mamma e nonna che eseguono la doppia pesata del neonato

Doppia pesata del neonato: cos'è e perché evitarla

Introduzione

Doppia pesata del neonato: se sei in dolce attesa o mamma da poco, senza dubbio avrai sentito, almeno una volta, una donna con un po’ più anni di te sulle spalle chiamare in causa questa abitudine.


Cosa prevede di preciso? Si tratta di una scelta consigliata per la gestione del benessere del piccolo? 


Se ti stai ponendo queste domande, il contenuto nelle prossime righe fa per te. 


Prima dell’articolo, come puoi vedere, ho inserito un indice. 


Grazie ad esso avrai modo, se lo vorrai, di approfondire le varie sfaccettature e angolazioni del tema.


Nel caso in cui, una volta finita la lettura, dovessero esserti rimasti degli interrogativi, puoi venirmi a trovare su Instagram.


Risponderò più che volentieri a qualsiasi tua domanda sia in direct, sia nei commenti.


Ora, bando alle chiacchiere: è arrivato il momento di entrare nel vivo dell’azione e di approfondire una tematica importantissima per vivere in maniera serena il percorso di crescita del proprio cucciolo.

Doppia pesata neonato: di cosa si tratta?

La doppia pesata del neonato, approccio considerato il gold standard fino a qualche decennio fa, prevede, come dice l’espressione stessa, il fatto di pesare il neonato, meglio se non vestito, prima e dopo la poppata al seno o la somministrazione della formula con il biberon.


Come ricordato in questo video dalla Dottoressa Maria Chiara Alvisi, ostetrica indipendente nonché autrice e protagonista del videocorso sull’allattamento al seno che puoi trovare alla fine del paragrafo, si tratta di un’abitudine non certo funzionale alla gestione della routine del neonato.


Per rendersene conto, basta pensare al fatto di inserirla, ogni giorno, più volte al giorno. 


Si tratta di un dispendio di energie mentali e fisiche che non giovano certo al benessere della mamma e, di conseguenza, alla serenità del neonato.


La doppia pesata, infatti, aumenta spesso lo stato d’ansia che, in molti casi, fa parte della quotidianità della neo mamma, la cui vita, con l’arrivo del piccolo, è completamente sconvolta e necessita di essere riorganizzata.

mani della mamma che esegue la doppia pesata del neonato

Doppia pesata: a cosa serve?

La domanda che dà il titolo a questo paragrafo è un interrogativo molto interessante. 


Per rispondere è necessario ricordare che sapere quanto latte assume il cucciolo nel corso della singola poppata non è necessario.


Non aiuta a capire come il piccolo sta crescendo e neanche ad avere il punto della situazione su come sta andando l’allattamento.


Come mai? Perché si tratta di un dato molto piccolo ed estremamente variabile, indi inutile a livello pratico.


Ecco perché la doppia pesata del neonato non andrebbe eseguita in nessun caso.


Le linee guida scientifiche la sconsigliano anche quando il piccolo è sottopeso o prematuro. 


Ad oggi, infatti, esistono altri strumenti, diversi dalla doppia pesata, per monitorare la crescita del cucciolo in maniera puntuale e, soprattutto, senza mettere a rischio la propria serenità.


Nelle righe precedenti, ho sottolineato che il dato della singola poppata non è utile ai fini del controllo della crescita del neonato. 


Per avere informazioni complete, è necessario più tempo. 


Si parla di giorni, addirittura di una settimana.


Non è un caso che si utilizzi l’espressione “trend di crescita”, qualcosa di molto diverso dalla fotografia di un singolo momento. 


Il motivo per cui la singola poppata non va presa come riferimento per il monitoraggio della crescita riguarda il suo non essere mai uguale a quella precedente e alla successiva.


Al mattino, infatti, il piccolo succhia in un modo e al pomeriggio in un altro. La sera e la notte, si parla di un approccio al seno caratterizzato da un ritmo ulteriormente diverso.


Alcune poppate possono essere vigorose. Altre, invece, vedono il cucciolo attaccarsi e, subito dopo, lasciarsi andare a momenti di relax, vivendo l’attaccamento al seno come un momento di avviamento al sonno.


In questi ultimi casi, la quantità di latte assunta sarà estremamente ridotta.


L’obiettivo per cui il neonato si attacca, infatti, è diverso dalla risposta al bisogno fisico della fame.


Da ricordare sono le situazioni in cui il piccolo si attacca al seno per fare quello che, per noi, è il momento dello spuntino.


 In tali circostanze - non è difficile capirlo - assumerà meno latte. Come non dedicare un cenno alle poppate estive?


Quando fa caldo, il cucciolo tende ad attaccarsi per poco, in modo da assumere prima di tutto la componente acquosa del latte, ossia quella iniziale.


Se, nei casi appena descritti, si andassero a valutare i risultati della singola poppata, sarebbe naturale dire “Il bambino non cresce bene, prende poco peso”.

Come capire se il neonato si alimenta adeguatamente

Nelle righe precedenti, ho fatto cenno all’esistenza di alcuni strumenti, diversi dalla doppia pesata del neonato, che permettono alla mamma di capire con chiarezza se il proprio cucciolo sta crescendo bene.


Il neonato, infatti, manda messaggi molto più chiari, vari e veritieri in confronto al numero che si può vedere sulla bilancia. 


Essenziale, come specificato in questo video che mi vede sempre assieme alla Dottoressa Alvisi, è osservarlo costantemente.


Se il bambino si attacca e cresce bene, palesa, infatti, diversi segnali di sazietà.


Quali? L'essere consolabile, il colorito cutaneo, il ritmo sonno - veglia regolare, il fatto di staccarsi spontaneamente dal seno e di mostrarsi tranquillo.


I segnali appena menzionati sono legati a una situazione in cui, verosimilmente, il piccolo si alimenta in maniera adeguata.


Pro e contro della doppia pesata

Non esiste alcun pro della doppia pesata del neonato. 


Si tratta, ribadisco di un’abitudine che aumenta il disagio della neo mamma, spostando la sua attenzione da quell’ascolto istintuale dei segnali del suo piccolo, ai numeri e alla razionalità.


L’approccio giusto da adottare prevede il fatto di accendere quella parte del cervello legata alla corporeità e al linguaggio sensoriale, l’unica strada che la mamma può percorrere per entrare in relazione con il proprio cucciolo.


Impegnarsi per trasformare tutto questo in realtà e, nel contempo, avere ogni giorno grafici da gestire, non aiuta affatto. 


La doppia pesata del neonato, che non a caso non è più raccomandata dalle linee guida, ha quindi solo contro. 


Nelle situazioni in cui, da parte della mamma, c’è preoccupazione o dubbio in merito ai segnali di sazietà da parte del neonato, la cosa migliore da fare è contattare un’ostetrica. 

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