Cos’è un corso preparto? Come specificato dalla Dottoressa Maria Chiara Alvisi, ostetrica indipendente, nel video che puoi scoprire qui, si tratta di un percorso che accompagna la gestante verso il momento in cui dovrà accogliere il suo piccolo.

Per avere un’idea più chiara della sua natura, è utile riflettere anche su cosa il corso preparto non è. 

Non si tratta, come ricordato sempre dalla Dottoressa Alvisi, di un percorso che spiega come nascono i bambini.

Non è neanche di un corso che fornisce tutte le informazioni su come partoriscono le donne. 

Si tratta, invece, di un iter in cui, alla futura mamma, vengono dati in mano tutti gli strumenti per scegliere come partorire e per iniziare a muoversi nel mondo della genitorialità con serenità e consapevolezza.

Prima di entrare nel dettaglio della risposta alla domanda che dà titolo al paragrafo, ci tengo a precisare una cosa: nel corso preparto è fondamentale coinvolgere anche il futuro papà.

Non importa se si sta per accogliere il primo figlio piuttosto che il secondo o il terzo: il corso è uno spazio prezioso per la coppia.

I futuri genitori hanno la possibilità di ascoltarsi e ascoltare il proprio cucciolo fuori dalle visite e dalla frenesia, agendo in un un contesto sicuro, accogliente, all’insegna del calore e della lentezza. 

Dopo questa doverosa premessa iniziale, apriamo la parentesi relativa alla risposta alla domanda “Perché il corso preparto è importante?”. 

Prima di tutto perché fornisce alla mamma, grazie al know how tecnico e umano dei professionisti coinvolti, degli strumenti concreti per stare meglio in gravidanza.

Cruciali a tal proposito sono le parti pratiche.

Nel corso di esse, infatti, la futura mamma ha la possibilità di provare in prima persona posizioni e altri trucchi per vivere con maggior comfort l’attesa. 

Alcune delle posizioni sopra menzionate possono rivelarsi utili nel corso del travaglio. 

Un punto a cui tengo molto - e la Dottoressa Alvisi, protagonista e curatrice del videocorso preparto multidisciplinare che puoi trovare alla fine del paragrafo, condivide questo punto di vista con me - riguarda il fatto che, per essere davvero di qualità, un corso preparto non deve fornire solo risposte, ma anche far scaturire domande e dubbi nella coppia.

In virtù di quanto specificato nel paragrafo precedente, è bene non iniziare il corso quando la dolce attesa volge al termine. 

Lo spazio di manovra, anche per quanto riguarda il lavoro sulle posizioni potenzialmente utili durante il travaglio, è infatti scarso.

L’ideale, se possibile, sarebbe iniziarlo attorno alla ventesima settimana, periodo che permette poi di prepararsi con tutto l’agio sia a livello fisico, sia dal punto di vista mentale.

Eccomi a rispondere alla classica domanda da un milione di dollari.

La coppia in attesa che si appresta a scegliere un corso preparto si trova, al giorno d’oggi, davanti a un’offerta che definire ampia è dire poco.

Ci sono i corsi messi a disposizione dalle strutture ospedaliere, quelli proposti online, quelli dei consultori.

Da non dimenticare è poi la possibilità, per i futuri genitori, di ricevere direttamente a casa i professionisti che tengono il corso preparto e di seguirlo tra le mura domestiche.

Nel video linkato nelle righe precedenti, la Dottoressa Alvisi sottolinea l’importanza di focalizzarsi su un corso organizzato al di fuori delle mura dell’ospedale. 

Come mai? Perché, in questo modo, la mamma e la coppia hanno modo di accedere a molte più informazioni in merito ai luoghi dove è possibile partorire.

Non esiste solo il nosocomio, ma anche il domicilio della coppia e la casa maternità, tipologia di struttura gestita totalmente da personale ostetrico.

Un altro criterio di scelta relativo al corso preparto riguarda la valorizzazione della dimensione di coppia.

Fondamentale è che ad alcuni incontri - meglio se a tutti - possa partecipare anche il futuro papà.

A diventare genitori si è in due e, come già detto, è meraviglioso avere la possibilità di ritagliarsi uno spazio di ascolto e condivisione. 

Non è pensabile che la futura mamma abbia l’incombenza di riferire a casa quanto le è stato detto dall’ostetrica.

La partecipazione del papà al corso, anche in considerazione del ruolo che avrà durante il travaglio, è basilare.

Proseguendo con gli aspetti a cui fare attenzione quando si sceglie il corso preparto, ricordo la completezza. 

Parlare del travaglio e delle sue fasi è importante, su questo non ci sono dubbi. 

C’è però molto di più! Essenziale, per esempio, è che i professionisti che conducono il corso prendano per mano la futura mamma guidandola alla scoperta dei cambiamenti ai quali il suo corpo andrà incontro con il procedere della gravidanza.

L’espressione “percorso nascita” non si utilizza a caso! 

Durante un buon corso preparto è quindi nodale che si parli anche dei mutamenti che interessano il corpo della donna in attesa e che si forniscano al futuro papà gli strumenti migliori per essere di supporto.