Caffè in gravidanza: si può bere o no?
Introduzione
Se hai appena scoperto di essere incinta, saranno sicuramente tante le domande che affollano i tuoi pensieri.
Quasi sicuramente ti starai chiedendo se si può bere il caffè in gravidanza e se avrai modo, nei prossimi mesi, di portare avanti un’abitudine che da sempre caratterizza momenti come la mattina o la pausa delle 11 al lavoro.
Nelle prossime righe, troverai tutte le risposte, scientificamente provate, a questo interrogativo.
Nel frattempo, ci tengo a comunicarti alcune cose importanti:
Se sei alla ricerca di un percorso completo per chiarire tutti i dubbi sull’alimentazione in gravidanza, il videocorso verticale della Dottoressa Federica Dell’Oro, la nutrizionista della DrSilva Parent Academy, fa per te (lo puoi trovare cliccando sul pulsante alla fine del paragrafo).
Per prenotare una visita osteopatica con me online o in studio a Seregno, puoi contattarmi cliccando qui.
Sul profilo Instagram @drsilva.com_official, troverai una marea di altri contenuti che ti aiuteranno a vivere una dolce attesa serena e da protagonista.
Adesso non ti rimane che iniziare a leggere!
Caffè in gravidanza: sì o no?
Il caffè in gravidanza si può bere.
Ecco cosa indicano, per le gestanti, le principali linee guida:
300 mg di caffeina al giorno (raccomandazioni OMS)
200 mg quotidiani (indicazioni del Ministero della Salute italiano).
Come sicuramente saprai, questo composto chimico, classificabile come un alcaloide stimolante, non si trova solo nel caffè.
La caffeina, infatti, è presente anche nelle foglie di tè e nel cioccolato fondente (una barretta ne contiene circa 30 grammi).
Quante tazze di caffè in gravidanza?
Quando ci si regola sulle quantità giornaliere di caffè in gravidanza, è bene essere consapevoli del fatto che, in media, una tazzina di espresso da bar apporta 100 mg di caffeina.
Bevendone due al giorno, si raggiunge il dosaggio quotidiano raccomandato dagli esperti del Ministero della Salute.
Cosa fa la caffeina in gravidanza?
Nelle prossime righe, vediamo nel dettaglio cosa può provocare l’eccesso di caffè in gravidanza.
Caffè in gravidanza nel primo trimestre: cosa sapere sul rischio di aborto
Quando si tocca il tema dell’ assunzione del caffè in gravidanza, si sente spesso chiamare in causa anche l’argomento del rischio di aborto.
Da diversi decenni ormai, la scienza ha iniziato a parlare della caffeina annoverandola tra i fattori di rischio per l’aborto spontaneo.
Per lungo tempo, però, i risultati degli studi internazionali sono stati contrastanti.
Tra i lavori scientifici che hanno permesso di fare maggior chiarezza in merito è possibile citare questo studio prospettico di coorte pubblicato nel 2015 sulle pagine della rivista Human Reproduction.
Condotto da un team dell’Università di Boston, si è distinto per il fatto di rappresentare, nel periodo della pubblicazione, il più grande studio prospettico dedicato agli effetti della caffeina consumata nel periodo preconcezionale e sul rischio di aborto spontaneo.
Gli esperti hanno preso in esame i dati di 5132 donne danesi che avevano pianificato una gravidanza tra il 2007 e il 2010.
In questo campione, il consumo preconcezionale di caffeina non è risultato associato a rischio di aborto.
L’assunzione nel primo periodo della gravidanza, invece, è stata collegata a numeri ben diversi.
Guardando al range di assunzione compreso tra i 100 e i 199 mg/die, si parla di un rapporto di rischio superiore dell’1,62% rispetto a quantità inferiori ai 100 mg al giorno.
Caffè nel secondo e nel terzo trimestre di gravidanza
Nel secondo e nel terzo trimestre di gravidanza, esagerare con il caffè può comportare l’insorgenza di un fastidioso bruciore di stomaco , condizione peggiorata dal reflusso gastrico.
Si può bere il caffè decaffeinato in gravidanza?
Sull’ assunzione di caffè decaffeinato in gravidanza, le principali organizzazioni sanitarie internazionali non si sono espresse.
Di certo c’è che, rispetto al caffè tradizionale, la quantità di caffeina è molto più bassa.
Numeri alla mano, in una tazzina standard da bar se ne possono trovare circa 2 mg contro i 100 del caffè non decaffeinato.
Non bisogna però dimenticare che, per procedere all’estrazione della caffeina, si usa l’etilene, un solvente che viene successivamente eliminato con un trattamento a vapore.
Per mettere in primo piano il massimo scrupolo, è bene evitare di bere caffè decaffeinato in gravidanza, scegliendo, invece, quello tradizionale.
Disgusto per il caffè in gravidanza: è normale?
Ci sono mamme che, quando scoprono di essere in dolce attesa e devono regolarsi con la quantità di caffè in gravidanza, sentono la mancanza di quella tazzina in più che bevevano prima del test positivo.
Altre, invece, provano un vero e proprio disgusto quando lo sorseggiano o lo odorano. Tutto normale!
Queste alterazioni a carico dell’olfatto e del gusto, note tecnicamente come disosmia e disgeusia, sono frutto dell’aumento dei livelli di ormoni estrogeni.
Cosa bere la mattina a colazione in gravidanza?
Per rispettare le indicazioni relative alle quantità di caffè in gravidanza, può essere utile variare le proprie abitudini a colazione.
Se sei alla ricerca di un’idea su cosa bere al mattino al posto della classica tazza di caffè, puoi prendere in considerazione il latte di cocco.
Ottimo è anche il caffè d’orzo - attenzione: è controindicato in caso di celiachia - noto per i suoi benefici antinfiammatori e pro digestione.
Per altri spunti, ti invito a scoprire le ricette proposte dalla Dottoressa Federica Dell’Oro, che ha preparato, per chi sceglie il videocorso sull’alimentazione in gravidanza, un pdf con menù per tutte le stagioni. Cosa aspetti a scoprirli?