Si può mangiare il tonno in scatola in gravidanza?
Introduzione
Il test è finalmente positivo: sei incinta!
Da questo momento in poi, nella tua vita cambia tutto e iniziano ad affacciarsi pensieri e domande.
Molte di queste riguardano l’alimentazione.
Sono certo che, da quando hai scoperto di essere in dolce attesa, tu ti sia chiesta almeno una volta se si può mangiare il tonno in scatola in gravidanza.
Nelle prossime righe, troverai la risposta a questo e ad altri interrogativi legati all’alimentazione nei mesi dell’attesa.
Prima, però, ci tengo a farti sapere quanto segue:
Alla fine di questo e degli altri paragrafi, trovi il videocorso dedicato all’alimentazione in gravidanza e in allattamento, un percorso curato e tenuto dalla Dottoressa Federica Dell’Oro, la nutrizionista della DrSilva Parent Academy.
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A questo punto, non mi rimane che augurarti una buona lettura!
Posso mangiare il tonno in scatola in gravidanza?
Il tonno in scatola in gravidanza non è vietato in maniera tassativa.
Non si tratta, però, di un alimento da consumare assiduamente. Come mai?
Presenza di mercurio
I pesci di grandi dimensioni, e il tonno è uno dei principali, sono caratterizzati dalla presenza di quantità importanti di metilmercurio, la forma organica del mercurio, nonché la più dannosa per la salute.
Ciò accade perché, essendo predatori in testa alla catena alimentare, lo accumulano nel corpo quando ingeriscono prede a loro volta contaminate.
Tra i rischi dell’esposizione al mercurio in gravidanza rientra, come evidenziato anche in questo studio pubblicato nel 2014, il maggior rischio che il nascituro abbia a che fare, in età infantile, con la diagnosi di ADHD.
Il rischio sussiste anche quando i livelli di mercurio a cui è esposto il feto sono bassi.
Possibile presenza di interferenti endocrini
Un altro motivo per cui il tonno in scatola in gravidanza è un alimento da consumare con massima moderazione riguarda la possibile presenza, nelle latte, di interferenti endocrini.
Contaminanti che, come ricordano gli esperti della Fondazione Veronesi, hanno la capacità di legarsi ai recettori di diversi tipi di ormoni, tra cui quelli tiroidei, in caso di esposizione in gravidanza possono causare, nel corso dei successivi anni di vita del piccolo, problemi all’apparato riproduttivo e al sistema immunitario.
Per evitare queste conseguenze, si può optare per il tonno in vetro.
Eccessiva quantità di sale
Fare attenzione a non esagerare con l’assunzione di tonno in scatola in gravidanza è importante anche perché si tratta di un prodotto caratterizzato da un’alta quantità di sale.
Esagerare con il suo apporto aumenta il rischio di ritenzione idrica e di sbalzi pressori.
Il tonno in scatola in gravidanza è potenziale causa di toxoplasmosi?
La risposta è no: consumare tonno in scatola in gravidanza non aumenta il rischio di toxoplasmosi.
Gli alimenti da evitare per prevenire questa tossinfezione comprendono la carne cruda o poco cotta e gli alimenti di origine vegetale crudi e non adeguatamente lavati.
Quante volte a settimana si può mangiare tonno in scatola in gravidanza?
Come più volte ricordato, l’assunzione di tonno in scatola in gravidanza dovrebbe essere ridotta al minimo.
Una volta ogni due settimane va bene.
Per le restanti porzioni di pesce consigliate in gravidanza - ⅔ volte a settimana - è meglio preferire altri pesci.
Che pesce non mangiare in gravidanza?
A parte la situazione del crudo e delle porzioni cotte ma conservate in frigorifero da più di un giorno, in gravidanza non ci sono casi in cui il pesce è vietato .
Come più volte ricordato, a fronte di una situazione di previa cottura, si deve ragionare nell’ottica della moderazione.
Ciò vale sia quando si parla di tonno in scatola in gravidanza sia quando, invece, si ha a che fare con altri grandi predatori del mare come il pesce spada e la ricciola.