sesso in gravidanza

Sesso in gravidanza: tutto quello che devi sapere

Introduzione

Sesso in gravidanza: in queste tre parole, è racchiuso un vero e proprio universo. 


Sono numerosi i dubbi delle future mamme e delle coppie relativamente a questo tema. 


Ecco perché ho preparato il contenuto delle prossime righe che, come vedi, è preceduto da un indice. 


L’ho inserito per darti modo, se vorrai, di approfondire gli argomenti che ti interessano.

 

Per ulteriori informazioni, puoi fare un salto su Instagram sul profilo @drsilva.com_official


Adesso non ci resta che entrare nel vivo dell’azione, scoprendo le sfaccettature di una tematica cruciale per vivere la dolce attesa in serenità.


Lo faremo grazie ai consigli della Dottoressa Maria Chiara Alvisi, ostetrica indipendente e autrice del videocorso preparto che puoi trovare alla fine di questo paragrafo.

Si può fare sesso in gravidanza?

Nei casi in cui la gravidanza è fisiologica, come ricordato dalla Dottoressa Alvisi all’inizio di questo video avere rapporti sessuali non è un problema. 


Anzi, fare sesso può apportare dei benefici sia a livello fisico, sia per quanto riguarda la coesione tra i due partner.


Ricordo altresì che avere rapporti sessuali in gravidanza 1 - 2 volte a settimana è un’abitudine che, come specificano le linee guida sulla gravidanza fisiologica del Ministero della Salute, è associata a una minor incidenza di parto pretermine.


L’incidenza diminuisce ulteriormente a fronte dell’aumento della frequenza settimanale dei rapporti.


Si potrebbe andare avanti ancora molto a elencare i motivi per cui la domanda “Si può fare sesso in gravidanza?” ha una risposta affermativa. 


Sottolineo a tal proposito che i rapporti sessuali nell’ultimo trimestre di gravidanza sono preziosi alleati della salute del pavimento pelvico, che viene “allenato” in vista del lavoro che dovrà fare durante il travaglio e il parto.


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Sesso nel primo trimestre di gravidanza

Come gestire il sesso in gravidanza nel corso del primo trimestre di gestazione? Facendosi trovare pronte a un calo della libido.


Si tratta di una conseguenza dell’aumento dei livelli di progesterone, l’ormone che ha il compito di stabilizzare la proliferazione endometriale e di favorire l’impianto dell’embrione.


Ricordo inoltre che sintomi tipici dei primi tre mesi di gravidanza, come per esempio la nausea e la stanchezza, possono influire sul desiderio sessuale, diminuendolo.


Per amor di precisione, sottolineo che non sempre il progesterone provoca un decremento della libido. 


L’ormone appena citato, infatti, causa una maggior irrorazione della zona genitale, con tutti i vantaggi del caso per quanto riguarda la lubrificazione intima.


Nella maggior parte dei casi, considerata la delicatezza che caratterizza il primo trimestre di gestazione, può capitare che la futura mamma non sia particolarmente propensa a lasciarsi andare dal punto di vista intimo.

Sesso nel secondo trimestre di gravidanza

Nel corso del secondo trimestre di gravidanza, è possibile che la futura mamma sperimenti un aumento del desiderio sessuale.


La stanchezza del primo trimestre è passata, il seno è florido e la pelle lucente.


Tutto questo porta molte donne nel pieno della dolce attesa a sentirsi più femminili.


Nei casi in cui la futura mamma riesce a lasciarsi andare tra le lenzuola, può vivere una sessualità all’insegna dell’appagamento.


Gli orgasmi possono infatti essere più lunghi e piacevoli grazie alla maggiore irrorazione ematica delle pareti vaginali, status quo che ha alla base l’influenza degli ormoni tipici della gravidanza.

Sesso nell'ultimo trimestre di gravidanza

Nel corso del terzo trimestre di gravidanza, si può palesare, esattamente come nel primo, un calo della libido. 


In questo caso, il principale motivo è l’affaticamento provocato dal pancione di dimensioni ormai importanti.


In questi frangenti, può essere naturale che una donna a gestazione avanzata si chieda se ci siano o meno delle posizioni consigliate per il sesso in gravidanza.


La scienza non ha fornito alcuna linea guida specifica in merito.


Ecco perché è cruciale che la donna in dolce attesa non trascuri l’ascolto del proprio corpo, scegliendo, insieme con il partner, le posizioni che la fanno sentire maggiormente a proprio agio.

I falsi miti sul sesso in gravidanza

Quando si parla di quell’universo complesso e affascinante che è il sesso in gravidanza, si ha a che fare, di frequente, con numerosi falsi miti. Nelle prossime righe, sfaterò alcuni dei più famosi.



La penetrazione può fare male al bambino?

Un falso mito diffusissimo sul sesso in gravidanza riguarda la convinzione, profondamente errata, che vede la penetrazione come un fattore in grado di fare male al bambino. 


Come evidenziato nel video che ti ho proposto nelle righe precedenti dalla Dottoressa Maria Chiara Alvisi, non bisogna dimenticare che l’utero termina con il collo, che durante la gestazione si allunga, si ispessisce, guarda indietro.


Tutto questo, assieme con il tappo mucoso, è una forma di protezione per il cucciolo.


La penetrazione, di riflesso, non può dare fastidio al bambino.


Qualsiasi sia la lunghezza del pene, è impossibile che l’organo arrivi al cucciolo. 


Mi preme a tal proposito sottolineare che la vagina è un canale lungo circa 7 centimetri e che si distende nel corso del rapporto, adattandosi, di fatto, alle dimensioni dell’organo sessuale maschile.


Attenzione: anche se non subisce alcun danno a seguito della penetrazione in una gravidanza fisiologica, il cucciolo sente comunque qualcosa.


Cosa di preciso? Percepisce le variazioni ormonali della mamma e, in particolare, l’aumento della sintesi di ormoni del piacere e un generale abbassamento dei livelli di stress.


Da non trascurare chiaramente è anche la percezione della variazione del battito cardiaco materno.

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L'orgasmo provoca le contrazioni?

L’elenco dei falsi miti sul sesso in gravidanza è, come già accennato, molto ampio. 


Oltre a quelli che abbiamo poco fa elencato - e smontato - è doveroso citare anche il pensiero che associa l’orgasmo a contrazioni dannose per il benessere del piccolo. 


Nei quadri di gravidanza fisiologica, le contrazioni uterine indotte dall’orgasmo completo non sono pericolose


Alla luce di ciò, la futura mamma non deve temere il rischio di aborto spontaneo a seguito di un rapporto sessuale con raggiungimento dell’orgasmo.

I rapporti sessuali inducono il travaglio?

La risposta alla domanda che dà il titolo a questo paragrafo è negativa


Come sottolinea, ironizzando, la Dottoressa Alvisi nel video linkato nei paragrafi precedenti, se il luogo comune fosse realtà sarebbe risolto il problema dell’induzione del travaglio di parto.


Ricordando ancora una volta che, in gravidanza, il fatto di avere rapporti non è associato a un maggior rischio di parto prematuro, rammento che, nel corso delle ultime settimane di gestazione, sul collo dell’utero iniziano a essere presenti dei recettori molto speciali.


Il loro compito è intercettare ormoni presenti nel seme maschile e noti come prostaglandine.


Cosa fanno? Aiutano il collo dell’utero a modificarsi. Questa struttura si accorcia, si ammorbidisce, si prepara al cambiamento che avverrà durante il travaglio.


 Tutto ciò, ribadisco, non vuol dire che il travaglio è iniziato.


I rapporti sessuali completi a fine gravidanza fanno sì che, quando il momento arriverà con i tempi della mamma e del suo cucciolo, il collo dell’utero sia già parzialmente preparato.


La prima parte del travaglio potrebbe quindi durare un pochino meno

Le perdite di sangue dopo un rapporto sono un segnale di danni al feto?

In gravidanza, le perdite di sangue dopo un rapporto sono frequenti. In quadri fisiologici, sono causati dalla maggior irrorazione ematica della cervice.


Se sono esigue, non bisogna preoccuparsi.

Ci si deve allarmare nel momento in cui si notano perdite abbondanti, affini a quelle del flusso mestruale.

Le migliori posizioni per il sesso in gravidanza

Nei primi due trimestri di gravidanza, si possono sperimentare praticamente tutte le posizioni.


Il discorso, come già accennato, cambia nel terzo, quando l’ingombro del pancione può creare fastidio e rendere ostici i movimenti da parte della donna.


Sottolineando, come fatto all’inizio dell’articolo, che non esistono evidenze scientifiche in merito a posizioni più sicure per fare sesso in gravidanza, faccio presente che, tra le più agili, rientra indubbiamente quella laterale.


Da provare nel momento in cui il pancione  è molto pesante è pure la posizione con la donna a carponi e la penetrazione che si concretizza da dietro.


Si tratta di un espediente che, quasi sempre, permette di rendere l’ingombro della pancia meno difficile da gestire.

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Rapporti controindicati in gravidanza: in quali casi?

Sono diversi i casi in cui gli specialisti che seguono la futura mamma controindicano il sesso in gravidanza. 


Prima di elencarli, mi preme specificare che, di frequente, si tratta di una controindicazione temporanea (tutto dipende ovviamente dalla natura della problematica).


I frangenti in cui è raccomandata l’astinenza riguardano i quadri di minaccia d’aborto e di rischio di inizio pretermine del travaglio. 


Il sesso in gravidanza è controindicato anche in caso di placenta previa, una condizione che comporta un rischio maggiore di emorragia prima del parto. 


Anche se, ad oggi, mancano prove scientifiche inconfutabili in merito ai benefici, nei casi sopra citati, dell’astinenza totale, le figure professionali deputate a seguire la gravidanza sconsigliano, per massimizzare lo zelo, i rapporti sessuali.


Proseguendo con l’elenco delle controindicazioni al sesso in gravidanza, ricordo le contrazioni uterine precoci, ma anche la rottura prematura delle membrane.


Incontinenza della cervice, gravidanza gemellare, quadri infettivi in corso, perdite ematiche: ecco altre evenienze in presenza delle quali si sconsigliano i rapporti sessuali in gravidanza.


Nelle prime 48 ore dopo l’esecuzione di esami come l’amniocentesi e la villocentesi, la coppia in attesa dovrebbe astenersi dai rapporti sessuali.


Questo non vuol dire non scambiarsi coccole e tenerezze, gesti importantissimi per cementare la coesione di coppia in un momento speciale come il percorso verso l’arrivo di un figlio.

Masturbazione in gravidanza

L’autoerotismo in gravidanza, nei quadri di fisiologia, non comporta alcun problema.


Le contrazioni indotte dall’orgasmo raggiunto a seguito della masturbazione non causano danni al cucciolo.


Anzi, l’autoerotismo può essere visto dalla futura mamma come un canale per aumentare la consapevolezza di sé e dei meravigliosi mutamenti che il corpo sta attraversando. 


Doveroso è sottolineare la possibilità di sperimentare un aumento del piacere dovuto al maggior apporto ematico alle pareti vaginali, situazione che, come accennato all’inizio dell’articolo, è frutto dei cambiamenti ormonali.

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