come rimuovere l'aggiunta di latte artificiale

Allattamento al seno: come rimuovere l'aggiunta di latte artificiale

Introduzione

Come rimuovere l’aggiunta di latte artificiale nel bambino allattato al seno?

Questa domanda è frequentissima tra le neo mamme.


Purtroppo, sono tante quelle che demordono pensando che sia impossibile riuscirci. 


Non è affatto vero e in questo articolo ti spiegherò perché!


Oltre alla risposta a questa preziosa domanda, troverai molto altro, ossia un vero e proprio percorso dedicato all’allattamento al seno: il videocorso “Al Profumo di Latte”, curato e tenuto per te dalla Dottoressa Maria Chiara Alvisi, l’ostetrica del team DrSilva e del Centro Yule.


Se, invece, stai cercando dritte su come prevenire e risolvere le coliche neonatali o su come seguire il tuo piccolo nel suo sviluppo motorio, il posto giusto è il mio profilo Instagram @drsilva.com_official

Eliminare l'aggiunta di latte artificiale è sempre possibile?

Prima di chiedersi come rimuovere l’aggiunta di latte artificiale, molte mamme si domandano se sia o meno possibile riuscirci sempre.


Come sottolineato in questo video dalla Dottoressa Alvisi, la risposta è affermativa.


Escludendo casi non fisiologici che necessitano di attenzione medica - tra questi è possibile comprendere l’ipoglicemia, così come il mancato recupero del calo fisiologico dopo due settimane o l’oliguria - quasi sempre è possibile intervenire su aspetti relativi alla qualità dell’attacco.

L'importanza della valutazione osteopatica

Per motivi che vanno dai mal posizionamenti in utero all'utilizzo, durante il parto, di strumenti come la ventosa, il piccolo può presentare contratture a livello del collo e della bocca che compromettono l’apertura ottimale di quest’ultima, impattando sulla suzione.


Il risultato? 


Una minor stimolazione del seno, con conseguente riduzione della produzione di latte e introduzione della formula artificiale.


Essenziale a tal proposito è intervenire fin dai primi giorni dopo la nascita con una valutazione osteopatica della qualità della suzione.


Sulla base dei risultati, l’osteopata esegue manipolazioni che permettono di risolvere le sopra citate contratture.


L’approccio osteopatico può rivelarsi provvidenziale anche in un altro caso in cui ci si domanda come eliminare l'aggiunta di latte artificiale.


Molto spesso, le mamme che si chiedono come rimuovere l’aggiunta di latte artificiale l’hanno integrata convinte di risolvere il problema della fame di un bambino tendente a piangere spesso.


Attenzione! Può capitare che la causa del pianto siano le coliche, fonte di forte sofferenza del piccolo a causa dell'intestino fortemente irritato.


Evenienze non fisiologiche, sono risolvibili innanzitutto, come puoi leggere qui, modificando l’alimentazione materna.


Per altri consigli su come debellarle e prevenirle, ti rimando al videocorso verticale che puoi scoprire cliccando sul pulsante subito qui sotto.

Come rimuovere l'aggiunta di latte artificiale: il ruolo dell'ostetrica

La risposta alla domanda “Come rimuovere l’aggiunta di latte artificiale? ” chiama in causa il prezioso aiuto dell’ ostetrica, professionista che, come ricordo spesso, lavora fianco a fianco con l’osteopata per migliorare la qualità dell’esperienza dell’allattamento al seno.


Ecco alcuni aspetti nei quali la sua consulenza può rivelarsi decisiva.

Le migliori posizioni per favorire l'attacco profondo

Le mamme che si chiedono come rimuovere l’aggiunta di latte artificiale possono fare riferimento, come già detto, al lavoro dell’osteopata sul miglioramento della qualità della suzione e ai consigli dell’ostetrica sulle posizioni che favoriscono l’attacco profondo.


Tra le più utili figura il biological nurturing


Cosa prevede? Che la mamma si metta in posizione seduta o semi sdraiata, opzione decisamente più comoda, con il cucciolo seduto sulle sue gambe.


I neonati più piccoli possono gestirla senza problemi mantenendo le gambine flesse. 


Il seno, quando si sceglie il biological nurturing, deve trovarsi davanti al naso del cucciolo.


La posizione in questione, che nei primissimi mesi richiede che la mamma sostenga il collo e la testa del piccolo, è particolarmente consigliata quando sono presenti contratture a carico della mandibola.

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Come utilizzare il tiralatte

Il tiralatte può rivelarsi un alleato prezioso delle mamme che stanno cercando di capire come rimuovere l’aggiunta di latte artificiale, passando dall'allattamento misto a quello al seno.


Il suo utilizzo può essere utile anche più volte al giorno (ecco una guida su come sceglierlo e usarlo al meglio).


Per ottenere il risultato sperato, ossia il ritorno all’allattamento esclusivo, è importante non lasciarsi prendere la mano con la quantità di formula offerta nelle ore serali.


Così facendo, si dà modo al seno di calibrare la produzione sulla base dell’aumentata richiesta. 

Come scalare la quantità di latte artificiale

Parallelamente, sarà possibile iniziare a scalare le aggiunte.


Attenzione: non è possibile farlo dall’oggi al domani!


Come specifica la Dottoressa Alvisi, uno schema utile da seguire quando ci si chiede come rimuovere l’aggiunta di latte artificiale prevede il fatto di proporre il biberon con quantità di latte prima stabili e successivamente decrescenti se il seno inizia a rispondere alle stimolazioni più frequenti e di qualità più alta.


Un errore da non fare è quello di dare, in questa fase delicatissima, biberon più diluiti. 


Così facendo, non si garantisce al cucciolo un apporto adeguato di nutrienti e si rischia di riempirgli lo stomaco d’acqua, con impatto negativo sulla sazietà.


Concludo rammentando l’importanza di evitare categoricamente il fai da te nell’aggiunta di latte artificiale.


La sua inclusione nella routine del neonato deve avvenire, come ricordato all’inizio dell’articolo, solo a fronte di una prescrizione medica e di specifiche necessità cliniche.


Da considerare come extrema ratio, come puoi vedere l’aggiunta di latte artificiale può essere rimossa (sì, anche se il tuo bimbo ha 4 - 5 mesi).


Il processo richiede, accanto agli accorgimenti menzionati in questi paragrafi, il monitoraggio costante dei segnali di sazietà e serenità del piccolo (colorito roseo, adeguato numero di pannolini bagnati ogni giorno etc.).

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