perché non dare l'acqua prima dei sei mesi

Perché non dare l'acqua prima dei sei mesi?

Introduzione

Sono tantissimi i neo genitori che si domandano perché non dare l’acqua prima dei sei mesi al neonato.


Se stai leggendo queste righe, vuol dire che ti hanno sconsigliato di evitare, per i primi sei mesi di vita del tuo bimbo, di somministrargli acqua e tisane. 


Come mai si tratta di un’abitudine errata? Nelle prossime righe di questo articolo, risponderò a questa domanda.


Il contenuto, come puoi vedere, è preceduto da un indice, inserito per darti modo di approfondire le sfaccettature dell’argomento con un semplice click sui titoli dei paragrafi.


Ti invito anche a scoprire, per un viaggio completo e affascinante alla scoperta dei segreti dell’alimentazione sana nella primissima infanzia, il videocorso dedicato all’autosvezzamento curato dalla Dottoressa Federica Dell’Oro, la biologa nutrizionista della DrSilva Academy (è accessibile dal pulsante alla fine del paragrafo).


Se, invece, ti interessano contenuti inerenti lo sviluppo del tuo piccolo, ti aspetto sul profilo Instagram @drsilva.com_official.

Perché non dare l'acqua ai neonati?

La risposta alla domanda “Perché non dare l’acqua prima dei sei mesi?” è una: il fatto che il latte, sia esso di mamma o artificiale, contiene già una buona percentuale di acqua. 


Come sottolineato dalla Dottoressa Pilar Nannini, pediatra, in questo video, nel caso del latte materno si parla circa dell’85%.


Tutto l’apporto idrico necessario prima dei sei mesi, arriva quindi dal latte (non cambia nulla se il bimbo è allattato al seno, con la formula o in maniera mista).


Somministrando l’acqua al cucciolo prima dei sei mesi, si rischia di riempire eccessivamente il suo piccolo stomaco, dando spazio, di fatto, a un falso senso di sazietà. 


Si apre così la strada a un duplice problema: da un lato, assumendo acqua, il cucciolo non prende peso in quanto mancano le calorie.


Dall'altro, data la richiesta inferiore del seno, diminuisce la produzione di latte.


Un altro importante aspetto da sottolineare quando ci si chiede perché non dare l’acqua prima dei sei mesi riguarda l’esposizione al rischio di sovraccarico dei reni. 

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Tisane ai neonati: sì o no?

Chiarito il perché non dare l’acqua prima dei sei mesi, è naturale farsi domande anche sulle tisane.


Vale la stessa indicazione ricordata nel paragrafo precedente. 


In questo caso, oltre all’aspetto sopra ricordato relativo alla ricchezza d’acqua del latte, già di suo sufficiente, va rammentato il fatto che molte tisane sono caratterizzate dalla presenza di zuccheri (come si può leggere in questo articolo, la loro somministrazione è da mettere al bando fino ai due anni).


Da non dimenticare è che, in diverse tisane, si possono trovare coloranti e insaporitori artificiali, additivi non specifici per i neonati (per questi motivi, negli ultimi decenni numerosi prodotti sono stati ritirati dal commercio).


Ecco perché, se ci si sente consigliare dalle nonne di somministrare la camomilla per calmare il bambino che ha le coliche, è sempre bene dire no.


Per quanto riguarda le coliche, alla loro prevenzione - che si può iniziare già in gravidanza - e alla cura, ho dedicato il videocorso che puoi scoprire cliccando sul pulsante alla fine del paragrafo.


In questo video, puoi vedere un case history concreto di cura delle coliche e di risoluzione di un quadro di stipsi/stitichezza in un neonato di 3 mesi.

Quando dare l'acqua ad un neonato?

Abbiamo spiegato chiaramente perché non dare l’acqua prima dei sei mesi e come mai è cruciale fare lo stesso con le tisane (i motivi, come puoi leggere nel paragrafo precedente, sono in parte differenti).


A questo punto, non resta che capire quando è opportuno iniziare a somministrare l’acqua al piccolo.


Dai 6 mesi in poi, spartiacque che, settimana più, settimana meno, segna l’inizio dell’autosvezzamento, l’acqua può essere tranquillamente introdotta nella routine alimentare del piccolo.


Attenzione: dato che, fino all’anno di vita, la maggior parte dell’apporto calorico arriva dal latte, la si può proporre durante i pasti più che altro per aiutare il piccolo a familiarizzare con gli strumenti che permettono bere (in questo articolo, puoi scoprire quali è meglio utilizzare).


Dall’anno in poi fino ai 3, come ricordano gli esperti della SINU (Società Italiana di Nutrizione Umana), l’apporto idrico ideale è di 1200 ml quotidiani, che devono provenire, oltre che dal latte e dall’acqua, anche da cibi che di quest’ultima sono ricchi.

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