trentasettesima settimana di gravidanza

TRENTASETTESIMA SETTIMANA DI GRAVIDANZA: conto alla rovescia verso il parto

Introduzione

Sei alla trentasettesima settimana di gravidanza e l’appuntamento al buio più importante della tua vita è dietro l’angolo! In questo periodo, il tuo bimbo è grande come una bella zucca.


In questo articolo, ti prenderò per mano e ti aiuterò a scoprire i principali cambiamenti e i consigli di benessere che ti miglioreranno la vita nelle ultime settimane prima del parto.

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37 settimane di gravidanza: quanti mesi sono?

trentasettesima settimana di gravidanza

Durante la trentasettesima settimana di gravidanza sei nel nono mese, compreso fra 35+1 e l’inizio della quarantesima settimana.

I sintomi della trentasettesima settimana di gravidanza

Durante la trentasettesima settimana di gravidanza, nel corso della quale il liquido amniotico si rinnova ogni 3 ore circa, ti fanno compagnia diversi sintomi.


Tra questi rientrano le contrazioni di Braxton-Hicks, o false contrazioni.


Si verificano con uno scopo ben preciso, ossia quello di rinforzare le pareti dell’utero in vista di quello che sarà il travaglio vero e proprio.


A differenza delle contrazioni del travaglio effettivo, non sono dolorose, ma provocano una sensazione di fastidio.


Inoltre, durano dai 30 ai 60 secondi e non crescono di intensità.

trentasettesima settimana di gravidanza

Un altro possibile sintomo della trentasettesima settimana di gravidanza è la perdita del tappo mucoso.


Evenienza riconoscibile innanzitutto grazie all’osservazione del muco, che si presenta con un colore tendente al giallastro e con un aspetto gelatinoso, può essere accompagnata anche da piccole perdite ematiche.


Causata da diversi fattori, che vanno dai cambiamenti che riguardano la composizione del muco cervicale fino alle modificazioni del collo dell’utero, la perdita del tappo mucoso non è sinonimo di parto imminente.


Si verifica, in ogni caso, verso il termine della gestazione, a partire, generalmente, dalla trentaseiesima settimana di gravidanza.

Proseguendo nel nostro piccolo viaggio alla scoperta di quello che accade durante la trentasettesima settimana di gravidanza e dell’universo dei sintomi, non possiamo non citare il mal di schiena.


Conseguenza sia del carico sulla zona lombare, sia dell’azione, ormai profonda, degli ormoni estrogeni e della relaxina, che aumentano la flessibilità di muscoli e legamenti per preparare il tuo corpo all’impegno del travaglio, è motivo di forte disagio in questo periodo.


Continua a usare un cuscino specifico per la dolce attesa quando ti corichi - per allattare il tuo piccolo dovrai comprarne un altro - e fatti seguire in maniera specifica da un osteopata.


Il cuscino per dormire in gravidanza è prezioso anche per combattere l’insonnia , problematica frequente alla trentasettesima settimana di gravidanza sia per il peso del pancione, sia per il fastidio provocato dai crampi, per non parlare del bisogno di urinare più spesso a causa della pressione dell’utero sulla vescica.


Dedicati anche a esercizi per lo scarico della schiena, che ti saranno utilissimi per avvicinarti alla gestione delle posizioni libere in travaglio.

Cercando informazioni sulla trentasettesima settimana di gravidanza, magari su qualche forum dedicato alla maternità, avrai sicuramente letto della sindrome del nido.


Altro sintomo tipico di queste ultime settimane prima del parto, vede la mamma pulire con molta attenzione la casa, in modo da renderla perfetta in attesa dell’arrivo del neonato.


Come confermato da diversi studi nel corso degli anni, è un comportamento che ha specifiche ragioni evolutive e che ci accomuna agli altri mammiferi in natura, che dedicano tempo e impegno a preparare un luogo sicuro per la prole in arrivo.


Per la coppia genitoriale, la sindrome del nido che si vive durante la trentasettesima settimana di gravidanza ha anche il vantaggio di cementare il legame e di prepararsi assieme ad accogliere il più grande cambiamento della vita.

trentasettesima settimana di gravidanza

Voglio partorire a 37 settimane: è possibile?

Anche se con la trentasettesima settimana di gravidanza non si parla più di prematurità, a meno che non ci siano condizioni cliniche molto gravi in corso, tra cui la gestosi, si arriva al termine di gravidanza e si aspetta l’inizio spontaneo del travaglio.


Al massimo, in tale periodo, si ragiona insieme con l’ostetrica di metodi naturali per stimolarlo.


Considera, in ogni caso, che il parto che avviene spontaneamente dalle tre settimane prima alle 2-3 dopo il termine è assolutamente normale.

Quanti kg a 37 settimane?

trentasettesima settimana di gravidanza

Alla trentasettesima settimana di gravidanza una mamma ha preso, in media, dai 9 ai 13 kg.


Tieni conto di questo valore nel monitoraggio del tuo stato di salute, ma non considerarlo come unico indicatore.

Come è cresciuto il feto alla trentasettesima settimana di gravidanza?

Alla trentasettesima settimana di gravidanza, il tuo bambino, in media, è lungo poco meno di 50 cm e pesa circa 2,9 kg.


Si tratta, come sempre, di stime di massima, che non sono l’unico dato sul quale focalizzarsi per monitorare la salute fetale.


In questo periodo, i cambiamenti più rilevanti riguardano l’aumento delle riserve di grasso.


Il piccolo, ogni giorno, acquisisce circa una trentina di grammi di massa corporea.


Nel periodo della trentasettesima settimana di gravidanza, circa il 15% del suo peso è costituito da depositi di grasso.


Il loro ruolo è essenziale ai fini della termoregolazione, che rimarrà comunque non perfetta ancora per un po’, dopo la nascita.

trentasettesima settimana di gravidanza

Nei giorni della trentasettesima settimana di gravidanza, il feto perde man mano la lanugine che ne ricopre il corpo.


Lo stesso accade con la vernice caseosa.


Sempre in questo periodo, anche grazie alle contrazioni di Braxton-Hicks, il feto, se già in posizione cefalica, sposta la testa in direzione della parte inferiore del bacino.


In una posizione oggettivamente scomoda, il piccolo alla trentasettesima settimana di gravidanza passa parecchio tempo a dormire per raccogliere le forze in vista della nascita e, quando si muove, si fa sentire con particolare forza.

Quali esami fare a 37 settimane di gravidanza?

Nel corso della trentasettesima settimana di gravidanza, puoi monitorare il tuo benessere e quello del tuo piccolo con i seguenti esami:


Continua ovviamente con gli appuntamenti periodici con la tua ostetrica di fiducia. In caso di anomalie, sarà la prima a raccomandarti l’esecuzione di un’ecografia. 

Cosa mangiare a 37 settimane di gravidanza?

Continua, ora che sei alla trentasettesima settimana di gravidanza, a seguire le indicazioni che hai considerato fino ad ora per quanto riguarda l’alimentazione.


Il top è la dieta mediterranea con la sua abbondanza di verdure di stagione, cereali integrali - cerca di variare, includendo alternative come il miglio, il sorgo, il teff, il riso, il farro, l’avena etc. - proteine ad alto valore biologico e grassi buoni.

trentasettesima settimana di gravidanza

Ecco l’elenco degli alimenti che devi continuare, fino al parto, a evitare:


  • Frutta e verdura crude e non lavate passandole sotto l’acqua corrente e strofinandole bene, unico modo per staccare le uova del Toxoplasma gondii.

  • Affettati crudi (puoi mangiare, con moderazione, solo prosciutto cotto, bologna, fesa di tacchino).

  • Pesce e carne crudi o poco cotti.

  • Formaggi erborinati crudi o poco cotti e formaggi a latte crudo a stagionatura rapida.

  • Uova crude e non pastorizzate.

Per prevenire le coliche neonatali , che non sono affatto fisiologiche ma, come ci ricorda questo studio del 2018, associate spesso a un quadro di infiammazione intestinale neonatale, metti al bando cibi pro-infiammatori come farine raffinate, carni lavorate, dolciumi, latticini, fonti di grassi trans.


Ha senso farlo già dalla dolce attesa - sì, anche alla trentasettesima settimana di gravidanza - in quanto la colonizzazione batterica dell’intestino del piccolo avviene già nel corso della vita fetale.

Quali sport fare?

Anche se alla trentasettesima settimana di gravidanza la stanchezza è tanta e il corpo è messo a dura prova, non smettere di fare movimento.


In questo periodo, tutto è mirato a favorire l’apertura del bacino in vista del travaglio.


Ottima a tal proposito è la posizione yoga della ghirlanda - Malasana- che permette di lavorare molto pure sull’apertura coxo-femorale.


Come si esegue?


Partendo dalla posizione eretta con le gambe unite.


Da qui, ci si abbassa fino a raggiungere la posizione accovacciata, molto utile in travaglio perché permette di sfruttare la forza di gravità.


Prova pure il Pilates che, con esercizi propedeutici di respirazione diaframmatica come quelli che vedi nel video qui sotto, aiuta ad allenare il pavimento pelvico coinvolgendo il muscolo trasverso profondo.

Quando non ti dedichi alla pratica, regalati una passeggiata.


Camminare alla trentasettesima settimana di gravidanza è un toccasana contro i crampi alle gambe - anche l’osteopatia aiuta tanto - e aiuta a migliorare umore e circolazione. 

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