Cordone ombelicale: come pulirlo e prendersene cura
Il cordone ombelicale rappresenta un legame speciale tra mamma e bambino durante la gravidanza, fornendo al neonato ossigeno e sostanze nutritive fondamentali per la sua crescita. Dopo la nascita, però, il cordone ombelicale non è più necessario e viene tagliato, lasciando un moncone che richiede cure specifiche fino alla completa cicatrizzazione.
Prendersi cura del cordone ombelicale in modo corretto è essenziale per prevenire infezioni e garantire una guarigione rapida e sicura.
In questo articolo, esploreremo tutto ciò che c’è da sapere sul moncone ombelicale del neonato: cos'è il cordone ombelicale, come curarlo e prendersene cura, quali sono i segnali di eventuali problematiche e quando è necessario consultare il pediatra.
Cos'è il cordone ombelicale
Il cordone ombelicale è una struttura vitale che collega il feto alla placenta durante la gravidanza.
È formato da tre vasi sanguigni principali: due arterie e una vena, racchiusi in una sostanza gelatinosa chiamata gelatina di Wharton, che protegge i vasi e mantiene la loro funzionalità.
Questo "tubo della vita" si forma precocemente durante lo sviluppo fetale e rimane il principale canale di comunicazione tra il bambino e la madre fino al momento della nascita.
A cosa serve il cordone ombelicale
Il cordone ombelicale ha un ruolo fondamentale per la crescita e lo sviluppo del feto:
- Fornitura di ossigeno: La vena ombelicale trasporta il sangue ricco di ossigeno dalla placenta al feto, garantendo la respirazione fetale.
- Trasporto di nutrienti: La vena porta anche i nutrienti essenziali, come glucosio, amminoacidi e altre sostanze vitali, che il feto utilizza per crescere e svilupparsi.
- Eliminazione dei rifiuti: Le arterie ombelicali trasportano il sangue del feto, carico di anidride carbonica e prodotti di scarto metabolico, verso la placenta, dove vengono eliminati attraverso il sistema circolatorio materno.
- Supporto meccanico: La struttura elastica del cordone protegge i vasi sanguigni da eventuali compressioni, garantendo il continuo flusso di sangue anche quando il feto si muove o cambia posizione.
Clampaggio del cordone ombelicale
L’attesa è finita, le acque si sono rotte, e il momento tanto atteso è arrivato: il tuo bambino sta per venire al mondo.
Subito dopo la nascita, il cordone ombelicale, quel prezioso collegamento tra mamma e bambino durante la gravidanza, viene reciso.
Questa procedura, chiamata clampaggio del cordone ombelicale, consiste nell’applicare una pinza chirurgica per bloccare temporaneamente il flusso sanguigno attraverso il cordone, solitamente entro il primo minuto dopo la nascita.
Poco dopo il clampaggio, il cordone ombelicale viene tagliato
Il clampaggio tardivo: una scelta per una transizione più naturale
Ritardare il clampaggio di qualche minuto, come raccomandato dalle linee guida internazionali, consente alla placenta di trasferire una maggiore quantità di sangue al neonato.
Questo favorisce una transizione feto-neonatale più fisiologica, garantendo migliori riserve di ferro e una circolazione più stabile per il piccolo.
Taglio, Mummificazione e Caduta del cordone ombelicale
Una volta che il cordone ombelicale è stato clampato e reciso, inizia un processo di trasformazione noto come mummificazione, che porterà alla caduta naturale del moncone e alla formazione della cicatrice ombelicale.
Il processo di mummificazione che porterà alla caduta del cordone ombelicale dura in media tra 7 e 10 giorni ma può variare fino a 15 giorni.
Il processo di mummificazione non centra nulla con gli antichi egizi ma consiste in una graduale essiccazione del tessuto residuo del cordone.
È importante sapere che la caduta deve avvenire spontaneamente: non bisogna mai cercare di rimuovere il moncone, nemmeno se resta attaccato al pancino del bambino solo per pochi millimetri.
Come lavare e prendersi cura del cordone ombelicale
Bisogna usare il Disinfettante o non usarlo? Si può fare il Bagnetto o è meglio aspettare che cada il cordone ombelicale? E' necessaria una Garza protettrice o un cerottino?
Queste sono solo alcune delle comande che tanti neogenitori si pongono.
Ora ti spiego come lavare e prendersi cura del moncone ombelicale facendo fede alle linee guida mondiali; ti accorgerai di quanto sia semplice farlo.
Ecco come prendersi cura del moncone ombelicale (nonché quello che diventerà l'ombelico del tuo bimbo) secondo informazioni provenienti da fonti autorevoli:
- Lava bene le tue mani prima di prenderti cura del moncone ombelicale del tuo bimbo; le mani sono spesso sporche e veicolo di infezioni.
- Esponi l'area del moncone ombelicale: piega il bordo superiore del pannolino verso il basso per evitare che copra o irriti il moncone ombelicale.
- Pulisci il cordone da eventuali residui di cacca o pipì; in questo caso puoi lavare la zona con dei batuffoli di cotone imbevuti di acqua e sapone (l'obiettivo è quello di pulirlo bene senza inumidire troppo il cordone ombelicale).
- Se il cordone non è sporco di cacca o pipì (come accade nella maggior parte dei casi), inumidisci una garza sterile con la soluzione fisiologica o della semplice acqua
- Pulisci delicatamente senza aver timore di spostare il cordone: dopo aver inumidito la garza sterile con l'acqua, passa la garza attorno alla base del moncone ombelicale e sulla pelle circostante. Procedi con delicatezza e precisione, spostando il cordone ombelicale del tuo bimbo per pulire bene dal centro verso l'esterno.
- Pulisci bene anche le crosticine: Se noti delle piccole crosticine intorno alla zona ombelicale non preoccuparti. Si tratta di una condizione normale, la zona può essere delicatamente ripulita senza nessuna conseguenza.
- Non aver timore di far male al tuo bimbo: il cordone ombelicale non è innervato e, per lavare bene la sua base, è necessario spostarlo durante il lavaggio con la garza. Ovviamente, non trazionare troppo il cordone e non tirarlo; è sufficiente spostarlo lateralmente.
- Asciugatura: Se la base del cordone è bagnata o umida, asciugala bene tamponando delicatamente con una garza sterile pulita e asciutta.
- Terminata la pulizia del cordone puoi avvolgerlo in una garza sterile asciutta fino al successivo cambio del pannolino o pulizia del moncone ombelicale. Puoi anche decidere di lasciare il moncone all’aria senza avvolgerlo nella garza affinché si asciughi meglio. Per il mio bimbo, ho deciso di non avvolgere il cordone in nessuna garza.
- Evita di coprire il moncone con fasce o cerotti che potrebbero trattenere l’umidità e rallentare il processo di guarigione.
- Attendi che il moncone ombelicale cada spontaneamente, è fondamentale che ciò avvenga senza nessuna interferenza da parte nostra.
- Dopo la caduta: Una volta caduto il moncone, potrebbe rimanere una piccola ferita. Continuare a mantenere pulita e asciutta l’area finché non è completamente guarita.
Cosa NON fare nella cura del cordone ombelicale
- Evitare manipolazioni inutili del cordone ombelicale
- Non tirare il cordone, nemmeno se sembra pendere. Lasciarlo cadere naturalmente, cosa che avviene di solito entro 1-3 settimane.
- Non utilizzare disinfettanti
- Evitare l’applicazione di alcool, polveri o altri prodotti non prescritti.
- Quando metti il pannolino al tuo bimbo, non mettere il cordone ombelicale sotto il pannolino; rischi che si bagni di pipì, rimanga umido e si infetti.
- Evita di fare il bagnetto al piccolo fino a che il moncone non sarà caduto spontaneamente. Una permanenza eccessiva nell'acqua o un cordone umido possono rallentare il processo di mummificazione e favorire l'insorgenza di infezioni
- Per lavare il bambino finché non cade il moncone ombelicale puoi applicare delle spugnature
Altri suggerimenti utili per la cura del cordone ombelicale
Finché non cade il cordone ombelicale, ti consiglio di risvoltare il pannolino verso l'interno o l'esterno, affinché il cordone rimanga fuori dal pannolino.
In questo modo eviti che l’urina lo bagni.
A cosa fare attenzione e quando preoccuparsi
Prestare molta attenzione ad eventuali segni di infezione quali:
- arrossamenti, soprattutto se persistente intorno all’ombelico,
- gonfiore,
- secrezioni giallastre e maleodoranti,
- Febbre o irritabilità nel neonato.
In questo caso è bene contattare immediatamente il pediatra.