Valigia del parto
Introduzione
La preparazione della valigia del parto è indubbiamente uno dei momenti più emozionanti per qualsiasi futura mamma.
Quando si chiama in causa questa parentesi meravigliosa, però, è altrettanto importante soffermarsi su cosa mettere dentro, sul periodo migliore per iniziare e, per esempio, sulla differenza tra valigia per il parto naturale e valigia in caso di cesareo.
Se questi interrogativi affollano la tua mente, l’articolo nelle prossime righe ti darà le risposte!
Prima di iniziare, ti lascio alcune info utili:
- per iniziare al meglio il viaggio della dolce attesa, ti consiglio di dare un'occhiata al videocorso preparto multidisciplinare , pensato per te dalla Dottoressa Maria Chiara Alvisi, l' ostetrica del Centro Yule .
- Puoi trovarci anche su Instagram col profilo @drsilva.com_official
Borsa del parto, un'alleata speciale della futura mamma
Come specificato da Maria Chiara Alvisi, ostetrica indipendente dal 2013, in questo video, la valigia del parto altro non è che l’alleata che permette alla futura mamma di portare con sé tutti gli oggetti di uso quotidiano richiesti nei giorni che precedono e seguono l’arrivo del cucciolo nel mondo.
Il suo contenuto, come accennato nelle righe precedenti, può cambiare. Il principale discriminante è il luogo dove si sceglie di partorire.
Quando iniziare la preparazione
La preparazione della valigia del parto è un cruccio di tutte le future mamme: c’è chi guarda come si sono mosse le amiche e chi, invece, segue tempi tutti suoi.
Di base, è opportuno averla pronta per le ultime settimane di gravidanza, senza lasciarsi prendere dalla fretta e dall’ansia.
In molti casi, quando si inizia a preparare la borsa del parto può capitare di pensare “Ok, il momento della nascita è lontano”.
Non bisogna lasciarsi ingannare: può infatti capitare che la gravidanza si concluda in anticipo e, parliamoci chiaro, arrivare all’inizio del travaglio e in prossimità del parto senza la borsa pronta può rivelarsi a dir poco problematico!
Cosa mettere dentro
Eccoci nel cuore dell’argomento di questo contenuto: cosa mettere nella valigia del parto? Un aspetto nodale da sottolineare riguarda il fatto che, a prescindere dal luogo scelto per mettere al mondo il proprio cucciolo, è fondamentale portare in valigia oggetti che aiutino a sentirsi bene esattamente come se si fosse tra le mura rassicuranti e accoglienti di casa.
Nell’elenco non devono mancare, per esempio, snack da mangiucchiare durante il travaglio, ma anche succhi per idratarsi e, nel contempo, fare scorta di zuccheri.
Bisogna pensare anche al futuro papà - il cui aiuto è basilare sia durante il travaglio sia nelle fasi del parto - e portare qualcosa da mangiare e da bere pure per lui. Un doveroso cenno va dedicato anche alla borsa dell’acqua calda.
Come ricordato sempre dalla Dottoressa Alvisi nel video qui sotto - che ti invito a guardare per iniziare a toglierti qualche dubbio su come gestire il dolore durante il travaglio e il parto attraverso posizioni e altri espedienti - l’applicazione della borsa dell’acqua calda può rivelarsi preziosa per tenere sotto controllo gli stimoli dolorosi durante le varie fasi del travaglio.
Cosa dire in merito agli indumenti? Che non esistono criteri scritti sulla pietra ai quali attenersi. L’unico aspetto da non dimenticare riguarda la comodità.
Nulla di strano, dato che parliamo dell’abbigliamento che si indosserà durante il travaglio.
Fondamentale è sentirsi a proprio agio. Un parametro che si può prendere in considerazione è quello degli abiti con i quali ci si trova bene quando si fanno le faccende in casa.
Un punto importante da considerare riguarda il fatto che, se si sceglie di partorire in ospedale, si avrà a che fare con degli sbalzi termici non indifferenti.
Il travaglio, infatti, è un lavoro del corpo; alla luce di ciò, è normale avere a che fare sia con vampate e sudori, sia con veri e propri brividi di freddo.
Ciò vuol dire che, quando si prepara la valigia del parto, è utile inserire calzettoni di lana, pile, ma anche qualche canottiera e altri capi di abbigliamento leggeri.
Molto utili possono rivelarsi anche le ciabatte da doccia.
Quando si è in ospedale per partorire, infatti, è normale entrare e uscire di frequente dall’acqua; l’utilizzo localizzato del doccino, infatti, è una delle principali soluzioni per tenere sotto controllo il dolore del travaglio, senza dimenticare le situazioni in cui si ha a che fare con la vasca da parto.
Si potrebbe andare avanti ancora molto a elencare le dritte su cosa mettere nella valigia del parto!
Se si decide di far dare alla luce il proprio cucciolo in ospedale o in casa maternità, è opportuno portare con sé i referti della gravidanza - ecografie, esami delle urine ed esami ematici - e i documenti della mamma.
Cosa mettere in borsa, invece, per il proprio piccolo in arrivo? Ecco qualche consiglio (da valutare poi sulla base delle indicazioni date dalla struttura scelta):
- Body a manica lunga o corta a seconda della stagione;
- tutine in lana o in cinigia;
- cappellini;
- bavaglini;
- una copertina di lana o di cotone.
Da non dimenticare, infine, è il cuscino per l'allattamento.
Valigia per il parto cesareo e per quello naturale: cosa cambia?
Ci sono differenze tra valigia per il parto cesareo e valigia per il parto naturale? Se si sa già che si verrà sottoposte a un taglio cesareo, bisogna farsi trovare pronte a dover passare qualche ora ricoverate prima dell’ingresso effettivo in sala operatoria.
Un libro, una bella playlist rilassante su Spotify, l’uncinetto per realizzare qualcosa di speciale per il proprio cucciolo: sono diverse le cose che è utile avere con sé per passare un tempo all’insegna del benessere in attesa di essere sottoposte all'intervento.
Valigia per il parto: come farla in base alla stagione e al clima
Anche la stagione e il clima contano tanto quando si parla dei criteri di preparazione della valigia per il parto.
Nei casi in cui si partorisce in ospedale, la temperatura è generalmente opposta rispetto a quella esterna: d’estate c’è l’aria condizionata molto alta, d’inverno, invece, vale lo stesso per il riscaldamento.
Chiarito questo aspetto, è bene non trascurare il fatto che, una volta avvenuto il parto, si avrà a che che fare con le lochiazioni, nome tecnico per le perdite che iniziano dopo la nascita del piccolo e che consistono nella fuoriuscita di liquidi fetali e residui placentari ed epiteliali, e che sarà spesso necessario avere il seno a disposizione.
In virtù di quanto appena specificato, può essere utile portare con sé delle camicie da notte aperte davanti. Chiaramente non si tratta di un’indicazione stringente: se si preferisce indossare un pigiama con pantaloni morbidi, va benissimo.
Valigia per il parto in casa
Prepararsi per il parto in casa non implica in concreto il riempimento di una borsa ma, più che altro, l’attenzione ad alcuni aspetti che rendono la casa adatta a ospitare un evento magico come la nascita.
Tra questi rientra il ricorso a teli bianchi, fondamentali per coprire mobili e altri spazi dell’abitazione. Per farsi un’idea di quello che serve di preciso, è utile consultarsi con la propria ostetrica di fiducia.