Spremitura manuale del seno: come si esegue
Introduzione
Come fare una spremitura manuale del seno efficace?
Sono tante le donne in gravidanza e le neomamme che si pongono questa domanda.
Se ti riconosci in questa situazione, l’articolo nelle prossime righe fa per te.
L’ho preparato includendo anche un indice, che ha lo scopo di rendere la tua lettura più agevole.
Ti interessa una specifica sfaccettatura del tema? Non devi fare altro che cliccare sul titolo del paragrafo dedicato.
Nel caso in cui, alla fine della lettura, tu dovessi avere ancora dei dubbi, ti aspetto su Instagram, dove sarò pronto a rispondere a qualsiasi tua domanda sia in direct, sia nei commenti.
L'importanza dell'auto-spremitura manuale del seno
Come ricordato in questo video dalla Dottoressa Maria Chiara Alvisi, ostetrica indipendente e autrice del videocorso sull’allattamento al seno che puoi trovare alla fine del paragrafo, il seno deve diventare il migliore amico di qualsiasi neomamma.
Essenziale è osservarlo costantemente - lo specchio è prezioso alleato - in modo da appurare la presenza di tutte le condizioni di salute necessarie in allattamento.
La spremitura manuale del seno dovrebbe essere appresa, se possibile, già in gravidanza.
Potrebbe, infatti, rivelarsi molto utile nei primissimi giorni dopo il parto, un periodo durante il quale può essere necessario procedere al drenaggio della mammella per facilitare l’attacco del piccolo.
Per questo motivo, bisogna andare a svuotare il seno con le mani, senza utilizzare il tiralatte.
Come specificato dalla Dottoressa Alvisi nel video linkato nelle righe, l’obiettivo della spremitura manuale del seno non è la stimolazione della mammella e neppure il controllo della quantità di latte che si ha.
L’auto-spremitura del seno ha lo scopo di togliere tensione, affaticamento, turgore. Si tratta di fattori che possono rendere ostico l’attacco al seno del piccolo appena venuto al mondo.
Come farla: il riscaldamento del seno
A questo punto, non resta che entrare nel vivo delle modalità di esecuzione della spremitura manuale del seno.
La prima cosa da fare è trovare il luogo giusto, che deve essere all’insegna dell’intimità e in grado di favorire il massimo del relax.
Essenziale è poi dotarsi di un contenitore per raccogliere il latte (il latte di mamma, tranne casi molto rari come quello di cui si parla in questo video, non andrebbe mai buttato).
Quale scegliere? Va bene anche una tazzina del caffè, basta che sia pulita.
Prima di andare concretamente a manipolare il seno per l’auto-spremitura, può essere utile riscaldarlo.
L’applicazione localizzata di calore, infatti, vasodilata e miorilassa, permettendo, di fatto, al latte di fuoriuscire più facilmente.
La spremitura manuale del seno è preziosa in diversi casi.
Tra questi rientrano, oltre alla montata lattea, anche le situazioni in cui inizia a passare un po' di tempo tra una poppata e l'altra.
Da non dimenticare sono le circostanze in cui la mamma riprende l'attività lavorativa ma vuole mantenere l'allattamento.
Se si è in montata lattea, lo step del riscaldamento andrebbe evitato.
Nel suddetto periodo, infatti, il seno è già molto caldo.
Ci sono, come ricordato dalla Dottoressa Maria Chiara Alvisi nel suo videocorso verticale, tutti i segni di una ghiandola che sta iperfunzionando.
In tutti gli altri casi, il seno va riscaldato. In che modo? Ecco qualche alternativa:
Applicazione di pezze calde;
applicazione di acqua calda con l’aiuto del doccino;
utilizzo di una borsa dell’acqua calda.
Quando, dopo qualche minuto, ci si rende conto che il seno è sufficientemente caldo, si può iniziare il massaggio.
Vediamo come eseguirlo nel prossimo paragrafo.
Il massaggio del seno
Il massaggio del seno finalizzato all’esecuzione della spremitura manuale può prevedere diversi approcci.
Il primo è la camminata sul seno. In cosa consiste?
Nel camminare, utilizzando l’indice e il medio della mano come se fossero delle piccole gambe, lungo il perimetro del seno, procedendo dalla periferia fino alla via d’uscita.
In alternativa, si possono eseguire dei piccoli movimenti circolari su tutta la ghiandola, sempre dalla periferia fino alla via d’uscita.
Non bisogna dimenticarsi della zona della ghiandola che si trova in prossimità dell’incavo ascellare, ma anche di quella inferiore, che di solito raccoglie più latte e che viene sgorgata con maggior difficoltà.
Dopo aver scaldato e massaggiato, si può iniziare a tirare fuori il latte.
Come far uscire il latte
Dopo il lungo percorso di preparazione, si può cominciare la parentesi concreta dedicata alla spremitura manuale del seno.
Si parte posizionando la mano a C nella zona dell’areola.
Successivamente, si inizia a stirare verso lo sterno e successivamente verso l’uscita.
Il movimento va ripetuto coprendo tutta la zona del seno.
Il massaggio e l’auto-spremitura manuale del seno non dovrebbero fare male.
Si può sentire un po’ di fastidio se il seno è particolarmente teso, ma non si dovrebbe arrivare ad avvertire dolore.
Come già accennato, la spremitura manuale del seno dovrebbe essere fatta propria dalle future mamme già quando la gravidanza è a termine.
In questo periodo, si può già vedere uscire qualche goccia di colostro.
Non bisogna spaventarsi: è tutto normale.
Le prime volte, infatti, escono pochissime gocce. Nulla di strano, ribadisco.
Più si acquisiscono sicurezza e competenze nella pratica, più è probabile ottimizzare il risultato.
Non è assolutamente necessario svuotare tutto il seno.
A volte, portare fuori anche un piccola quantità di latte può essere sufficiente, per la mamma, a sperimentare una percezione di distensione, con tutti i vantaggi del caso quando si prova ad attaccare il cucciolo.