acqua da bere in gravidanza

Acqua da bere in gravidanza: guida per future mamme

Introduzione

Il test è positivo: inizia per te lo straordinario viaggio dell’attesa!


Saranno diversi, da ora in poi, gli aspetti a cui dovrai fare attenzione per proteggere la tua salute e quella del tuo piccolo.


Uno dei più importanti riguarda l’acqua da bere in gravidanza.


Quale scegliere? Quali sono le quantità consigliate?: ecco due fra le numerose domande su un tema complesso e ricco di sfaccettature.


Per aiutarti a comprenderle, ho preparato questa guida che ti consiglio di leggere e di tenere sempre a portata di mano in caso di dubbi nei prossimi mesi.

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Acqua in gravidanza: perché è importante

acqua da bere in gravidanza

Il tema dell’acqua da bere in gravidanza merita attenzione fin dalle primissime settimane di gestazione.


Come ricordano gli esperti della Fondazione Umberto Veronesi, una donna incinta dovrebbe aumentare di 350 ml, rispetto al suo fabbisogno standard, la quantità di acqua assunta ogni giorno.


L’idratazione in gravidanza, infatti, è fondamentale innanzitutto perché contribuisce alla  formazione del liquido amniotico.


Una cosa che non tutti sanno è il fatto che il suo percorso di formazione inizia con la fecondazione.


Man mano che la gravidanza prosegue, il volume cresce.

Nei primi tempi della gestazione, è costituito soprattutto dal  plasma materno e dai liquidi filtrati dalle pareti dei vasi sanguigni di placenta e sacco amniotico.


Le cose cambiano  a partire dal secondo trimestre, quando comincia ad avere un ruolo sempre più rilevante l’ urina sterile che il feto espelle - e che può avvicinarsi, lato quantità, al litro al giorno verso il termine di gravidanza - nonché le sue secrezioni bronchiali e nasali.


Parlare della formazione del liquido amniotico, alla quale contribuiscono sia la mamma, sia il feto, vuol dire chiamare in causa un sistema chiuso.


Alla luce di ciò, è essenziale che vi sia il giusto equilibrio fra produzione ed eliminazione (non dimentichiamo che il feto ingerisce costantemente liquido amniotico, che viene successivamente assorbito dal suo intestino).

L’adeguata idratazione in gravidanza è cruciale anche per mantenere il benessere di mamma e feto quando si verificano evenienze come le nausee o l’iperemesi gravidica (vedremo meglio, nelle prossime righe, le conseguenze della disidratazione in gravidanza). 

Perché è fondamentale bere acqua in gravidanza per liquido amniotico?

acqua da bere in gravidanza

Nelle righe precedenti, abbiamo fatto cenno all’importanza dell’acqua da bere in gravidanza per via del suo contributo alla produzione di liquido amniotico.


Ecco in che modo quest’ultimo fa la sua parte per la salute del feto:


  • Protezione dai traumi;

  • creazione di un ambiente protetto favorevole alla sperimentazione dei primissimi movimenti;

  • protezione dalle infezioni.


Il liquido amniotico aiuta altresì a evitare che, crescendo, il feto arrivi a schiacciare il cordone ombelicale. 


Tra i suoi benefici è possibile chiamare in causa pure il ruolo nel processo di maturazione dei polmoni. 

Cosa sapere sull’oligoidramnios

L’ oligoidramnios, termine scientifico che indica le situazioni in cui il liquido amniotico è scarso, nel terzo trimestre può definirsi quasi fisiologico.


La situazione è diversa nel momento in cui i livelli di liquido amniotico sono scarsi nel primo e nel secondo trimestre.


Evenienza che ha alla base diverse cause, tra cui l’insufficiente assunzione di liquidi da parte della mamma, può impattare negativamente sulla crescita fetale, provocando anche malformazioni.


In alcuni casi, può essere causa di rottura prematura delle membrane.


Un’altra possibile causa alla base di tutto è la gestosi (o preeclampsia)

Quanta acqua bere in gravidanza?

Per gestire al meglio l’importantissima questione dell’acqua da bere in gravidanza, è bene avere chiare le linee guida relative alle quantità.


Premessa doverosa: trattandosi come appena detto di linee guida, si applicano alle gravide in generale (ogni caso specifico è a sé e merita attenzione da parte di figure come l’ostetrica e il nutrizionista).


Chiarito questo punto, ricordo che, secondo gli esperti dell’American College of Obstetricians & Gynecologists, una donna incinta dovrebbe bere, ogni giorno, dalle 64 alle 96 once d’acqua.


Quanta acqua si dovrebbe quindi bere in gravidanza (in litri)? Da 1,8 a 2,8 al dì.

Disidratazione in gravidanza: le possibili conseguenze

acqua da bere in gravidanza

Concentrarsi sulle adeguate quantità di acqua da bere in gravidanza è basilare in quanto la disidratazione rappresenta un fattore molto pericoloso per la salute di mamma e feto.


I suoi effetti sono stati più volte studiati dalla scienza.


Tra gli studi da menzionare è possibile chiamare in causa questo lavoro scientifico pubblicato nel 2021 e condotto da esperti attivi presso diverse realtà accademiche in Indonesia, tra cui la Bogor Agricultural University.


Dopo aver incluso nel campione 38 donne incinte al secondo trimestre, hanno scoperto che la disidratazione materna può essere collegata a basso peso alla nascita e a misure basse relative a circonferenza toracica e cranica.

Il rischio di infezioni urinarie

Un’altra conseguenza della disidratazione in gravidanza è l’aumento del rischio di infezioni alle vie urinarie.


La correlazione con lo scarso equilibrio idrico è frequente soprattutto nel primo trimestre quando, a causa delle nausee, si ha a che fare con una riduzione della frequenza di minzione e, di riflesso, con una maggior probabilità di contrarre infezioni urinarie.

Gli effetti degli squilibri elettrolitici

La disidratazione in gravidanza associata a iperemesi gravidica - condizione patologica che, in alcuni casi, può richiedere il ricovero della gestante - è causa dell’insorgenza di squilibri elettrolitici che, a loro volta, provocano crampi estremamente fastidiosi. 

Non riesco a bere acqua in gravidanza: cosa fare?

In alcuni casi, raggiungere il giusto apporto di acqua da bere in gravidanza può rivelarsi complesso.


Questo accade in diverse situazioni. 


Una delle più frequenti riguarda i momenti in cui il disagio della nausea prende il sopravvento.


In questo caso, il miglior modo per rendere l’idratazione gestibile prevede il fatto di assumere spesso piccole quantità d’acqua, evitando possibilmente quella fredda.


Se, invece, la difficoltà a bere acqua in gravidanza non ha nulla di patologico, la si può insaporire con un po’ di limone o considerare queste opzioni:


  • Succhi di frutta e/o verdura, rigorosamente senza zuccheri aggiunti;

  • zuppe;

  • minestre.


Metti al bando le bevande industriali zuccherate, che alterano ulteriormente il metabolismo degli zuccheri già compromesso in gravidanza.

Migliore acqua da bere in gravidanza: qual è?

acqua da bere in gravidanza

Qual è la migliore acqua da bere in gravidanza?


La risposta a questa domanda è fondamentale per la mamma in attesa che vuole essere serena relativamente a un aspetto chiave del benessere.


Inizio con una buona notizia: l’acqua del rubinetto va benissimo.


Può capitare che, in alcune zone d’Italia, sia caratterizzata da un fastidioso sapore di cloro (per avere specifiche sulla sua composizione, è possibile chiedere informazioni alla ASL locale).


No problem: basta versarla in una bottiglia in un bicchiere e lasciarla riposare per più o meno due ore.

Marche di acqua da bere in gravidanza

Ci sono delle marche migliori delle altre quando si parla di acqua da bere in gravidanza?


Al di là dei brand, è importante fare attenzione ad alcuni criteri. 


Ecco i principali:


  • L’acqua dovrebbe essere oligominerale e povera di sodio - < 20 mg/L - aspetto fondamentale per prevenire ritenzione idrica e ipertensione: tra i marchi più famosi da citare spicca l’Acqua Sant’Anna (no adv);

  • basso contenuto di nitrati (10 mg/L).


Un ulteriore consiglio prevede il fatto di focalizzarsi verso un’acqua con un buon contenuto di calcio - 350 mg/L - come la Lete (no adv).


In gravidanza, il fabbisogno di calcio è pari a 1000 mg quotidiani.


Questo minerale è prezioso in gravidanza sia per la crescita dello scheletro del feto, sia per il contributo alla regolarità della pressione arteriosa.

Cosa succede se si beve troppa acqua in gravidanza?

Abbiamo visto che, quando si parla di acqua da bere in gravidanza, è importante fare attenzione alle quantità durante la giornata.


Questa regola vale anche quando si ragiona di prevenzione dell’eccesso: la disidratazione in gravidanza è pericolosa, ma anche l’iperidratazione può provocare danni.


Tra le conseguenze spicca l’eccessiva diluizione del sangue che, a sua volta, provoca l’iponatriemia, ossia una riduzione non fisiologica dei livelli sierici di sodio (< 135 mEq/L).


Gli effetti di tutto questo? 


Manifestazioni come la stanchezza e la nausea.

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