Ittero neonatale: cos'è, quali sono le cause, come si cura
Introduzione
L’ittero neonatale è un’evenienza che preoccupa molto le coppie in attesa e i neo genitori.
In questo articolo, cercherò di aiutarti a chiarire le idee. Potrai scoprire non solo cos’è l’ittero neonatale, ma anche le linee guida per il trattamento.
Come puoi vedere, ho deciso di inserire un indice. Se ti interessa una particolare sfaccettatura del tema, non devi fare altro che cliccare sul titolo del paragrafo dedicato.
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Cos'è l'ittero neonatale e quali sono le cause
L’ittero neonatale è una situazione in cui è possibile notare, nel neonato, un colorito giallastro della pelle, delle sclere e delle mucose.
La causa dell’ittero neonatale è un incremento della bilirubina ematica.
Sostanza di scarto, per la precisione un pigmento, di colore giallastro prodotta a seguito della fisiologica distruzione dell’emoglobina presente nei globuli rossi arrivati alla fine del loro ciclo vitale, quando il cucciolo è nella pancia viene eliminata grazie alla placenta.
Una volta che il piccolo viene al mondo e che nasce anche la placenta, lo smaltimento spetta al fegato che, per via della sua immaturità, non è sempre in grado di eliminarla in maniera efficiente.
Quali sono i valori di bilirubina necessari per poter parlare di ittero neonatale? Quantità superiori ai 3 mg/dl.
Si ricorda altresì che il colorito giallastro inizia a palesarsi a livello del volto, coinvolgendo successivamente le sclere - la parte bianca dell'occhio - e arrivando, in una fase successiva, agli arti superiori e inferiori.
Importante è sapere che l'ittero neonatale può essere di diverse tipologie, ossia fisiologico, da latte materno, da allattamento al seno e patologico.
Seguimi nel prossimo paragrafo per scoprire qualcosa di più in merito!
Ittero fisiologico
I quadri di ittero neonatale fisiologico riguardano il 60% circa dei neonati venuti al mondo a termine e più o meno l’80% dei prematuri.
Ecco i criteri da considerare per poter parlare di ittero fisiologico:
- Manifestazione dopo le prime 24 ore di vita (in genere, in sintomi di cambiamento del colorito cutaneo compaiono tra il secondo e il terzo giorno dopo la nascita);
- tutta la bilirubina di tipo indiretto (ossia non ancora processata dal fegato);
- gli incrementi quotidiani dei valori di bilirubina non sono significativi;
- i suddetti valori si mantengono entro livelli di guardia che corrispondono a 12 mg/dl per i nati a termine e a 15 per i prematuri. Se si va oltre a questi valori, c’è il rischio che la bilirubina superi la barriera ematoencefalica, con conseguenti danni al sistema nervoso centrale.
Un ulteriore criterio per poter parlare di ittero neonatale fisiologico è la durata dei sintomi, che deve mantenersi entro i 10 giorni nei piccoli nati a termine di gravidanza ed entro i 15 nei prematuri.
L'insorgenza dell'ittero neonatale fisiologico può essere predisposta da fattori come la somministrazione dell'ossitocina durante il parto indotto o da una gravidanza complicata dal diabete gestazionale.
Ittero da latte materno e da allattamento al seno
L’ittero neonatale da latte materno si palesa entro i primi 4 - 5 giorni di vita di piccoli allattati al seno che si presentano reattivi e con un buona crescita di peso.
A differenza dell’ittero fisiologico, può durare tanto, addirittura fino alle 12 settimane. Cosa lo causa? La presenza, nel latte di mamma, di sostanze che interferiscono, aumentandolo, con il riassorbimento della bilirubina da parte dell’intestino.
L’ittero da latte materno va distinto dal cosiddetto ittero neonatale da allattamento al seno.
In questi frangenti, la problematica tende a manifestarsi nei primissimi giorni di vita ed è dovuta al fatto che il cucciolo non assume una quantità sufficiente di latte materno.
Essendo, di riflesso, inferiori i movimenti intestinali, è ridotta l’eliminazione della bilirubina per via fecale.
Non bisogna assolutamente allarmarsi! Si risolve tutto spontaneamente proseguendo con l’allattamento al seno e cercando di aumentare la produzione di latte.
Ittero patologico
In caso di ittero neonatale patologico, si può avere a che fare con l’aumento della bilirubina indiretta o con l’incremento di quella diretta.
Nel primo frangente, tra le cause è possibile citare l’incompatibilità fra madre Rh negativa e neonato Rh positivo.
Degna di nota è altresì l’evenienza dell’incompatibilità da gruppo sanguigno AB0 (la madre ha il gruppo sanguigno 0 e il cucciolo A o B).
Nelle situazioni appena menzionate, la mamma produce anticorpi che, legandosi ai globuli rossi del cucciolo, ne provocano la distruzione, tecnicamente detta emolisi, con conseguente aumento della bilirubina.
Per amor di precisione, è bene sottolineare che entrambi i quadri di incompatibilità sono oggi molto rari.
Dopo la prima gravidanza, alle donne che rimangono nuovamente incinte vengono somministrati degli anticorpi speciali che prevengono lo sviluppo dell’incompatibilità.
L’ittero neonatale patologico può essere provocato anche da altri fattori. Quali sono?
Quadri di policitemia - aumento dei globuli rossi, con ovvi effetti sui livelli di bilirubina - di anemia congenita, di ipotiroidismo congenito, di assorbimento del cefaloematoma, una raccolta ematica che può formarsi al di sotto del periostio, una delle strutture del cranio, a seguito della ventosa durante il parto per più di 20 minuti.
Cura dell’ittero neonatale: cosa fare?
L’ittero neonatale patologico va trattato prima che i valori ematici di bilirubina superino i 20 - 25 mg/dl.
L’obiettivo è la prevenzione del precedentemente citato attraversamento della barriera ematoencefalica da parte del pigmento.
Le linee guida prevedono di cominciare con la fototerapia. Di cosa si tratta?
Di un trattamento in cui il neonato, i cui occhietti vengono protetti con un cuscinetto oculare specifico, viene esposto, dopo essere stato spogliato, a un fascio luminoso particolarmente brillante (si tratta quasi sempre di luce blu).
Lo scopo è quello di trasformare la bilirubina che il fegato del piccolo, come già detto ancora immaturo, non è in grado di metabolizzare in una forma facilmente eliminabile tramite l’urina.
Chiaro è che, quando è necessaria la fototerapia, le dimissioni dall’ospedale dopo la nascita vengono rimandate.
Controindicata in caso di colestasi, la fototerapia, in casi rari, può non essere efficace.
In tali frangenti, si procede alla cosiddetta exsanguinotrasfusione.
Si tratta di una tipologia di trasfusione praticata introducendo un catetere nella vena ombelicale, con lo scopo di eliminare parte della bilirubina eccedente in circolo.
Guardando ai quadri fisiologici, ricordo che, in caso di ittero da latte materno, come specificato dalla Dottoressa Alvisi in questo video è utile, se la stagione lo permette, esporre il bambino ai raggi solari (basta allattare davanti a una finestra aperta).
In questo modo, si favorisce l’eliminazione della bilirubina da parte della cute del cucciolo.