ostetrica che effettua la prima visita in gravidanza a una paziente.

Prima visita in gravidanza e prima ecografia: peculiarità e tempistiche

Prima visita in gravidanza e prima ecografia: cosa sono e quando farle

Introduzione

Prima visita in gravidanza: quando va fatta? Cosa prevede? Si tratta di un momento diverso rispetto a quello della prima ecografia? 


Se sei qui, vuol dire che, quasi sicuramente, questi interrogativi ti affollano la mente. 


Magari hai vissuto da pochi giorni l’emozione delle due lineette del test di gravidanza positivo e ti stai documentando sui prossimi passi da fare.


Bene: questo articolo è per te! Come vedi, è preceduto da un indice. 


Se ti interessa approfondire una determinata sfaccettatura del tema, non devi fare altro che cliccare sul paragrafo dedicato.


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Ora, come amo dire, si entra nel vivo dell’azione: seguimi nelle prossime righe per scoprire un argomento di grande importanza per l’inizio del viaggio della dolce attesa.

Quando prenotare la prima visita ostetrica in gravidanza?

Come specificato all’inizio di questo video dalla Dottoressa Maria Chiara Alvisi, ostetrica indipendente, curatrice e protagonista del videocorso preparto che puoi trovare alla fine del paragrafo, è nodale chiarire la differenza tra prima visita in gravidanza e prima ecografia ostetrica.


I due momenti appena citati sono diversi sia dal punto di vista delle peculiarità, sia per quel che concerne le tempistiche.


Quando una donna scopre di essere in dolce attesa, dovrebbe prendere contatto tempestivamente con la propria ostetrica libera professionista di fiducia o con il centro presso il quale ha scelto di farsi seguire.


L’obiettivo è quello di prenotare, senza urgenza ma evitando comunque di andare oltre alle prime settimane, la prima visita ostetrica.


Si tratta di un momento estremamente importante. 


Prevede, infatti, che vengano messi sul tavolo temi cruciali per la salute della mamma e del suo piccolo.


Inizia tutto con la raccolta dei dati anamnestici della paziente.


L’ostetrica, inoltre, si informa sulla storia medica del partner, in modo da avere un quadro chiaro del patrimonio genetico che il cucciolo erediterà.


Nel corso della prima visita in gravidanza, se non ha mai visto la futura mamma l’ostetrica si documenta pure sulla storia del suo ciclo e sulla presenza, nel percorso medico e umano, di eventuali altre gravidanze e/o di aborti. 


Se la donna è già mamma, la prima visita ostetrica in gravidanza prevede, da parte della professionista, un focus sulla gestione dell’allattamento al seno.


Le informazioni elencate nelle righe precedenti vengono riportate nella cartella ostetrica. 


Quest’ultima può essere definita sia un diario della gravidanza, sia una “fotografia” del percorso ostetrico della futura mamma.


Proseguendo con l’elenco degli step che caratterizzano la prima visita in gravidanza, ricordo che, nel corso di essa, l’ostetrica fornisce indicazioni puntuali relative al comportamento alimentare.


Durante l’incontro - che può durare anche più di un’ora - si tocca un altro argomento di rilevanza unica: la gestione della routine lavorativa.


Sottovalutare questo aspetto è rischioso. 


Come ho avuto modo di ricordare in questo ampio excursus sull’osteopatia in gravidanza, capita spesso, purtroppo, che le mamme in attesa che svolgono un lavoro sedentario facciano poca attenzione alla posizione che assumono quando, per esempio, passano del tempo davanti al pc.


Il risultato? Il maggior rischio di avere a che fare con evenienze fastidiose come il dolore al basso ventre.


In merito a questa situazione, ci tengo a ricordare un suggerimento dato dalla Dottoressa Alvisi in questo video ossia il ricorso al calore localizzato.


Tornando con l’attenzione al tema della prima visita ostetrica in gravidanza, ricorda che, durante questo incontro, si parla pure degli esami che, sulla base della sua situazione, la futura mamma dovrebbe effettuare il prima possibile, definendo tempi e modalità.


Si hanno gli esiti di accertamenti recenti relativi al sangue e alle urine? Ė bene portarli con sé.


La parentesi appena descritta riguarda la parte conoscitiva della visita. 


La seconda fase prevede l’esame obiettivo del seno e il controllo del pavimento pelvico. 


L’ostetrica procede altresì alla misurazione della pressione arteriosa, un valore che va tenuto sotto controllo durante tutta la gravidanza.


La prima visita ostetrica è la prima pietra di un percorso a dir poco importante e speciale. 


Per sottolineare la centralità del ruolo dell’ostetrica durante l’attesa rammento che, come specificato in questo articolo, le ecografie consigliate in gravidanza sono due.


Aspetti che, in passato, venivano monitorati con l’ecografia di accrescimento, oggi vengono tenuti sotto controllo grazie alla professionalità dell’ostetrica, tra misurazioni e manovre palpatorie.


Cosa si può dire, invece, in merito alla prima ecografiaNe parlo approfonditamente nel prossimo paragrafo.



ostetrica che effettua la prima visita in gravidanza a casa di una paziente

Prima ecografia: quando si fa?

Come specificato all’inizio dell’articolo, la prima visita in gravidanza e la prima ecografia ostetrica sono due momenti distinti. 


Nella seconda circostanza, la futura mamma deve fare un po’ più di attenzione ai tempi. 


La prima ecografia ostetrica, infatti, va effettuata entro le prime dodici settimane di gestazione, evitando di procedere troppo precocemente.


Fare la prima ecografia in gravidanza troppo presto - prima della settima/ottava settimana di gestazione - vuol dire esporsi a un forte rischio di aumento dello stato d’ansia.


Il motivo è molto semplice: l’operatore che gestisce l'ecografo, non ha modo di ricavare evidenze su aspetti fondamentali come il battito cardiaco e il normale impianto dell’embrione in utero.


Nella maggior parte dei casi, si vede solo una piccola camera gestazionale. 


Non c’è nulla di strano in quanto, ribadisco, è ancora presto!


Ci si deve armare di pazienza - una dote con la quale è necessario fare amicizia per tutta la gravidanza - ed effettuare la prima ecografia tra le otto e le dodici settimane.


Si tratta del momento migliore per vedere con certezza se la gravidanza è in utero, se è gemellare o singola, se l’embrione, che viene misurato evidenziando il valore del CRL, ha un’attività cardiaca e se quest’ultima è regolare. Inoltre, è possibile accertarsi se è ben impiantata la placenta.

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