Latte in polvere o latte liquido: qual è il migliore?
Introduzione
Latte in polvere o latte liquido: qual è la soluzione migliore?
Questa domanda è comunissima tra le mamme che non possono allattare al seno.
Se sei qui, vuol dire che è un dubbio che, in questo periodo, ti viene spesso in mente.
Nelle prossime righe, potrai scoprire la risposta basata su prove scientifiche.
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Meglio il latte in polvere o il latte liquido?
Chiariti aspetti importanti come la scelta tra biberon a orari o a richiesta, quando si allatta artificialmente è normale chiedersi se sia meglio il latte in polvere o il latte liquido.
Ecco le cose fondamentali da sapere in merito:
Il latte liquido è sterile fino all’apertura della confezione e pronto all’uso;
nel caso della formula in polvere, invece, non si parla di sterilità.
Sempre in merito alla formula in polvere, è bene sottolineare che può essere caratterizzata dalla presenza di colonie di Enterobacter sakazakii.
Il patogeno, come si può leggere in questo paper pubblicato nel 2023, è causa di diverse infezioni, che possono colpire sia il tratto respiratorio, sia l’apparato urinario.
La contaminazione può verificarsi anche in corso di preparazione del prodotto prima del suo arrivo sugli scaffali dei supermercati e in farmacia.
Qual è il latte artificiale più conveniente?
Il latte artificiale in polvere è, nella maggior parte dei casi, più conveniente a livello economico a parità di quantità.
Tra gli aspetti più vantaggiosi rientra indubbiamente la possibilità di conservarlo a lungo - chiuso - in luogo fresco e asciutto.
Il latte in polvere è sicuro per il bambino?
Quanto appena ricordato relativamente alla dicotomia latte in polvere o latte liquido porta a chiedersi se il primo è sicuro.
Per provvedere all’eliminazione della maggior parte dei batteri, uno degli step chiave è scaldare l’acqua fino a 70°C per la ricostituzione del prodotto.
Il raggiungimento di questa temperatura è fondamentale in quanto permette, come ricordato anche dagli esperti della World Health Organization (WHO), di uccidere il patogeno Enterobacter sakazakii.
Con il termine appena citato, si inquadra il processo tramite il quale si mescola la polvere all’acqua, in modo da trovarsi davanti a un prodotto commestibile.
Una volta preparato il latte con acqua scaldata a 70°C, bisogna procedere tenendo conto di quanto segue:
Prendere il biberon e raffreddarlo rapidamente: in questo modo, si riduce il rischio di ulteriore moltiplicazione dei ceppi batterici;
fare il check della temperatura versando qualche goccia in corrispondenza della mano.
Ovviamente a monte di tutto il processi di preparazione bisogna dedicare un momento al lavaggio delle mani e ad accertarsi che la superficie dedicata alla preparazione del latte sia adeguatamente igienizzata.
Buone pratiche di conservazione del latte artificiale
Un altro aspetto da considerare quando ci si chiede se usare il latte in polvere o il latte liquido riguarda la conservazione.
Il primo, dopo essere stato ricostituito, va consumato entro le successive due ore. Qualora non fosse possibile, è necessario consumarlo nell’arco delle 24 ore;
quando ci si trova fuori casa, è possibile ricorrere a un thermos pieno di acqua bollita che, se chiuso adeguatamente, permette di mantenere l’acqua alla temperatura giusta.
Il latte artificiale liquido prima dell’uso va conservato a temperatura ambiente e, a seguito dell’apertura, consumato entro 24 ore.
Il latte artificiale si può scaldare nel microonde?
A prescindere che si scelga latte in polvere o latte liquido, il microonde non è il massimo per riscaldarlo.
Il risultato finale non è infatti uniforme dal punto di vista della temperatura. Il rischio è che il bambino arrivi a ustionarsi.
Per prevenirlo, è opportuno agitare il biberon una volta che è fuori dal forno a microonde.
Quest’ultimo non va mai usato per riscaldare diverse volte le formule ricostituite.
Per le coliche è meglio il latte in polvere o il latte liquido?
Le domande sul latte artificiale migliore per le coliche sono più che frequenti tra le mamme che allattano al biberon.
Dal momento che in Italia è proibito pubblicizzare il latte artificiale - l’obiettivo, infatti, è promuovere l’allattamento al seno, raccomandato dall’OMS come alimento esclusivo fino al sesto mese di età - non posso e nemmeno voglio fornire nomi di marche specifiche.
Ricordo però che, nel corso della mia ultradecennale esperienza come osteopata neonatale, ho avuto modo di vedere che ci sono latti che vengono digeriti bene dai bambini e altri no.
Il mio consiglio è di confrontarsi per la scelta con il pediatra e con l’ostetrica di fiducia.
Essenziale è ricordare che, nel caso del bambino allattato artificialmente, oltre alla scelta del latte contano fattori come la scelta del biberon e della tettarella, il ritmo della poppata e la posizione durante l’allattamento.
Ecco i consigli pratici in merito:
La tettarella deve avere una forma anatomica, il più simile possibile al capezzolo materno;
il foro, quando il biberon è capovolto, non deve consentire l’uscita del latte. Già la suzione della tettarella è passiva rispetto a quella del seno: il bambino allattato al biberon, se il foro è troppo ampio, non è in grado di regolarsi e arriva a trangugiare il latte senza nemmeno ciucciare;
la posizione giusta vede il bambino con la schiena e la testa sorrette dalla mano del genitore e inclinato di 60-70°.
Accavallando le gambe, si evita che lo stomaco risulti compresso, con il rischio di problematiche legate alla digestione.
Importante è che la testina sia in asse con il busto, dettaglio fondamentale per prevenire la plagiocefalia.
Come nel caso dell’allattamento al seno, anche in quello artificiale è fondamentale l’osservazione del bambino.
Se, per esempio, si allontana dal biberon, è bene assecondarlo in quanto può non avere più fame ma anche la necessità di fare una pausa, aspetto fondamentale per la digestione.
Latte in polvere o liquido: come orientarsi nella scelta?
Tenendo sempre in mente che, se si desidera eliminare l’aggiunta di latte artificiale o iniziare ad allattare esclusivamente al seno, con il supporto di un’ostetrica che interviene su aspetti come le posizioni che favoriscono l’attacco profondo è possibile ottenere risultati, ricordiamo che non esiste un latte artificiale migliore in generale per tutti.
Quando si chiede se scegliere latte in polvere o latte liquido, è essenziale considerare gli aspetti già ricordati relativi alle modalità di conservazione e preparazione, con tutte le accortezze del caso legate alla sterilità, e valutare aspetti come il gradimento da parte del bambino, la digeribilità, le proprie abitudini in casa e fuori.
Essenziale è non basarsi sui costi: quelli più alti non sono sinonimi di maggior qualità, ma rappresentano la conseguenza di investimenti in marketing più alti da parte dell’azienda.