La curva glicemica in gravidanza, nota anche con l'acronimo CGT (Glucose Challenge Test), è un esame sul quale quasi tutte le mamme in attesa si fanno domande.

L’argomento è oggetto di curiosità e preoccupazioni anche sulla scia dei numerosi racconti che si sentono da amiche e parenti che hanno vissuto l’esperienza di questo esame.

Per aiutarti a chiarire le idee e a eliminare le paure normali quando non si conosce qualcosa, ho preparato questa guida completa. 

Alla fine di questo paragrafo, troverai anche un pulsante per accedere al videocorso preparto “Nascere e Rinascere Madre” , curato dall’ostetrica del team DrSilva, Dottoressa Maria Chiara Alvisi.

Si tratta di un percorso ricco di informazioni e consigli utili su come prepararti al meglio al giorno della nascita del tuo cucciolo.

Per iniziare già da ora a scoprire come seguirlo nel suo sviluppo motorio e come prevenire problematiche come le coliche gassose e le ragadi, puoi fare un giro sul profilo Instagram @drsilva.com_official. 

La curva glicemica in gravidanza è un esame che ha lo scopo di misurare la concentrazione dello zucchero nel sangue sia prima, sia dopo l’assunzione, da parte della mamma, di una soluzione glucosata (acqua con 75 grammi di glucosio puro).

Per monitorare la glicemia della gestante, si ricorre al prelievo del sangue.

L'esecuzione dell'esame è controindicata in caso di patologie acute in corso o se la mamma è convalescente da queste ultime.

La curva glicemica in gravidanza si esegue in orario mattutino. 

La glicemia della mamma viene misurata prima a digiuno e, successivamente, dopo un’ora e dopo due ore dall’assunzione della sopra citata soluzione glucosata.

Nell'intervallo di tempo fra i prelievi, la mamma deve stare seduta - si consiglia di portarsi un libro o della musica rilassante da ascoltare - non può mangiare e le è consentito bere piccole quantità d'acqua solo dopo 15 minuti dall'assunzione della soluzione.

In caso di insorgenza di episodi di vomito, l’esame va ripetuto in quanto il suo risultato non è attendibile.

La curva glicemica in gravidanza è obbligatoria? La risposta è negativa!

 Questo esame, di base indolore e privo di invasività, non si deve fare sempre .

Dato che, come ricorda in questo video la Dottoressa Alvisi, in passato il ricorso indiscriminato a questo esame ha portato a numerosi falsi positivi relativi al diabete gestazionale, le linee guida prevedono la sua esecuzione solo a fronte di fattori di rischio specifici.

Ecco quali sono:

• Storia clinica pre-gravidica di glicemia alta a digiuno (range compreso, per la maggior parte dei laboratori, tra 100 e 125 m/dl);

• età materna superiore ai 35 anni;

• precedenti gravidanze complicate dal diabete gestazionale;

• BMI prima della gravidanza con criteri da sovrappeso od obesità;

• anamnesi familiare caratterizzata da casi di diabete di tipo 2.

In assenza dei sopra menzionati fattori di rischio, la curva glicemica è raccomandata a fronte di:

• Aumento ponderale di più di 3 kg al mese;
• crescita del feto superiore al 90° percentile;
• aumento anomalo del liquido amniotico.

Doveroso è ricordare che, per quanto riguarda il momento della gestazione giusto per sottoporsi alla curva glicemica in gravidanza, le finestre di riferimento sono due.

La prima va dalla settimana 16 alla settimana 18. 

La seconda, invece dalla 24esima alla 28esima. 

Un aspetto importante sul quale soffermarsi riguarda i consigli su cosa mangiare il giorno prima di fare la curva glicemica in gravidanza.

Premettendo la necessità di presentarsi presso l’ambulatorio dove viene effettuato l’esame a digiuno da almeno 8 ore , ricordo che l’ultimo pasto prima della curva glicemica in gravidanza deve essere il più possibile equilibrato dal punto di vista nutrizionale. 

Essenziale, per esempio, è non eccedere con l’apporto di carboidrati. 

Per il resto, valgono le medesime regole da seguire per un’alimentazione sana in gravidanza.

A meno che non ci siano specifiche indicazioni mediche, dopo l’esecuzione dell’esame è possibile continuare ad alimentarsi normalmente.

Vanno ovviamente seguite le cautele finalizzate alla prevenzione delle tossinfezioni (nel videocorso dedicato all'alimentazione in gravidanza, tenuto dalla nutrizionista Dottoressa Federica Dell'Oro, puoi scoprirle tutte).

Più che di come ci si sente dopo, quando si parla della curva glicemica in gravidanz a è il caso di discutere degli effetti collaterali che insorgono durante l’esame.

I principali, come ho già avuto modo di accennare, sono la nausea e gli episodi di vomito, in presenza dei quali è necessario interrompere l’esame e fissare un nuovo appuntamento. 

Un trucco da provare per prevenire la nausea quando ci si sottopone alla curva glicemica in gravidanza prevede il fatto di sorseggiare la soluzione glucosata.

Non è infatti necessario berla tutta d'un fiato.

Quali sono i valori ideali della curva glicemica in gravidanza ? Ecco i riferimenti in merito:

• Immediatamente subito dopo l’assunzione della soluzione glucosata: entro i 95 mg/dl;

• dopo un’ora dall’assunzione della soluzione: entro i 180 mg/dl;

• dopo due ore: i valori della glicemia ideali non dovrebbero superare i 155 mg/dl.

L’output dell’esame viene analizzato dal ginecologo che, a seconda del risultato, decide se la mamma può limitarsi a seguire una dietoterapia o se necessita anche della somministrazione di insulina.

In entrambi i casi, viene fornito un glucometro, insieme con le indicazioni temporali per il monitoraggio dei valori, così da costruire il diario della glicemia.

Cruciale è seguire le indicazioni mediche, in quanto il rischio di un diabete gestazionale scompensato vanno dalla gestosi (o preeclampsia), fino al peso eccessivo del neonato e alla distocia della spalla.

Per le mamme a rischio di sviluppo di diabete gestazionale, la curva glicemica in gravidanza fa parte degli esami gratuiti.

La si può effettuare anche in assenza di fattori di rischio (scelta sconsigliata). 

In questo caso, nelle strutture pubbliche si paga un ticket di massimo 36,15 euro, mentre nel privato vanno considerati costi tra i 100 e i 150 euro.