualità in cui gli eventi contrattili dovessero comunque rivelarsi fastidiosi, si può valutare, insieme con la figura professionale scelta per seguire la gravidanza, ostetrica o ginecologo che sia, la supplementazione di magnesio per rilassare la muscolatura uterina.
In casi di ipercontrattilità e conseguente sensazione frequente di pancia dura in gravidanza in donne con una storia clinica di parti prima del termine, il ginecologo può eseguire la cervicometria, esame che permette di misurare la lunghezza della cervice uterina, così da escludere l’eventualità di un nuovo parto prematuro.