produzione latte materno in allattamento

Produzione di latte materno: gli ormoni coinvolti

Come avviene la produzione di latte materno? Come è possibile favorirla?


Per rispondere a queste domande è necessario comprendere la fisiologia dell’allattamento. Infatti, conoscendo come sono coinvolti alcuni ormoni è possibile prevenire alcune problematiche sul tema allattamento e favorire questo nel miglior modo.

Produzione di latte materno: introduzione

Purtroppo, sul tema dell’allattamento al seno ci sono ancora troppi falsi miti e mancanza di corrette informazioni.


Spesso alcune mamme si ritrovano dopo pochi mesi dalla nascita del piccolo a passare completamente all’uso di latte artificiale. Se questo deriva da una scelta personale è un conto, ma se è associato a problemi con l’allattamento e latte insufficiente è tutt’altra storia. Infatti, spesso queste neo mamme vorrebbero proseguire con l’allattamento al seno e l’impossibilità di farlo crea tristezza e senso d'inadeguatezza.


In questi casi, dovrebbe essere dato loro un corretto sostegno fin dalla nascita del piccolo perché i problemi di suzione potrebbero avere diverse cause. Per approfondire ti consiglio la lettura del mio articolo “Allattamento al seno: problemi di suzione”.


Se queste problematiche non sono legate a tensioni muscolari del piccolo, nella maggior parte dei casi si potrebbero prevenire e correggere conoscendo la fisiologia della produzione del latte materno.


Il concetto alla base di questa fisiologia è quello che più il neonato stimola il seno attraverso la suzione, più latte produrrà il seno. Tutto questo grazie ad alcuni ormoni: scoprili nel dettaglio nei prossimi capitoli!

Ossitocina: protagonista della produzione di latte materno

Quando si parla di ossitocina si pensa subito al travaglio e all’induzione del parto.

Certo, questo ormone è collegato senza dubbio a questa fase della gravidanza, ma è anche il protagonista della produzione di latte materno.


L’ossitocina viene prodotta dall’ipofisi e ha diverse funzioni.

ossitocina in allattamento

Nel post parto

Questo ormone favorisce le contrazioni a livello dell’utero per farlo tornare alle dimensioni pre gravidanza e per ridurre le perdite ematiche dopo il parto.

ormoni in allattamento

Nell’allattamento

L’ossitocina determina la contrazione e l’attivazione dei dotti galattofori che portano il latte verso il capezzolo.


Se hai allattato o stai allattando, sicuramente ti sarà capitato di sentire un certo “pizzicore” quando sta per arrivare il latte, sia se richiamato dal neonato sia in caso di uscita spontanea.


Nell’allattamento è importante un buon riflesso ossitocino e può essere favorito dal contatto e dalla relazione mamma-bambino e da una suzione efficace. Contrariamente, invece, sono inibitori di questo ormone lo stress, l’ansia, la lontananza del bambino e il consumo di alcolici e nicotina.

produzione del latte materno

Prolattina per regolare

La prolattina è l’ormone responsabile nel regolare la quantità di latte materno. L’ipofisi secerne la prolattina durante la poppata. Quindi, la quantità di questo ormone è direttamente proporzionale a quella di latte materno prodotto.


Infatti, una buona presenza di prolattina permette al seno di riempirsi più velocemente e della misura necessaria per la poppata successiva.


Per favorire questo ormone il consiglio è quello di attaccare il neonato frequentemente in base alla loro richiesta.

FIL: l’inibitore dell’allattamento

Il FIL, ovvero l’inibitore retroattivo dell’allattamento, è una proteina nel latte materno che regola la produzione, ma in modo contrario alla prolattina, ovvero diminuendo la produzione.


L’obiettivo principale di questa proteina è impedire l’insorgere di mastiti e ingorghi.


Dunque, la sua quantità è inversamente proporzionale alla produzione: più FIL è presente nel corpo della mamma, meno latte viene prodotto.


Quando aumenta la sua concentrazione?


Quando il bambino viene attaccato a intervalli molto lunghi, ovvero allattando a ore e non a richiesta.

successo di allattamento

Quanto ci mette il seno a riempirsi nuovamente?

Dopo circa un’ora dalla fine della poppata, il seno sarà stato in grado di produrre una quantità di latte da riempirsi per circa il 60/70% del proprio volume. Questo, però, solo se lavora a pieno regime.

La quantità di latte materno prodotto giornalmente

Inizialmente, la mamma produce una quantità di colostro che varia dagli 80 ai 150 ml. Successivamente, da circa il 5° giorno dalla nascita del piccolo la produzione del latte materno arriva a quasi 500 ml per arrivare dopo un mese ad una media di 750 ml al giorno.

suzione nell

Modi per aumentare la produzione di latte materno

Come abbiamo visto, il miglior modo per aumentare la produzione di latte materno è attaccare il neonato a richiesta. In questo modo il seno comprenderà le esigenze del piccolo e saprà autoregolarsi.


Però, possono esserci momenti in cui la quantità potrebbe diminuire, per esempio a causa d'influenza del piccolo o della mamma. In questi casi, per aumentare la produzione e tornare all’equilibrio si possono mettere in atto alcuni metodi che trovi nell’articolo “Come aumentare la produzione di latte al seno: i consigli dell'ostetrica”.

L’allattamento al seno è un momento dolcissimo tutto per mamma e bambino. Oltre a favorire il legame tre i due, porta a numerosi benefici. Per offrirti tutte le informazioni sulla produzione di latte materno e sull’allattamento, ho pensato di registrare un video corso in collaborazione con l’ostetrica Maria Chiara Alvisi. “Al profumo di latte”, infatti, contiene nozioni e tanta pratica per avviare al meglio questo momento e risolvere tempestivamente eventuali problematiche.

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