Nausea in gravidanza, bruciore di stomaco e reflusso
Introduzione
Nausea in gravidanza: in queste tre parole, è racchiuso un mondo.
Parliamo infatti di un disturbo frequente durante la gestazione e di un’evenienza che spaventa spesso le donne che stanno pensando di avere un bambino o che sono all’inizio del viaggio della dolce attesa.
Come gestirla grazie alla dieta? Se ti stai facendo questa domanda, l’articolo che hai appena iniziato a leggere fa per te.
Ho deciso di introdurlo con un indice così da darti modo, se vorrai, di approfondire le varie sfaccettature dell’argomento.
Per farlo, dovrai semplicemente cliccare sul titolo del paragrafo che ti interessa.
Attenzione: nell’articolo, parlerò anche di altre due problematiche tipiche della dolce attesa, ossia il reflusso gastrico e il bruciore di stomaco, mettendo sempre in primo piano dritte per gestirle al meglio con la dieta.
L’alimentazione, come ben si sa, può essere considerata tra i principali rimedi contro la nausea in gravidanza, ma va approcciata con le giuste informazioni scientifiche.
Ecco perché, nell’articolo, darò spazio ai consigli della Dottoressa Federica Dell’Oro, biologa nutrizionista e curatrice del fantastico videocorso dedicato all’alimentazione in gravidanza e in allattamento che trovi alla fine del paragrafo.
Se dovessi avere bisogno di ulteriori informazioni, puoi venirmi a trovare anche su Instagram sul profilo @drisilva.com_official.
Adesso, come amo dire, bando alle ciance: entriamo nel vivo dell’azione!
Nausea e bruciore di stomaco in gravidanza: cause e consigli alimentari
Nausea in gravidanza e bruciore di stomaco: come gestire al meglio queste due evenienze con l’aiuto dell’alimentazione?
Prima di entrare nel vivo della risposta a questa domanda, vediamo un attimo, per comprendere la situazione, le peculiarità dei disturbi in questione.
Nel caso della nausea, si parla di quello che, in alcuni casi, è uno dei primi sintomi di gravidanza.
Tende a comparire, in linea di massima, tra la quinta e l’ottava settimana. Attorno alla nona, giunge al picco.
I fattori che la provocano sono diversi. Nel corso del tempo, è stato possibile notare che la nausea in gravidanza è più frequente fra le donne che hanno parenti strette - per esempio le madri - che hanno avuto a che fare con questa criticità.
Se, nel corso della prima gravidanza, la mamma ha sofferto di nausee, è molto probabile che sperimenti la stessa situazione in quelle successive.
Nel corso degli anni, è stato possibile notare che non tutte le future mamme con livelli alti di beta-HCG, evenienza che, per esempio, caratterizza le gravidanze gemellari, soffrono di nausea.
Nelle situazioni in cui la nausea permane anche dopo il primo trimestre, si ha a che fare con un quadro di iperemesi gravidica, situazione che può rivelarsi spesso invalidante.
Cosa dire, invece, del bruciore di stomaco e del reflusso? Che si tratta di evenienze tipiche della seconda parte della dolce attesa.
Nella maggior parte dei casi, fanno la loro comparsa nel terzo trimestre, quando il peso dell’utero e del cucciolo preme sullo stomaco della mamma.
Eliminare totalmente i loro sintomi non è possibile. Quello che si può indubbiamente fare è adottare alcuni accorgimenti alimentari per gestire il tutto.
Uno dei consigli della Dottoressa Federica Dell’Oro - per dritte più specifiche, puoi dare un’occhiata alla guida completa sull’alimentazione in gravidanza - vede in primo piano il fatto di mangiare poco e spesso.
Non bisognerebbe mai riempire completamente lo stomaco e far passare troppo tempo tra un pasto principale/spuntino e l’altro.
Guardando al caso specifico dei disturbi del primo trimestre ricordo che, nell’elenco degli alimenti contro la nausea in gravidanza, rientrano i cibi secchi, da avere sempre a portata di mano.
I crackers e i grissini, spesso consigliati in questi frangenti, sono troppo calorici.
Molto meglio il pane carasau o il pane guttiau, una sua variante caratterizzata dall’aggiunta di olio e sale.
Quest’ultimo ingrediente è un vero e proprio toccasana contro la nausea in gravidanza.
Le future mamme che soffrono di nausea in gravidanza al mattino, possono dare il via alla giornata con una tisana a base di zenzero, rizoma dalla forte efficacia antiemetica, e limone.
Esistono anche integratori 100% zenzero. Prima di procedere con la loro assunzione, è opportuno consultarsi con il curante di fiducia.
Bruciore di stomaco e reflusso a fine gravidanza: gli accorgimenti a tavola
Quali sono, invece, gli accorgimenti che è meglio adottare a tavola per alleviare i sintomi del bruciore di stomaco e del reflusso a fine gravidanza? Innanzitutto, è bene mangiare poco ai pasti.
Molto utile è fare più spuntini e non esagerare con l’apporto di cibo la sera.
Dal momento che, quando ci si corica, la digestione peggiora, è consigliabile dormire con un doppio cuscino e sul fianco sinistro.
Con questi semplici espedienti, la sintomatologia del reflusso dovrebbe migliorare, almeno nel corso della prima parte della nottata.
Quali sono i cibi da evitare?
Esistono dei cibi da evitare per attenuare il quadro sintomatologico della nausea in gravidanza (ma anche del bruciore di stomaco)? Assolutamente sì. In primo piano, troviamo quelli confezionati.
Per amor di precisione, mi preme ricordare che, a prescindere dalle problematiche trattate in questo articolo, il loro consumo andrebbe ridotto al minimo se si punta a seguire una dieta sana in gravidanza.
Il pesce confezionato - in gravidanza è meglio sceglierlo in vetro e non in latta ed evitare pesci di grandi dimensioni come il tonno, ricchi di mercurio - per esempio, è molto difficile da digerire alla fine della dolce attesa.
Attenzione: questo non vuol dire che si debba mettere da parte il pesce in generale.
Chi soffre di nausea in gravidanza, bruciore di stomaco o reflusso, può orientarsi verso cotture home made e semplici.
Ottimo è il pesce al vapore, ma anche quello cotto in padella con poco olio.
Il condimento dovrebbe essere aggiunto a crudo. I lipidi in cottura, infatti, possono rendere difficoltosa la digestione.
Sempre per evitare questa conseguenza, a fine gravidanza è bene evitare i soffritti.
Per insaporire i piatti che si portano in tavola, si può preparare un finto soffritto usando l’acqua calda e aggiungere l’olio solo a fine cottura.
Come gestire l'idratazione
In gravidanza - e non solo - bere acqua è vitale. Come molte mamme sanno, farlo con la nausea e il bruciore di stomaco è tutto tranne che facile.
Per fortuna, si può risolvere il problema con gli espedienti giusti.
Uno dei principali prevede il fatto di consumare l’acqua a piccoli sorsi, meglio se non troppo vicini ai pasti.
A tavola, è opportuno consumare giusto la quantità d’acqua necessaria per deglutire bene gli alimenti.
Nel corso della giornata, ribadisco, è opportuno idratarsi a piccoli sorsi. L’acqua, infatti, occupa spazio nello stomaco, provocando, di conseguenza, difficoltà nel processo di digestione.
Il ruolo dell'osteopata
Con l’aumento delle dimensioni del piccolo e la crescita della pancia, è normale che la futura mamma sperimenti una sgradevole sensazione di compressione a livello della zona intestinale.
La stessa cosa accade in corrispondenza dello stomaco, con conseguente acuirsi della sintomatologia del reflusso e del bruciore gastrico.
Per migliorare questa situazione, si può contattare un osteopata specializzato.
Il professionista in questione ha le competenze per migliorare, grazie a trattamenti mirati, la biomeccanica costale e la mobilità del diaframma.
La conseguente riduzione della compressione a livello dello stomaco influisce positivamente sulla sintomatologia del bruciore e sulla qualità della digestione.
Per scoprire le tecniche applicate durante il trattamento, puoi guardare il video qui sotto che mi vede lavorare su una futura mamma ai tempi incinta di nove mesi.