Come cambia il seno in gravidanza: la guida completa dell'ostetrica
Introduzione
Tutte le donne in dolce attesa, in special modo quelle che attendono il primo figlio, si chiedono come cambia il seno in gravidanza.
Se sei qui, vuol dire che, quasi sicuramente, te lo stai domandando. Fantastico: l’articolo che stai per leggere contiene informazioni scientifiche proprio su questo tema. Potrai integrarle, se vorrai, con i contenuti del videocorso sull’allattamento al seno “Al profumo di latte”, curato dalla nostra ostetrica Maria Chiara Alvisi.
Per cominciare già da ora che sei incinta a scoprire consigli pratici su come accompagnare il tuo bimbo nel suo sviluppo motorio, ti aspetto su Instagram sul profilo @drsilva.com_official.
Come cambia il seno nelle prime settimane di gravidanza
Quando ci si chiede come si presenta il seno all’inizio della gravidanza, è bene ricordare che si parla di cambiamenti che, molto spesso, sono tra i primi segnali di dolce attesa che la mamma nota.
A causa dei cambiamenti ormonali, già dalle prime 3 - 4 settimane di gestazione si possono notare maggior sensibilità e turgore a livello sia del seno, sia dei capezzoli.
Si può avere a che fare anche con un aumento della sensazione di prurito e con un incremento della visibilità delle vene.
Il seno dolente e i capezzoli sensibili sono manifestazioni che, nella maggior parte dei casi, tendono a scemare con la fine del primo trimestre.
Può capitare, però, che la loro presenza sia riscontrabile fino al parto.
La crescita del seno nelle prime settimane di dolce attesa
Fin dalle prime settimane di gestazione, il seno in gravidanza cambia anche dal punto di vista del volume.
All’inizio della dolce attesa, può crescere rapidamente o essere interessato da un aumento graduale.
La situazione varia da donna a donna.
Nonostante questo, si parla di un aumento che, in media, è di una misura e mezzo dalle prime settimane fino all’arrivo della montata lattea.
Dolore al seno in gravidanza: quando inizia?
Il seno in gravidanza, ribadiamo, “parla” fin dal principio della gestazione. Lo fa, per esempio, attraverso segnali come il dolore.
La sua presenza non deve allarmare.
Sappiamo bene, infatti, che già dalla gravidanza il seno inizia la sua instancabile attività, caratterizzata, tra i vari aspetti, dalla produzione di colostro.
Per quanto riguarda la durata, rammentiamo che, dopo un intervallo che si presenta quasi sempre nel secondo trimestre, il dolore al seno in gravidanza torna nel corso del terzo.
Relativamente al primo trimestre, è doveroso fare presente che un'eventuale riduzione del dolore e il seno sgonfio in gravidanza non sono un brutto segno.
Dove fa male il seno in gravidanza?
Il dolore al seno in gravidanza riguarda in particolare la zona del capezzolo, dell’areola e, in generale, tutta l’area laterale della mammella, fino al punto in cui il seno si congiunge con l’ascella.
Prurito al seno in gravidanza: ecco cosa sapere
Un altro cambiamento che coinvolge il seno in gravidanza è il già menzionato prurito.
La sua presenza è frutto dell’aumento delle dimensioni delle ghiandole mammarie e dei vasi ematici, interessati da una maggior irrorazione sanguigna.
Per alleviarlo è consigliabile utilizzare creme con ingredienti lenitivi naturali e avere cura di indossare reggiseni realizzati con materiali traspiranti.
Cosa succede ai capezzoli in gravidanza?
Parlare dei cambiamenti del seno in gravidanza vuol dire soffermarsi anche sui mutamenti che riguardano i capezzoli.
A inizio gestazione, possono presentarsi con un aspetto decisamente più pronunciato.
Inoltre, si può notare, in alcuni casi, l’areola diventare più scura (ciò accade soprattutto all'inizio del secondo trimestre).
Maggiormente evidenti sono anche i rilievi noti come tubercoli di Montgomery, che devono il loro nome all’omonima ghiandola, la quale, con la gravidanza, aumenta di volume.
Il loro ruolo è preziosissimo: essendo legati a una ghiandola sebacea, permettono di lubrificare il seno, prevenendo l’attacco da parte di organismi patogeni.
Le sostanze oleose che producono non dovrebbero mai essere eliminate con l’aiuto di prodotti irritanti o strofinando energicamente.
Qualora si dovesse provare fastidio, la cosa migliore da fare è tamponare leggermente con l’aiuto di un asciugamano realizzato con fibre naturali.
Cosa succede al seno dopo il parto?
Dopo aver visto come cambia il seno in gravidanza, può essere interessante vedere, per sommi capi, quelli che sono i mutamenti post parto.
Più o meno dodici settimane prima della nascita del cucciolo, inizia, da parte delle ghiandole mammarie, la secrezione di colostro.
L’avvio di questo meraviglioso processo non è sempre percepibile dalla futura mamma.
Il fenomeno appena descritto, noto come prima lattogenesi, comporta un aumento di volume del seno.
Con la seconda lattogenesi, che prende il via dopo il secondamento, ossia la nascita della placenta, il seno appare più sodo e pieno.
A causare l’effetto appena descritto ci pensa, oltre alla presenza del latte, il maggior volume di sangue circolante, così come la quantità più consistente di liquido linfatico.
In questa fase, è particolarmente importante la prevenzione degli ingorghi mammari, che può essere messa in atto anche grazie all’osteopatia e a una valutazione, nei primi giorni di vita del cucciolo, della qualità della suzione.