perdite gialle in gravidanza

Perdite gialle in gravidanza: a cosa sono dovute e quando preoccuparsi

Introduzione

Sei incinta e hai notato perdite gialle in gravidanza

 
 Non sei la sola. 


Tantissime future mamme si trovano in questa situazione. 


Nelle prossime righe, potrai scoprire cosa la provoca e quando preoccuparsi.

perdite gialle in gravidanza

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È normale avere perdite gialle in gravidanza?

Le perdite gialle in gravidanza possono essere, in alcuni casi, normali. 


In altri, invece, sono degne di attenzione con diversi livelli di gravità. Continua a leggere per saperne di più!

Piccole perdite gialle in gravidanza: le cause nel primo trimestre

perdite gialle in gravidanza

Una donna in gravidanza ha a che fare con diverse tipologie di perdite.


Tra queste è possibile citare le perdite rosate, che si palesano 3 - 4 giorni prima rispetto all’arrivo previsto del flusso mestruale e sono causate dall’impianto dell’embrione, giunto allo stato di blastocisti, nell’endometrio.


Quando, invece, ci si trova davanti a perdite gialle in gravidanza nel corso del primo trimestre, la causa riguarda quasi sempre un aspetto: il cambiamento dell’assetto ormonale tipico della gestazione.


In particolare, le perdite gialle in gravidanza sono una delle conseguenze dell’aumento dei livelli di progesterone.


Questo ormone che ha lo scopo di favorire l’impianto dell’embrione a livello endometriale.

I suoi livelli crescono arrivando a quadruplicare dall’inizio della gravidanza fino al primo trimestre.


Tra gli effetti che questo provoca sull’organismo rientra il rilassamento dei muscoli lisci dell’uretra.


A peggiorare la situazione possono contribuire quadri di lesioni, risalenti a precedenti parti vaginali, delle fibre che costituiscono il muscolo pubococcigeo.


Quest’ultimo circonda l’uretra è ha un ruolo fondamentale nel controllo volontario dello stimolo alla minzione.

Perdite gialle in gravidanza secondo trimestre: ecco cosa sapere

perdite gialle in gravidanza

Le perdite gialle in gravidanza, come già accennato, possono avere differenti cause.


A partire dal secondo trimestre avanzato, quando si nota la carta igienica gialla, alla base possono esserci delle perdite di urina.


Questa situazione si può per fortuna prevenire.


In che modo?


Contattando, già da prima della gravidanza, un’ostetrica esperta in pavimento pelvico.


Quando si parla di questa zona del corpo, ossia l’insieme di fasci e muscoli che chiude nella parte bassa la cavità addomino-pelvica, il ruolo decisivo dell’allenamento mirato in vista del parto.

Un altro aspetto di massima importanza riguardante la prevenzione delle perdite gialle in gravidanza causate dalla ridotta continenza urinaria è il controllo dell’aumento ponderale.


Ecco alcuni consigli - che molto probabilmente fanno già parte della tua quotidianità - in grado di fare la differenza:


  • Segui una dieta di tipo mediterraneo;

  • fai movimento fisico: camminata, yoga e Pilates sono tre attività a basso impatto perfette per la donna in dolce attesa;

  • a cadenza mensile, controlla i valori della glicemia.

Perdite gialle in gravidanza nel terzo trimestre

Le perdite gialle in gravidanza di consistenza acquosa possono, quando si palesano nel terzo trimestre, essere segno di una fuoriuscita del liquido amniotico.


Come ho ricordato in questo articolo, si tratta quasi sempre di una rottura alta.


Cosa fare? 


Indossare un assorbente di spessore importante e attendere circa 30 minuti. 


Se è particolarmente intriso, vuol dire che molto probabilmente è avvenuta una rottura del sacco.


Non essendo il liquido trasparente, è opportuno recarsi tempestivamente in pronto soccorso.

Quali perdite sono preoccupanti in gravidanza?

Le perdite vaginali in gravidanza accompagnate da sintomi come il bruciore, il prurito intimo e il cattivo odore sono un’evenienza che merita attenzione. 


La causa, in tali circostanze, è spesso un’infezione.


Nello specifico, si può parlare di quadri di Ureaplasma urealyticum o di clamidia.


Un’altra possibile causa patologica delle perdite gialle in gravidanza è la tricomoniasi.


Infezione provocata dal protozoo flagellato Thricomonas vaginalis - è quella vaginale più diffusa in generale - quando viene contratta in gravidanza può aumentare, come sottolineano anche gli esperti dell’Istituto Superiore di Sanità (ISS), il rischio di parto pretermine.

Come ricordato nelle righe precedenti, le perdite gialle in gravidanza al momento della rottura delle acque sono una situazione che deve mettere in allarme.


In condizioni fisiologiche, infatti, il liquido amniotico è trasparente - o di colore giallo chiaro - e inodore.

Cosa fare subito?

Davanti alle perdite gialle in gravidanza accompagnate da prurito, odore sgradevole e bruciore, la cosa migliore da fare è ovviamente contattare il proprio ginecologo di fiducia (queste righe non sostituiscono il suo parere).


Sarà il suddetto specialista a scegliere il percorso di cura giusto - nel caso della clamidia non complicata, si parla di farmaci come l'eritromicina - onde prevenire complicanze come il parto pretermine e il basso peso alla nascita.


In caso di rottura delle acque, il liquido amniotico giallo scuro e le eventuali tracce di meconio, le prime feci del neonato, rappresentano un fattore per cui recarsi tempestivamente al pronto soccorso.

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