Guida alla dieta sana per i primi tre mesi di gravidanza
Introduzione
L’alimentazione sana nel primo trimestre di gravidanza è cruciale per il benessere del piccolo e della mamma.
Da quando la coppia si trova davanti al test di gravidanza positivo, diversi aspetti della quotidianità sono coinvolti in cambiamenti notevoli.
Tra questi, rientra ovviamente l’alimentazione materna.
Quali sono i consigli da seguire nel corso dei primi tre mesi di dolce attesa?
Se hai appena scoperto di aspettare un bimbo e ti stai ponendo domande in merito, il contenuto nelle prossime righe fa per te.
Come puoi vedere, l’ho corredato con un indice. Grazie ad esso avrai modo, se vorrai, di approfondire le specifiche angolazioni del tema.
Ti interessa un aspetto particolare? Non devi fare altro che cliccare sul titolo del paragrafo corrispondente e approfondire.
Se, finita la lettura, dovessero esserti rimasti dei dubbi, ti aspetto su Instagram.
Sarò felice di rispondere a qualsiasi tua domanda sia nei direct, sia nei commenti.
Ora non mi resta che augurarti una piacevole lettura, prenderti per mano e guidarti alla scoperta di un tema fondamentale per qualsiasi futura mamma.
Spoiler: lo farò con il supporto dei consigli di un’esperta, ossia la Dottoressa Federica Dell’Oro, biologa nutrizionista e curatrice di un fantastico videocorso sull’alimentazione in gravidanza che puoi trovare alla fine del paragrafo.
Cosa mangiare nel primo trimestre di gravidanza: i consigli della nutrizionista
Come specifica in questo video la Dottoressa Federica Dell’Oro, biologa nutrizionista esperta in alimentazione in gravidanza e in allattamento, all’inizio della dolce attesa il fabbisogno calorico giornaliero della futura mamma non cambia di molto.
Un mutamento c’è, ma è davvero blando. Parliamo, infatti, di circa 70 calorie in più al giorno, l’equivalente di un piccolo frutto.
Più che la quantità, però, conta la qualità.
Se, prima di rimanere incinta, la futura mamma seguiva un’alimentazione all’insegna della varietà e dell’equilibrio, può continuare su questa strada nel corso della gestazione.
In caso contrario, ossia in situazioni con un’alimentazione all’insegna delle cattive abitudini, l’inizio della gravidanza rappresenta un’occasione imperdibile per aggiustare il tiro.
Le scoperte scientifiche degli ultimi anni hanno portato alla luce il ruolo cruciale dell’alimentazione materna già prima dell’inizio della crescita del piccolo nel suo utero.
Le scelte a tavola della mamma influenzano tantissimo la salute del futuro bambino, impattando, sia positivamente sia negativamente, il benessere dell’adulto.
Si tratta del cosiddetto fetal programming.
Nel periodo che va dal concepimento al parto, hanno luogo dei cambiamenti dal punto di vista endocrinologico e metabolico che influiscono sul rischio di sviluppo, negli anni, di diverse patologie anche gravi.
Qualche esempio? Obesità, diabete, disturbi psichiatrici.
Non è affatto un caso che negli ultimi anni si insista molto - e menomale - sull’alimentazione sana nel primo trimestre di gravidanza.
Un motivo in più per porre l’accento sul fetal programming è legato al fatto che, quando lo si chiama in causa, si inquadra un percorso di carattere transgenerazionale.
Una mamma che segue un’alimentazione sana ed equilibrata durante la gravidanza non impatta positivamente solo sulla salute del cucciolo che porta in grembo ma, potenzialmente, anche sui suoi nipoti e sui pronipoti.
Alimentazione in gravidanza: le regole da seguire nei primi tre mesi
A questo punto, è naturale chiedersi quali siano i consigli concreti da seguire quando si parla di alimentazione sana nel primo trimestre di gravidanza.
Come già accennato, c’è una parola chiave su tutte da considerare: equilibrio.
Nessuna categoria di nutrienti deve essere esclusa dalla routine alimentare della futura mamma in attesa.
Ciò vuol dire, per esempio, non eliminare i carboidrati.
L’importante è scegliere le fonti giuste, focalizzandosi su cereali come il farro, il riso, la quinoa e l’orzo.
Per quanto riguarda le fonti proteiche, la Dottoressa Dell’Oro ricorda nel suo corso l’importanza di differenziarle.
Se possibile, infatti, è il caso di sceglierle sia di origine animale, sia di origine vegetale (in questa lunga guida trovi un paragrafo dedicato con maggiori dettagli).
Un aspetto fondamentale sul quale soffermarsi quando si parla di alimentazione sana nel primo trimestre di gravidanza riguarda il consumo di frutta e verdura.
Se possibile, è il caso di sceglierle di stagione e di cromie diverse.
Essenziali sono anche le fonti di grassi buoni - olio EVO, semi oleosi, olive, pesci grassi etc. - nutrienti con un ruolo decisivo anche nel periodo preconcezionale.
Ricordo altresì che - e la Dottoressa Dell’Oro lo ribadisce più volte nei capitolo dedicati del suo videocorso - nel momento in cui si valuta la programmazione di una gravidanza è essenziale mettere in primo piano tutti gli accorgimenti finalizzati alla prevenzione delle tossinfezioni.
Bando quindi a carni non cotte, uova crude, formaggi non sottoposti a processo di pastorizzazione.
L’importanza dell’assunzione di folati
Come accennato all’inizio dell’articolo, i primi mesi di gravidanza non comportano, a fronte di abitudini alimentari sane da parte della futura mamma, grandi cambiamenti a tavola rispetto al periodo preconcezionale.
C’è però un’eccezione: quella dei folati. Rispetto a prima della gravidanza, la loro assunzione deve essere incrementata.
Il motivo è molto importante e riguarda la prevenzione di anomalie a carico del tubo neurale del cucciolo e di una patologia gravissima come la spina bifida.
Le linee guida del Ministero della Salute e quelle delle altre società scientifiche impegnate nel migliorare la salute della mamma e del nascituro sono molto chiare: fin dall’inizio della gravidanza, è raccomandata la supplementazione di 0,4 mg/die di acido folico.
Il dosaggio in questione va considerato come un’aggiunta rispetto a quanto assunto attraverso gli alimenti.
L’integrazione va portata avanti per tutto il primo trimestre, punto di svolta per quanto riguarda il completamento della formazione del sistema nervoso del cucciolo.
In casi specifici - che devono essere attenzionati a livello medico - l’assunzione di acido folico a inizio gravidanza deve essere portata avanti considerando dosaggi maggiori.
Bevande da ridurre o da mettere al bando
Concludo ricordando l’importanza di ridurre, fin dall’inizio della gestazione, l’apporto di caffeina.
Per un’alimentazione sana nel primo trimestre di gravidanza - e non solo - bisognerebbe mantenersi entro i 300 mg al giorno, ricordando che non esiste, come fonte, solo la tazzina al bancone del bar.
Pollice verso totale per l’alcol, non solo nel primo trimestre ma per tutta la durata della gravidanza.