Sicurezza del bambino in casa: soluzioni efficaci ed errori da evitare
Introduzione
Quando si scopre di essere in dolce attesa, sono tanti i pensieri sui cambiamenti che arriveranno nella quotidianità.
Tra questi, rientrano ovviamente le riflessioni sulla sicurezza del bambino in casa.
Si tratta di un tema importante - vedremo, nelle prossime righe, dei dati precisi - sul quale è cruciale iniziare a riflettere già durante la gravidanza, in quanto richiede un vero e proprio switch mentale.
Siamo abituati, come sottolineato nel 2017 dagli esperti del Ministero della Salute, a considerare la casa come il luogo sicuro per eccellenza.
Ciò porta, dato confermato anche dallo Studio PASSI (Progressi delle Aziende Sanitarie per la Salute in Italia), porta a un generale abbassamento dei livelli di difesa.
Da non dimenticare è poi il ruolo della vita frenetica che conduciamo oggi, fattore pericoloso per il livello di attenzione e ulteriore aspetto che rende urgente il sopra citato cambio di approccio mentale.
In questa guida, ti fornirò basi pratiche e semplici per farlo, in modo da rendere la tua casa un luogo davvero sicuro per il piccolo in arrivo.
Per un viaggio verso la nascita ancora più completo e consapevole, ti consiglio di entrare in Academy per accedere a tutti i migliori videocorsi per supportare la tua salute in gravidanza (corso preparto multidisciplinare, pavimento pelvico, allattamento, alimentazione, pilates, ecc) e lo sviluppo del tuo bimbo (sviluppo motorio, linguaggio, cognitivo, autosvezzamento, disostruzione pediatrica, ecc.).
Perché la sicurezza del bambino in casa è importante?

La sicurezza del bambino in casa è, come poco fa accennato, un tema più che mai importante.
Per rendersene conto, basta chiamare in causa i dati ISTAT, risalenti al 2022, sugli incidenti domestici: su 2,48 milioni di casi, circa il 5% ha riguardato bambini.
In età infantile si verificano soprattutto nei maschietti, maggiormente propensi, rispetto alle femmine, a lanciarsi in attività vivaci e rischiose.
Da non dimenticare sono pure i numeri riguardanti la SIDS (sindrome della morte improvvisa del lattante) che, in Italia, riguarda circa 300 bambini all’anno e che può essere prevenuta con linee guida aggiornate di recente, ossia nel 2022.
Casa a prova di bambino: come allestirla?
Quando si parla di sicurezza del bambino in casa, è bene ricordare l’importanza di allestire gli spazi domestici sulla base di un approccio metodologico che si differenzia a seconda del contesto.
Prima di vedere le dritte stanza per stanza, ricordiamo l’esistenza di alcuni consigli validi a livello generale.
In tutti gli ambienti domestici, per mettere in sicurezza la casa per i bambini è necessario:
Non lasciare mai a portata di mano oggetti piccoli e pericolosi come pile, monete, tappi di penne;
ricoprire gli spigoli dei mobili con appositi paraspigoli;
se sono presenti delle finestre, togliere dalle immediate vicinanze tutte le cosiddette “false scale” - sedie, sgabelli etc. - ossia gli oggetti che il bambino può utilizzare per arrampicarsi.
Le finestre vanno messe in sicurezza installando maniglie con serrature o applicando appositi lucchetti.
Cameretta sicura

Iniziamo ad analizzare i consigli per ottimizzare la sicurezza del bambino in casa partendo dalla cameretta.
Qui il piccolo dovrebbe iniziare a dormire a partire dai 12 mesi, spartiacque che, secondo le linee guida, corrisponde a una drastica riduzione del rischio di SIDS.
Ecco i consigli pratici per rendere questo ambiente davvero sicuro:
Scegli un lettino montessoriano, dove il bambino può entrare da solo senza il rischio di cadere;
se opti per un lettino con le sbarre, non mettere i paracolpi (non c’è il rischio che il bambino possa farsi male);
evita di posizionare sedie, scaffali, sgabelli e altre potenziali “false scale” vicino alla finestra.
Ricorda che, per prevenire il soffocamento, è prioritario non far dormire mai il bambino con indosso braccialetti o altri gioielli con ciondoli.
Studia, magari con l’aiuto di un professionista, i dettagli dell’illuminazione, così da evitare di posizionare lampade che possono rovesciarsi o surriscaldarsi.
Assicurati inoltre che ogni mobile sia opportunamente fissato al muro: in questo caso, fa la differenza la scelta di rivolgersi, per l’installazione, a professionisti in grado di gestire tale lavoro curando ogni dettaglio.
Sicurezza bambini in casa: cosa fare in salotto
Quando si arriva in salotto, la sicurezza del bambino in casa passa dalla rimozione dei tappeti dove può inciampare.
L’optimum prevede il fatto di posizionare - dovrebbe essere parte della quotidianità fin dalle primissime settimane di vita - un tappetone gioco.
Ecco le caratteristiche ideali:
Spessore di 1,5 cm massimo;
design non troppo ricco e caotico;
Materiali atossici come il polietilene espanso, atossico e caratterizzato da quel mix perfetto fra rigidità e morbidezza tale da proteggere il bambino e da fornire un adeguato sostegno.
Fissa bene alla parete il mobile tv o qualsiasi altro elemento d’arredo a rischio di ribaltamento.
Metti in sicurezza le maniglie delle finestre come sopra indicato, togli tutte le “false scale” e le chiavi dalla porta.
Quest’ultima va dotata di salvavita - consiglio che vale per qualsiasi ambiente - in modo che non si chiuda e che il piccolo non rischi di farsi male alla mano.
Abbi cura, inoltre, di non lasciare esposti i cavi di elettrodomestici e dispositivi tecnologici.
Sicurezza in bagno

La sicurezza del bambino in casa passa, nel momento in cui si guarda al bagno, da accorgimenti come quello di non lasciare mai inosservato il piccolo che fa il bagnetto.
Bastano pochi cm d’acqua e una manciata di minuti perché anneghi.
L’annegamento pediatrico è un tema che merita attenzione, in quanto ha caratteristiche diverse da quello degli adulti.
Tutto avviene rapidamente e in silenzio - a differenza dell’adulto o del giovane, il bambino non si contorce e non attira l’attenzione - innanzitutto per ragioni fisiologiche, legate principalmente alla testa che, in proporzione, è decisamente più pesante del corpo.
Questo porta il piccolo ad avere difficoltà nel mantenere l’equilibrio in acqua.
Se il piccolo ha l’abitudine di fare il bagnetto nella vasca, togli dal bordo di quest’ultima, se sono presenti, prodotti cosmetici, shampoo o bagnoschiuma.
Sicurezza casa bambini: come gestire la situazione in cucina
Apriamo ora assieme la porta della cucina.
Quando si parla di sicurezza del bambino in casa e di questo ambiente, tra le regole fondamentali rientra il fatto di staccare sempre le spine dei piccoli elettrodomestici, per esempio il microonde, per ridurre il rischio di folgorazioni.
In cucina e in tutte le stanze, su tutti i fori delle prese elettriche è necessario attaccare un copripresa.
Proseguendo con l’elenco delle dritte per la sicurezza del bambino in casa con il focus specifico sulla cucina, è necessario citare l’importanza di scegliere forni con vetro termoisolante.
I detersivi e le sostanze tossiche devono essere posizionati in una zona non accessibile da parte del bambino (anche se allunga il braccio).
Mai e poi mai questi prodotti vanno trasferiti in contenitori per gli alimenti o in recipienti privi di etichette di riconoscimento.
Da citare è pure l’importanza, grazie a specifiche chiusure per i cassetti o alla scelta di metterli in posizioni non accessibili, di non tenere a portata del bambino posate e utensili per cucinare.
Sicurezza in balcone

La sicurezza del bambino in casa passa anche dal balcone.
Ecco le regole:
Accertarsi che le sbarre non siano orizzontali;
nei casi in cui sono verticali, assicurarsi che siano sufficientemente strette: il bambino non deve rischiare di infilarci dentro la testa;
eliminare tutte le “false scale”.
Il bambino non va mai lasciato solo in balcone e, mentre si passa il tempo con lui in questo spazio, è necessario mantenere sempre alta l’attenzione, evitando di utilizzare lo smartphone.
Se lo spazio outdoor della casa è un giardino e si ha in progetto di acquistare dei giochi, è essenziale sceglierli con marchio CE e non lasciare mai solo il piccolo quando li utilizza.
Come mettere in sicurezza la casa per un bambino: altri consigli
Si potrebbe andare avanti ancora tanto a parlare delle regole da rispettare perché la sicurezza del bambino in casa sia massima.
Come ricordano gli esperti dell’American Academy of Pediatrics sul sito HealtyChildren.org, è basilare considerare anche quanto segue:
Non lasciare a portata di bambino sacchetti di plastica, pericolosissimi per il soffocamento;
se possibile, installare serramenti a vasistas, che dopo l’apertura si ribalta verso l’interno;
sposta eventuali giochi di fratellini più grandi, per esempio le costruzioni di piccole dimensioni, in una zona non accessibile al bambino e controlla sempre che sul pavimento non sia rimasto nulla.
Si tratta, com'è chiaro, di norme sulla sicurezza del bambino in casa che valgono a prescindere dalla stanza.
Nell’elenco è doveroso includere anche l’installazione di cancelletti in corrispondenza di eventuali scale.
Sempre in ottica di prevenzione delle cadute dalle scale, è essenziale evitare l’uso del girello.
Si tratta di una regola talmente importante per la sicurezza del bambino in casa da aver portato l’American Academy of Pediatrics a chiedere l’eliminazione dal mercato di questi giocattoli.
Ecco i motivi:
Il bambino, non sperimentando una corretta propriocezione, tende a sporgersi in avanti in quanto non percepisce la forza di gravità.
Il ricorso al girello comporta, per ogni giorno di utilizzo, un ritardo di diversi giorni nell’acquisizione del cammino autonomo e della posizione eretta.
Gli incidenti domestici più frequenti a seconda dell'età

La sicurezza del bambino in casa è un tema corposo e complesso.
Per affrontarlo in maniera completa, ha senso riflettere anche su quali sono gli incidenti pediatrici più frequenti a seconda dell’età del bambino.
Gli incidenti più assidui nei primi mesi
Nel corso dei primi mesi di vita, tra gli incidenti domestici più frequenti rientrano le cadute dal fasciatoio, che possono provocare conseguenze come il trauma cranico.
Prevenirle è semplice: essenziale è evitare di lasciare il bambino non sorvegliato sul fasciatoio e allestire l’angolo dedicato al cambio pannolino in modo da avere tutto a portata di mano e da avere nelle immediate vicinanze il lavandino.
Qualora la caduta dovesse verificarsi, ecco i segnali a cui fare attenzione:
Pianto inconsolabile;
sonnolenza;
episodi convulsivi;
continui episodi di emesi.
Anche se ci si dovesse accorgere che il bambino ha un atteggiamento diverso dal solito, è sempre bene farlo visitare.
Le cadute possono provocare anche fratture, in particolare alla clavicola.
Tra i sintomi a cui fare attenzione in questo caso rientrano manifestazioni di dolore come il pianto in momenti specifici, tra cui la vestizione e il sollevamento del braccino per mettere magliette o body.
Incidenti dall'anno in su
Dai 12 mesi in su, quando il piccolo ha ormai iniziato a camminare, è particolarmente importante, nel momento in cui ci si occupa della sicurezza del bambino in casa, prevenire il rischio di cadute violente dalle scale o da mobili alti.
Essenziale è fare attenzione anche al rischio di ferite da taglio - ciò vuol dire, come sopra accennato, non lasciare mai a portata di mano coltelli, forchette e forbici - e alle scottature.
In questo caso è opportuno installare ai bordi del piano cottura delle barriere specifiche - si trovano a poche decine di euro online - che impediscano al bambino di entrare in contatto con le pentole.
Primo soccorso domestico: istruzioni passo passo per le emergenze più comuni

La sicurezza del bambino in casa non si esaurisce con la prevenzione: saper intervenire nelle emergenze è un aspetto che cambia tutto.
Ecco le manovre essenziali raccomandate dalle linee guida internazionali (ERC, ILCOR, AHA).
Ostruzione delle vie aeree (0-12 mesi)
Se il bambino non respira o non piange, posizionalo a pancia in giù sull’avambraccio, testa più bassa del corpo, e intervieni con 5 pacche interscapolari.
Se il corpo estraneo non esce, giralo delicatamente a pancia in su e pratica 5 compressioni toraciche al centro del petto (due dita, circa 4 cm di profondità).
Alterna pacche e compressioni finché le vie aeree non si liberano o arrivano i soccorsi.
Se tossisce, non fare nulla e lascia che continui (vuol dire che si sta disostruendo da solo).
Evita categoricamente di mettergli le dita in bocca: il rischio, così facendo, è di fare andare ancora più a fondo il corpo estraneo.
Ostruzione delle vie aeree (>12 mesi)
Posizionati dietro il bambino ed esegui fino a 5 spinte addominali (manovra di Heimlich), alternandole, se necessario, a 5 colpi interscapolari.
Per le prime è importantissima la posizione delle mani: tienine una piegata a pugno chiuso, con la parte dove c’è il pollice situata fra lo sterno e l’ombelico e l’altra che afferra il pugno appena descritto.
Continua finché l’oggetto non viene espulso o fino all’arrivo dei soccorsi, da contattare chiamando il 112 o il 118 nelle Regioni in cui il Numero Unico Europeo non è attivo (per ora, è disponibile in Lombardia, Piemonte, Valle d'Aosta, Trentino Alto Adige, Friuli Venezia Giulia, Sicilia, Lazio ed Emilia-Romagna).
Se il bambino perde conoscenza, inizia la RCP immediatamente.
Arresto cardiorespiratorio
Verifica la respirazione (max 10 s), apri le vie aeree con la manovra fronte-mento e, se il bambino non respira, inizia la rianimazione cardio-polmonare (15 compressioni toraciche + 2 ventilazioni). Prosegui con questo ciclo fino all’arrivo dei soccorsi.
Ustioni
In caso di ustioni, allontana subito il bambino dalla fonte di calore e rimuovi ii vestiti che coprono l’area colpita (se aderiscono alla pelle, vanno tagliati ai bordi per scongiurare traumi aggiuntivi).
Subito dopo, raffredda la zona ustionata con acqua corrente fresca.
Per le lesioni superficiali di primo grado, l’applicazione di gel lenitivi o creme idratanti, tra cui i prodotti a base di aloe vera, può aiutare molto.
È utile anche somministrare un antidolorifico, scegliendo presidi già utilizzati che si sa essere tollerati dal bambino - per esempio paracetamolo o ibuprofene - rispettando sempre i dosaggi consigliati dal pediatra.

Mantieni la ferita pulita: coprila con una garza sterile non adesiva per massimo 24 ore, evitando cerotti o nastri in quanto potrebbero irritare la pelle.
Se l’ustione è estesa, profonda o coinvolge zone delicate (viso, mani, articolazioni, genitali), è fondamentale recarsi subito al pronto soccorso o chiamare il 112-118.
Durante l’attesa, tieni il bambino sdraiato o seduto e solleva la parte colpita per ridurre gonfiore e dolore.
Rimuovi anelli, bracciali o collanine, a meno che non siano troppo stretti (in questo caso, c’è il rischio di aumentare il dolore o di peggiorare il sanguinamento).
Per le ustioni elettriche, prima di avvicinarti al bambino assicurati che la fonte di corrente sia spenta o che il piccolo non sia più in contatto con essa: questo trucco previene il rischio di shock anche per chi presta soccorso.
Emorragie
Esercita pressione diretta con garza sterile, mantieni la parte lesa sollevata se possibile e chiama i soccorsi se il sanguinamento non si arresta rapidamente.
Avvelenamenti
Non indurre il vomito e contatta immediatamente il centro antiveleni (es. 800 883 300, numero del centro antiveleni dell’Ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo) e il 112-118, avendo cura di avere con te il contenitore della sostanza ingerita.